
Cari Amici e colleghi,
LA PROROGA DEL MANDATO PUO RITENERSI UN SUCCESSO? NON CREDO ANZI IO LA REPUTO UNA GRANDE SCONFITTA... ECCO PERCHE?
Sono passati poco più di 4 anni da quando ho scritto il pezzo che segue, prendendo spunto da una delibera interforze approvata all’unanimità. Mi rendo conto e questo mi amareggia tantissimo, che oggi debba tornare sull’argomento, infatti stando alle voci sembra che qualcuno stia chiedendo al Parlamento la proroga del mandato. Anziché alla scadenza naturale, tra un anno circa, si sta chiedendo che venga prorogato di altri due anni. Il motivo della richiesta non è dato sapere , da chi parte questa esigenza neanche, in un momento difficile per la crisi economica, che coinvolge tutto il mondo globalizzato, la nostra nazione oltre alla crisi economica sta vivendo una grave crisi di valori, dalla politica alla stampa, dal mondo economico a quello industriale. Non ultimo il provvedimento sulla sicurezza, dove si demanda ai cittadini pensionati delle forze di polizia e militari, il compito di costituire delle ronde per ristabilire quella sicurezza che i cittadini chiedono e che lo stato non è in più in grado di garantire. Si ha la sensazione che qualcuno ha abdicato il proprio ruolo, utilizzando i militari prima come spazzini poi nell’ordine pubblico infine per spalare la neve, che altro verrà chiesto?
Su alcuni giornali a titolo di esempio per le ronde si citava quanto venne già sperimentato in Sardegna negli anni 70. Credo che a questo punto si debba ristabilire un senso della verità di quando avvenne nell’isola in quegli anni, anche perche chi come me vive in quest’isola da oltre mezzo secolo quegli anni li ha vissuti pienamente, quando venne “militarizzata con risultati fallimentari. I poliziotti e carabinieri inviati nell’isola, provenienti dalle varie regioni italiane, non conoscevano la lingua, la cultura e le abitudini ed ancora meno il territorio tanto da esser visti dai cittadini onesti come oppressori piuttosto che come liberatori.
LA PROROGA DEL MANDATO PUO RITENERSI UN SUCCESSO? NON CREDO ANZI IO LA REPUTO UNA GRANDE SCONFITTA... ECCO PERCHE?
Sono passati poco più di 4 anni da quando ho scritto il pezzo che segue, prendendo spunto da una delibera interforze approvata all’unanimità. Mi rendo conto e questo mi amareggia tantissimo, che oggi debba tornare sull’argomento, infatti stando alle voci sembra che qualcuno stia chiedendo al Parlamento la proroga del mandato. Anziché alla scadenza naturale, tra un anno circa, si sta chiedendo che venga prorogato di altri due anni. Il motivo della richiesta non è dato sapere , da chi parte questa esigenza neanche, in un momento difficile per la crisi economica, che coinvolge tutto il mondo globalizzato, la nostra nazione oltre alla crisi economica sta vivendo una grave crisi di valori, dalla politica alla stampa, dal mondo economico a quello industriale. Non ultimo il provvedimento sulla sicurezza, dove si demanda ai cittadini pensionati delle forze di polizia e militari, il compito di costituire delle ronde per ristabilire quella sicurezza che i cittadini chiedono e che lo stato non è in più in grado di garantire. Si ha la sensazione che qualcuno ha abdicato il proprio ruolo, utilizzando i militari prima come spazzini poi nell’ordine pubblico infine per spalare la neve, che altro verrà chiesto?
Su alcuni giornali a titolo di esempio per le ronde si citava quanto venne già sperimentato in Sardegna negli anni 70. Credo che a questo punto si debba ristabilire un senso della verità di quando avvenne nell’isola in quegli anni, anche perche chi come me vive in quest’isola da oltre mezzo secolo quegli anni li ha vissuti pienamente, quando venne “militarizzata con risultati fallimentari. I poliziotti e carabinieri inviati nell’isola, provenienti dalle varie regioni italiane, non conoscevano la lingua, la cultura e le abitudini ed ancora meno il territorio tanto da esser visti dai cittadini onesti come oppressori piuttosto che come liberatori.
Oggi non credo che in questo periodo di insicurezza, per la grave crisi economica che comporta tagli economici drastici anche nel settore sicurezza e difesa una proroga del mandato sia quello che un parlamento attento ritenga prioritario. Anche perché, negli ultimi 14 anni, in tema di diritti di rappresentanza, mi è sembrato assai distratto, infatti quando con la legge 196 del 1995 ha introdotto un nuovo ruolo quello dei sergenti ma non ha mai trovato ne il tempo nel il modo per istituire una rappresentanza di questo ruolo nei COBAR COIR COCER.
Negli anni vi sono state una lunga serie di modifiche della durata del mandato, la rieleggibilità, proroghe ecc.
Non vorrei che il Cocer Interforze riuscisse a trovare l’unanimità nel chiedere la proroga come avvenne quattro anni e mezzo fa e che purtroppo non ha raggiunto il numero legale quando si doveva pronunciare su una questione di un collega che veniva sanzionato perché aveva esercitato i suoi Diritti Costituzionali.
Io credo che in un momento come questo, dove le risorse scarseggiano e diritti conquistati nel tempo rischiano di essere messi i discussione, chiedere la proroga del mandato non sarebbe saggio né per chi lo chiede e nemmeno per quelli chi si ha la presunzione di voler rappresentare, anche perche si incrinerebbe irreparabilmente quel rapporto di fiducia che deve sempre esistere tra il rappresentante ed il rappresentato, la stessa rappresentanza che si reca con il capello in mano per chiedere la proroga una volta che il parlamento gliela concedesse, come si comporterà quando dovrà sedersi al tavolo della concertazione o contrattazione nel chiede più risorse che puntualmente le verranno negate e quando ci sarà da erigere le barricate per conservare quei diritti conquistati con grande fatica e che oggi si rischia di perdere ? 
Cagliari, li 27.02.2009
Paolo Erasmo
L’ARTICOLO COMPLETO SU
http://www.dirittierovesci.it/Erasmo.htm

Cagliari, li 27.02.2009
Paolo Erasmo
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http://www.dirittierovesci.it/Erasmo.htm
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