domenica 19 aprile 2009

Dei diritti dei militari

il sito del sindacato europeo dei militari

Mi è capitato di leggere, oggi, due articoli apparentemente non collegati tra loro: uno è apparso a pag. 31 del quotidiano torinese "La Stampa" e parla della Biennale della Democrazia (22-26 Aprile), mentre l'altro, apparso sul mensile Il Giornale dei Militari a pag. 14 del numero di Marzo 2009, parla del rapporto OSCE sui diritti dei militari in Europa. Le due notizie mi hanno colpito perché si festeggia la democrazia nelle piazze italiane, alla presenza del Capo dello Stato, di quello stesso Stato che si permette di non rispondere al questionario OSCE sul livello dei diritti dei militari, in ciò affiancandosi ai seguenti paesi del globo terrestre (l'elenco è di per sé illuminante): Albania, Andorra (senza forze armate), Armenia, Cipro, Grecia, Ungheria, Islanda (senza forze armate), Kazakhstan, Kyrgyzstan, Macedonia, Moldavia, Monaco (solo la Guardia Cerimoniale è militare), Olanda, Romania, San Marino (senza forze armate), Turkmenistan ed Uzbekistan.
Possibile? Possibile che la nostra democrazia occidentale avanzata festeggi la democrazia e neghi quegli stessi diritti democratici ad una parte consistente dei suoi cittadini (in primis la libertà di associazione professionale, garantita costituzionalmente a tutti gli altri lavoratori)? Purtroppo sì, è proprio così.
Eppure, scorrendo i dati dell' articolo del Giornale dei Militari appare che "l'esperienza ha permesso di constatare che la presenza di tali associazioni [professionali] in molti Stati ha prodotto l'effetto opposto a quello temuto [dell'indebolimento della linea di comando]. Al posto di minare la disciplina o la coesione dell'unità, tali associazioni migliorano il morale e sono viste come valide interlocutrici per le autorità militari." [Il virgolettato è tratto testualmente dall' articolo].
Impossibile non porsi, per l'ennesima volta, la solita, vecchia, domanda: come si può pretendere che le FF.AA. esportino la democrazia o la tutelino in patria (CC. e GdF), se non sono adusi a praticarla?

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