lunedì 30 marzo 2009

LE IENE SI OCCUPANO DELLO SPRECO DEGLI ALLOGGI DI VIA GAIDANO A TORINO


Salvatore Trinx intervistato dalle Iene su Italia1 il 29 marzo, torna sulla scandalo degli alloggi costruiti nel 2003 per le forze di polizia ma non ancora consegnati.

domenica 29 marzo 2009

IL COMUNE DI GRUGLIASCO SOLIDARIZZA CON LE FF.PP. CONTRO I TAGLI DEL GOVERNO

LETTERA INVIATA IL 25 MARZO 2009 DAL COMUNE DI GRUGLIASCO (TO) A TUTTE LE RAPPRESENTANZE DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA




sabato 28 marzo 2009

ACQUA IN BOTTIGLIE DI PLASTICA, TRACCE DI ORMONI

2009-03-27 13:58
ACQUA IN BOTTIGLIE DI PLASTICA, TRACCE DI ORMONI
ROMA - L'acqua minerale in bottiglia di plastica potrebbe essere
contaminata da ormoni estrogeni, esponendoci costantemente a una fonte
di xeno-ormoni (ormoni di origine esterna al nostro corpo) non
indifferente, con potenziali conseguenze sull'organismo. Lo sostiene
uno studio di Martin Wagner e Jorg Oehlmann from della Goethe
University di Francoforte, pubblicato sulla rivista Environmental
Science and Pollution Research.

Analizzando un campione di 20 marche di acqua minerale in vendita (8
in bottiglia di plastica, 8 in vetro, due in cartone) i ricercatori
hanno scoperto che composti ormonali presenti nella plastica della
bottiglia possono essere rilasciati nell'acqua.

Inoltre in un test riproduttivo fatto con le lumache terrestri si è
visto che questi xeno-ormoni sono attivi e aumentano il numero di
embrioni prodotti dall'animale quando la lumaca viene messa a contatto
con l'acqua delle bottiglie di plastica. Gli esperti hanno trovato
tracce di xeno-ormoni nel 60% del campione (12 delle 20 marche).

La minerale in vetro ha un contenuto inferiore di estrogeni che non
quella in bottiglie di plastica e nel cartone: il 33% di tutta la
minerale in vetro contro il 78% di quella in plastica e il 100% (tutte
e due i campioni) in cartone hanno mostrato significativa attività
ormonale. "Quella da noi scoperta - concludono gli autori - deve
essere in realtà solo la punta di un iceberg, di certo molti altri
cibi con l'imballaggio in plastica rappresentano un'enorme fonte di
xeno-ormoni" che contaminano i nostri cibi.
www.ansa.it

SICUREZZA/LUNEDÌ SINDACATI POLIZIA PROTESTANO DAVANTI AL VIMINALE

Saranno presenti anche Epifani, Bonanni, Angeletti, Polverini

Roma, 27 mar. (Apcom) - 'No ai tagli sulla sicurezza e alle ronde". La protesta dei sindacati di polizia lunedì mattina, dalle 9 alle 14, arriva davanti al Viminale dove è previsto un volantinaggio di tutti i sindacati di polizia, Siulp-Siap Anfp -
Silp Cgil - Consap Italia Sicura - Fsp Ugl - Coisp - Uilps, per protestare "contro i tagli alla sicurezza e contro l`inefficace e pericolosa politica delle ronde". All`iniziativa hanno già aderito e manifestato il loro sostegno i segretari generali di Cgil-Cisl-Uil Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti e la segretaria generale dell` Ugl Renata Polverini. Nella circostanza è stata annunciata anche la sottoscrizione, da parte degli operatori, di una cartolina che sarà inviata al Presidente del Consiglio e al Ministro dell`Interno, con la quale si chiede che il Governo abbandoni la strada dei tagli alle risorse per la sicurezza e delle ronde, e percorra quella degli investimenti nelle Forze dell`ordine e nella legalità e lo sviluppo, utilizzando anche i risparmi che si possono ottenere attraverso l`accorpamento delle procedure elettorali e referendarie.

CONSIGLIO COMUNALE DI TORINO: DETASSARE GLI STRAORDINARI ALLE FORZE DELL'ORDINE


Una delle iniziative che il governo ha attivato per contrastare la crisi economica è stata la detassazione degli straordinari. Tale iniziativa, però, va in favore esclusivamente dei lavoratori dipendenti delle aziende private. Restano dunque fuori dai benefici tutti i dipendenti statali: dagli impiegati dei comuni, agli infermieri fino alle forze di polizia e ai militari.Per ovviare almeno in parte a questa discrepanza tra lavoratori del settore pubblico e quelli del privato, il Consiglio comunale ha approvato lo scorso 23 marzo l'ordine del giorno "La detassazione degli straordinari deve essere estesa alle forze dell'ordine", presentato dal consigliere Giuseppe Lonero (del gruppo La Destra). Il documento votato in Sala Rossa (con 21 voti favorevoli, 7 contrari e 7 astenuti), impegna il sindaco e la giunta ad attivarsi presso il parlamento affinché estenda "almeno alle forze dell'ordine" il provvedimento approvato con l'ultima finanziaria.

http://www.comune.torino.it/cittagora/article_6347.shtml

martedì 24 marzo 2009

I POLIZIOTTI NON VOGLIONO I DISTINTIVI DEI MILITARI


Pubblicata il: 21.03.2009;
Si e' svolto il 20 marzo al Dipartimento un incontro relativo alla rivisitazione dei distintivi e insegne di grado delle qualifiche del personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate. L'obiettivo, gia' previsto dalla legge 121 e finora mai attuato, e' quello di una regolamentazione e di una uniformita' dei vari gradi e qualifiche del Comparto Sicurezza e Difesa, mediante un decreto interministeriale.

La riunione si e' svolta alla presenza del dottor Cortis, Vice Direttore dell'Ufficio per le Relazioni Sindacali del nostro Dipartimento, e della dottoressa D'Arienzo della Direzione Centrale per gli Affari Generali. La delegazione del SAP era guidata dal Segretario Nazionale Ernesto Morandini. La nostra organizzazione ha stigmatizzato la proposta di ripartire da una ipotesi di lavoro del 1999, un prospetto che ad avviso del SAP sottende ad un disegno di rimilitarizzazione della Polizia di Stato.

Per questo, abbiamo con forza chiesto una rivisitazione della materia nell'ottica di un modello civile della Polizia, in linea con la citata legge 121/1981. Una riforma che riguardera' anche il ruolo tecnico. Tra gli obiettivi, il SAP ha segnalato quello della rivisitazione degli alamari del Ruolo Ispettori e Sostituto Commissario. Seguiranno ulteriori riunioni delle quali daremo conto.

lunedì 23 marzo 2009

UNA NUOVA SEDE PER LA GDF DI CHIERI?


LA STAMPA (EDIZIONE DI TORINO)

DEL 19 MARZO 2009











IL GOVERNO SI IMPEGNA A PROROGARE IL MANDATO DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE


A margine del recente rinnovo del contratto normativo, il Governo, nella persona del Sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, su richiesta del COCER dei Carabinieri, si è impegnato a discutere rapidamente la riforma della rappresentanza militare ed eventualmente a prorogare l'attuale mandato dei delegati ora in carica.

giovedì 19 marzo 2009

160 EURO DI AUMENTO?

Alcuni articoli di giornale, nel riportare l'esito della contrattazione alla Funzione Pubblica, hanno indicato questa cifra come incremento mensile per il personale di Polizia. Si tratta di una informazione imprecisa.
Alla Funzione Pubblica abbiamo, infatti, firmato un accordo relativo alla coda contrattuale 2006 - 2007 (in pratica una integrazione del precedente biennio economico, possibile grazie a risorse stanziate nelle Finanziarie 2007 e 2008) e alla parte normativa 2006 - 2009.

E' stato quindi "chiuso" il Contratto precedente e, come abbiamo detto e scritto piu' volte, puntiamo adesso a rinnovare subito il biennio economico 2008 - 2009 (siamo gia' in ritardo di un anno) da dove dovranno e potranno scaturire aumenti mensili concreti. La cifra (lorda) di 160 euro indicata da alcuni giornali comprende i 124 euro gia' riconosciuti dal precedente Esecutivo nell'ambito del biennio economico 2006 - 2007, ai quali vanno aggiunti circa 36 euro. Da ricordare che i 124 euro lordi dati da Prodi altro non sono, al netto, che gli aumenti legati al tasso di inflazione piu' i 5 euro di specificita'.

Pertanto, con l'intesa di ieri, si profila un incremento medio mensile lordo di poco piu' di 30 euro, ma dobbiamo rammentare che stiamo parlando della coda contrattuale, cioe' di soldi in piu' che insistono sul vecchio Contratto biennale. Quindi, ben vengano. Ma e' del tutto ovvio che in sede di nuovo Contratto le cose dovranno, almeno per il SAP, essere diverse. La trattativa alla Funzione Pubblica, lo diciamo ancora una volta, e' stata positiva per alcuni importanti obiettivi raggiunti: buoni pasto, assegni funzionali, straordinari, tutele familiari, diritto allo studio, terapie salvavita e quant'altro. Senza contare alcune importanti dichiarazioni di impegno, a partire dal Riordino delle Carriere.

REGOLAMENTI VECCHI DI OTTANT'ANNI PER LA GDF DEL TERZO MILLENNIO

Il 19 marzo di otto anni orsono veniva emanato il D.Lgs 68/2001 che ha ridisegnato ed aggiornato il ruolo della Guardia di Finanza, quale Forza di polizia ad ordinamento militare impegnata pressoché esclusivamente nel settore economico finanziario e tutela dell’economia e della finanza pubblica (nazionale, dell’Unione Europea e degli enti locali).
Più in generale i D.Lgs. 68, 69 e 67 del 2001 ed il DPR 39/1999 hanno adeguato ed aggiornato rispettivamente i compiti istituzionali, le carriere degli Ufficiali, le carriere dei ruoli non direttivi e la struttura organizzativa del Corpo, delineando un processo di riforme iniziato con il riordino della Pubblica Amministrazione e passato per la Legge Delega 78/2000.Il D. Lgs. 68 all’articolo 9 prevede (o sarebbe il caso si dire prevedrebbe) inoltre l’adozione di nuovi Regolamenti che avrebbero dovuto adeguare ed aggiornare le modalità di esecuzione del servizio nonché i compiti ed i doveri del personale della Guardia di Finanza (in sostanza le norme che regolano la vita lavorativa e spesso anche extra lavorativa del personale in servizio), definendo il percorso di riforma del Corpo.
Lo stesso art. 9 prevede (o anche in questo caso prevedrebbe) l’abrogazione, all’entrata in vigore dei nuovi Regolamenti, del Regolamento organico e del Regolamento di servizio in vigore, senza specificare o fissare un determinato termine temporale Ad oggi, dopo otto anni, i nuovi Regolamenti non sono stati ancora emanati e rimangono in vigore le vecchie norme: Regio Decreto 3 gennaio 1926, n. 126 recante “Approvazione del regolamento organico per la Regia Guardia di Finanza” e Regio Decreto 6 novembre 1930, n. 1643 recante “Approvazione del nuovo regolamento di servizio per la Guardia di finanza” (novato nel 1959 da una semplice circolare interna, mai recepita dallo Stato, che rimase appunto una “bozza di stampa”).
Sull’argomento è intervenuto anche il COCER, con delibera n. 5/103/10° del 24 settembre 2008, chiedendo al Comandante Generale quale era lo stato d’avanzamento per l’emanazione dei nuovi regolamenti. Il Comandante Generale ha risposto il 30.12.2008 con la nota nr. 429566 rappresentando al COCER che erano in corso specifici approfondimenti da parte dello Stato Maggiore alla luce dell’evoluzione normativa.
E' chiaro che molte delle norme e delle disposizioni contenute in tali Regolamenti risultano di fatto superate e non vengono più applicate, ma non è questo il punto; il problema è semmai capire per quale paradossale motivo le norme relative all’amministrazione, ai compiti di servizio (circolari tributarie, valutarie o di polizia economico finanziaria) ed in genere alla fase di richiesta/esecuzione del lavoro sono continuamente aggiornate e degne di un moderno Corpo di polizia, mentre le norme che attengono al rapporto di impiego ed alla regolamentazione dei compiti e dei doveri dei Finanziari, alla disciplina o alla rappresentanza militare, rimangono ferme al palo.
Parallelamente ai Regolamenti di servizio, infatti, anche le norme relative alla documentazione caratteristica risultano perlomeno datate essendo ferme al DPR 429/1967, aggiornato con il DPR 1126 del 1973, mentre le norme che regolano la Rappresentanza Militare sono ferme al 1978/79.
La sensazione è che vi sia la tendenza a modernizzare il Corpo laddove convenga all’Amministrazione, mentre se il progresso favorisce il personale viene difatti trascurato. In questo ambito ci sembra fondamentale che la Guardia di Finanza venga inglobata “tout court” nelle riforme che stanno interessando il pubblico impiego e interesseranno nel prossimo futuro il comparto Sicurezza e sia invece esclusa dal processo di isolamento e specificità che invece sembra poter interessare il comparto Difesa.

Simone Sansoni
Presidente Direttivo Sezione Ficiesse Torino
Gianluca Taccalozzi
Segretario Sezione Ficiesse Roma

mercoledì 18 marzo 2009

MADRID: MIGLIAIA DI POLIZIOTTI HANNO MANIFESTATO IN PIAZZA PER CHIEDERE MIGLIORI RETRIBUZIONI E CONDIZIONI DI LAVORO


Le guardie civili sono rimaste in silenzio per paura di ricevere sanzioni


Il Ministro degli Interni ha affermato che la crisi è "molto difficile" per aderire alle richieste degli agenti


JUAN DIEGO QUESADA - Madrid - 15/03/2009
Migliaia di agenti della Polizia Nazionale hanno marciato ieri nel centro della città per chiedere che il ministro degli Interni Alfredo Perez Rubalcaba, adegui gli stipendio agli agenti regionali e locali. La sfilata è stata aperta da quattro manichini, uno vestito da Guardia Civil, con la bocca coperta da un cerotto e un poster appeso al suo collo dove si poteva leggere "Io valgo di meno, e senza diritti".
Gli agenti della Forza Armata non hanno partecipato alla marcia per le sanzioni da essi ricevute nel mese di ottobre dello scorso anno per aver manifestato.
La protesta, alla quale hanno aderito circa 12.000 persone, cifra che gli organizzatori aumentano a 25.000 e gli Interni abbassano a 7.000 – è iniziata a mezzogiorno nel gazebo di Ruben Dario con il suono di un fischio.
La marcia è proseguita agevolmente attraverso le strade della città con molto rumore, specialmente quando si è passati di fronte alla sede del Ministero degli Interni, dove i manifestanti hanno lasciato una traccia e hanno chiesto insistentemente le dimissioni del ministro ha.
Hanno cantato "Rubalcaba, la polizia non ti manda giù". Nel cielo una grande mongolfiera bianca con lo slogan “Polizia in conflitto”.
I funzionari dicono di guadagnare circa 500 euro al mese meno della polizia autonoma o della polizia locale, e hanno anche lamentato turni di 12 ore continue di servizio prestato.
La marcia è arrivato a Piazza Colon alle due del pomeriggio.
"Il ministro poi non dica che ci sono quattro gatti", hanno urlato dal megafono. Lì, il leader del UPyD, Rosa Díez, ha letto un manifesto dei sindacati di polizia convocati(SUP, CEP, UFP e SPP), che ha accusato di Rubalcaba come protagonista " del più grande calo dei diritti sindacali di ogni democrazia." Tra il clamore, un agente di Barcellona ha commentato che "la strada è corta." "Non si gioca con la vita. Non ci possono trattare come persone qualsiasi. Il nostro lavoro è molto importante."
Il Ministero degli Interni, attraverso un comunicato ha ribadito che la crisi e l'austerità rendono "molto difficile" aderire alle esigenze poste dalla polizia.

martedì 17 marzo 2009

CONCLUSO IL CONTRATTO: MERCOLEDÌ PRONTI PER LA FIRMA

Roma, 16 marzo - Si sono finalmente concluse le trattative alla Funzione Pubblica per l’ipotesi di accordo sindacale relativo al quadriennio normativo 2006 – 2009 e al biennio economico 2006 – 2007 (accordo integrativo).
Mercoledì 18 marzo sarà firmata l’intesa definitiva a Palazzo Vidoni. Una trattativa importante che il SAP giudica complessivamente positiva, che ha segnato un primo risultato significativo già a dicembre con la preintesa sulla coda contrattuale (l’accordo integrativo che ha previsto, tra l’altro, l’assegno di funzione dopo 27 anni di servizio oltre ad alcuni arretrati e ad un importante riallineamento per Agenti ed Assistenti, l’incremento della misura oraria dello straordinario e il buono pasto a 7 euro).

Si è quindi lavorato alla parte normativa e il SAP ha conquistato da subito significativi risultati, tra i quali l’esclusione dei giorni impiegati in terapie salvavita dal computo dell'aspettativa per infermità e il riconoscimento, in materia di diritto allo studio, di 4 giornate lavorative per ciascun esame in caso di sovrapposizione di esami. Si sono aggiunti, da ultimo, importanti risultati per la tutela delle lavoratrici madri. Ecco comunque il quadro delle ultime novità più significative:
Buoni pasto
a decorrere dal 31 dicembre 2008 e a valere dall’anno 2009 è rideterminato in euro 7,00;
Indennità di missione - pernottamento
Al personale che pernotta presso alberghi non convenzionati sono rimborsate le spese di pernottamento in misura pari alla tariffa media degli alberghi convenzionati ubicati nella stessa sede. Tuttavia, nei limiti previsti dalla vigente normativa, qualora nella sede di missione non esistano alberghi convenzionati l’Amministrazione rimborsa la spesa effettivamente sostenuta;
Indennità di missione – località di abituale dimora
ove la sede di missione coincida con la località di abituale dimora del di-pendente, al personale compete il rimborso documentato delle spese relative ai pasti consumati, nonché la diaria di missione qualora sia richiesto, per esigenze di servizio, di iniziare la missione dalla sede di servizio;
Rimborso pasti in missione
diritto ad un pasto dopo 8 ore e due dopo 12 ore, senza riferimenti orari; diritto al rimborso del pasto in caso di effettuazione di almeno 5 ore di servizio fuori sede, purché il pasto ricada negli orari destinati alla consumazione dello stesso;
Indennità oraria di missione
a partire dal 1° gennaio 2009, incremento da 6 a 8 euro;
Orario di lavoro
al completamento dell’orario di lavoro di 36 ore settimanali concorrono le assenze riconosciute ai sensi delle vigenti disposizioni, ivi compresi le assenze per malattia, i congedi ordinario e straordinario, i recuperi di cui al comma 3 ed i riposi compensativi;
Tutela delle lavoratrici madri
esonero, a domanda, sino al compimento del terzo anno di età del figlio, per la madre dal turno notturno o da turni continuativi articolati sulle 24 ore, o per le situazioni monoparentali da turni continuativi articolati sulle 24 ore; esonero, a domanda, dal turno notturno per le situazioni monoparentali, ivi compreso il genitore unico affidatario, sino al compimento del dodicesimo anno di età del figlio convivente;
Indennità di compensazione
a decorrere dal 1° gennaio 2009, incremento da 5 a 8 euro;
Assegno di funzione
ai fini della sua attribuzione è valutato il servizio comunque prestato senza demerito nelle Forze di polizia e nelle Forze armate, nel soppresso ruolo delle vigilatrici penitenziarie, nonché il servizio di leva prestato nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
Indennità di bilinguismo
incremento a partire dal 1° gennaio 2009
Indennità per servizi aereo naviganti
mantenimento di tale indennità operativa per assenza per infermità dipendente da causa di servizio;
Indennità di impiego operativo per attività di aeronavigazione e di volo
incremento 5 euro mensili (spettante ai sovrintendenti e qualifiche equiparate con un’anzianità inferiore a 15 anni);
Indennità per operatori subacquei:
incremento a partire dal 1° gennaio 2009
Indennità NOCS
a decorrere dal 1° gennaio 2009, è istituita un’indennità per personale idoneo all’impiego nel settore operativo del Nucleo; la medesima indennità è corrisposta al personale non in possesso della qualifica di operatore NOCS, addetto ai compiti di supporto e sanitari, limitatamente ai giorni di effettiva partecipazione ad operazioni ed esercitazioni;
Tutela legale
sono ammesse al rimborso le spese di difesa relative a pro-cedimento penale concluso con la remissione di querela.
Inoltre, le Commissioni di cui all’art. 26 del dPR 395/95 e art. 28 del dPR 164/2002, attualmente meramente consultive, potranno essere costituite anche in forma paritetica.Si tratta, in particolare, delle Commissioni relative alla formazione ed aggiornamento professionale, alla qualità e salubrità dei servizi di mensa e degli spacci, alle attività di protezione sociale e di benessere del personale, alle misure dirette a favorire pari opportunità nel lavoro e nello sviluppo professionale (solo a livello periferico), agli automezzi e, infine, alla tecnologia ed informatica. Ai fini decisori, le Commissioni aventi natura paritetica saranno costituite da un unico rappresentante per ciascuna O.S. e la manifestazione di volontà espressa da ciascun rappresentante sindacale sarà considerata in ragione del grado di rappresentatività dell’organizzazione sindacale di appartenenza.Altresì, è prevista la costituzione di una Commissione consultiva, di cui faranno parte cinque rappresentanti designati dalle OO.SS., competente a formulare proposte e pareri non vincolanti in merito agli indirizzi generali del Fondo di assistenza del personale. La firma, come dicevamo, è prevista per il prossimo mercoledì 18 marzo. E ribadiremo con forza la nostra richiesta di avviare subito i tavoli per il rinnovo dell’Accordo economico 2008 – 2009

domenica 15 marzo 2009

NUOVO CONTRATTO: I FINANZIERI RESTANO ANCORA ESCLUSI DALLA GESTIONE DEL FAF

La bozza del contratto normativo prevede solo per i poliziotti una partecipazione alla gestione del loro Fondo Assistenza

La partecipazione del personale della Guardia di Finanza alla gestione del Fondo Assistenza Finanzieri è una necessità rivendicata più volte dall’attuale COCER nei confronti del Comando Generale; infatti nessuna forma di partecipazione diretta o indiretta dei rappresentanti del personale è ora prevista nell’organo di amministrazione del Fondo (analogamente a quanto avviene per il Fondo di previdenza).

La problematica è stata oggetto di ben tre delibere del COCER dal 2007 ad oggi ma, nonostante i ripetuti confronti con il Comandante Generale e lo Stato Maggiore, la situazione è rimasta immutata e la rappresentanza del personale rimane ancora esclusa da qualsiasi forma di partecipazione nella gestione del FAF.

La questione però non riguarda solamente i militari della Guardia di Finanza ma anche il personale della Polizia di Stato e le loro rappresentanze sindacali, a differenza ad esempio della Polizia Penitenziaria o dei Vigili del Fuoco che partecipano nella gestione dei rispettivi fondi d’assistenza; proprio per questo, infatti, all’inizio delle trattative per il rinnovo del contratto normativo prossimo alla firma, i sindacati di Polizia hanno presentato anche la richiesta di forme di partecipazione nel Fondo di Assistenza della Polizia di Stato da disciplinarsi nell’ambito dell’Accordo Nazionale Quadro (contrattazione non prevista invece per i militari).

I sindacati avevano anche chiesto d’inserire in questo contratto l’immediata costituzione di un commissione con la presenza delle rappresentanze sindacali per fornire indirizzo e vigilanza nella gestione del loro Fondo di Assistenza.

Dalla bozza d’accordo si apprende che i sindacati della Polizia di Stato sono in parte riusciti nella loro iniziativa; infatti l’art. 22 (Forme di partecipazione) del contratto - Titolo I -, salvo modifiche dell’ultima ora, prevederà così:“Per la Polizia di Stato, ferma restando l’invarianza della spesa, in sede di Accordo Nazionale Quadro di cui all’articolo 24 del decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 2002, n. 164, saranno definite le modalità per la costituzione di una Commissione consultiva, competente a formulare proposte e pareri non vincolanti in merito agli indirizzi generali del Fondo di assistenza, alla quale partecipano cinque rappresentanti designati in maniera proporzionale dalle organizzazioni sindacali firmatarie dell’ipotesi di accordo recepita con il presente decreto.”

Non si tratta di una partecipazione diretta alla gestione, che peraltro sarebbe vietata dalla legge, ma i rappresentanti dei poliziotti hanno almeno una forma partecipativa indiretta; purtroppo la stessa ipotesi non è stata prevista nella parte dedicata alle Forze di Polizia militari (Titolo II), ossia Carabinieri e Guardia di Finanza: per i primi il problema non si pone visto che già oggi lo statuto del loro ente assistenziale prevede la partecipazione nel consiglio d’amministrazione di rappresentanti del COCER, mentre per i Finanzieri permarrà ancora tale anomalia.

La questione riveste in questo momento ulteriore importanza dal momento che, dopo l’intensa attività persuasiva sul Ministro Tremonti svolta da rappresentanze e vertici del Corpo, al FAF sono stati assegnati 20 milioni di euro dei cd premi antievasione; purtroppo tali somme tutte derivanti dal servizio svolto dai Finanzieri, assieme a quelle ordinariamente assegnate, non saranno amministrati dai diretti interessati né da coloro che li rappresentano.

giovedì 12 marzo 2009

CODE CONTRATTUALI CHIUSO L’ACCORDO … MA QUANTA FATICA !!

Comunicato UIL PENITENZIARIA
ULTIM’ORA dell’11 marzo 2009
Ore 4.00

Alle 2.40 dopo circa 16 ore di trattativa ininterrotta l'accordo sulle code contrattuali è stato materialmente raggiunto.
Ora aspettiamo solo la convocazione per la formalità della firma e poi cominceremo già a pensare al ... prossimo contratto !
In verità dopo le schermaglie di questa mattina ritenevamo che la chiusura dell'accordo fosse a portata di mano. Invece abbiamo dovuto sacrificare la partita della Juve, il pranzo , la cena e qualche caffè per portare a casa l'accordo.
Fa nulla, è "il rischio" del mestiere!
Dunque l'accordo economico (pre-siglato a dicembre) prevede l'aumento di 1,50 euro per ora di straordinario (dal 31.12.2008); l'aumento a 7 euro del buono pasto (decorrenza 1 gennaio 2009 e relativi arretrati ); abbattimento della forbice retributiva dell'assegno di funzione tra assistenti capo e sovrintendenti ( circa 65 euro mensili a decorrere dal 31.12.2008); adeguamento dell'indennità pensionabile (riferita al 2007) di circa 10 euro mensili (con arretrati per circa 130 euro); abbassamento da 29 anni a 27 anni per l'assegno di funzione e istituzione di una terza fascia fissata a 32 anni di servizio; adeguamento del fondo FESI per gli anni 2007-2008-2009; L'accordo normativo (chiuso questa notte) prevede anche ricadute economiche : aumento da 6 a 8 euro del servizio passivo (dal 1 gennaio 2009 con relativi arretrati); aumento da 5 a 8 euro dell'indennità di "rientro" in servizio da riposo programmato. Per le rette degli asili nido sono stati stanziati per il personale della pol. pen. 500mila euro. Per le ex vigilatrici penitenziarie (circa 30) è previsto l'accesso all'assegno di funzione ricorrendone i presupposti.
Inoltre è previsto l'attribuzione di un buono pasto dopo otto ore o di due buoni pasto dopo dodici ore di missione a prescindere dagli orari dei pasti. Alcune correzioni sono state apportate all'accordo in materia di trattamento di missione.
E' stato stabilito che al completamento dell'orario di lavoro settimanale concorrono tutte le assenze giustificate (con annesso elenco);Si è migliorata la norma sulla tutela legale; Tra l'altro è stata rivista la norma delle Commissioni di cui all'art. 26 del DPR 164/02 ampliando la platea di accesso alle OO.SS. rappresentative;
Per la Commissione Centrale di Garanzia sarà prevista la redazione di un regolamento che disciplinerà funzionalità e organizzazione della stessa;
Per la questione malattie all'accordo sarà allegato il testo del famoso emendamento presentato dalla Funzione Pubblica in concerto con il Ministro dell'Interno e dell'Economia ( ma non ancora approvato) a garanzia che per il 2008 non si procederà ad alcuna decurtazione ( costo contrattuale di circa 4,5 milioni di euro). Queste sommariamente le novità, peraltro abbondantemente annunciate.
Diciamo che l'impegno e la fatica , forse, possono trovare soddisfazione in un accordo ( ricordiamo che erano code contrattuali) tutto sommato positivo. Per dovere morale , però, dobbiamo ricordare che la gran parte dei "soldini" di queste code sono frutto del " Patto per la Sicurezza " siglato con il Governo Prodi.

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http://www.polpenuil.it/Contratti/Polizia_Penitenziaria/Code-Contrattuali-2006-2009/Bozza-10.03.2009.pdf

MILITARI: ORARIO DI LAVORO UNA CONQUISTA A RISCHIO

I lavori di concertazione per la sigla della cosiddetta “coda contrattuale” relativa al contratto di lavoro del comparto difesa e sicurezza, ha avuto una battuta di arresto. In seguito a settimane di proficuo lavoro (a fronte di esigue risorse) effettuato dai Sindacati di polizia, Co.Ce.R. - militari e rispettive Amministrazioni, dopo una maratona conclusasi alle 4 del mattino del 11 marzo (con 18 ore di lavoro consecutive) le trattative si sono frenate a causa dalla seria problematica del mancato pagamento degli straordinari al personale della Guardia di Finanza. Di contro nella stessa sede in maniera paradossale, da parte del Co.Ce.R. Comparto difesa è stato presentato un emendamento al D.P.R. 163 (vecchio contratto normativo) al fine di estendere la forfetizzazione di “tutte le attività che esulano comunque dalle normali attribuzioni derivanti dal proprio incarico” (significa, cioè, pagare qualsiasi attività di 24 ore consecutive con meno di 3 euro nette all’ora anziché lo straordinario). Dopo ampia e animata discussione e presa di posizione unanime del Co.Ce.R. Marina si è arrivati ad un accordo al fine di considerare comunque prioritario il sistema dello straordinario e del recupero, rispetto alla forfetizzazione dell’orario di lavoro.
Dalla riunione del 10 marzo sono emerse particolari esigenze risolvibili solo in chiave politica, come la scarsità di risorse per gli straordinari, la particolarità dell’attività della Guardia Costiera e la vita del personale imbarcato sulle Unità Navali. In questi argomenti le sigle sindacali hanno manifestato la vicinanza al Co.Ce.R. Marina e al Co.Ce.R. Guardia di Finanza.
Nel frattempo il Co.Ce.R. Marina, la stessa mattina, nel tenere conto che l’attività straordinaria viene quasi sempre soddisfatta con il recupero compensativo o addirittura con il sistema dei compensi forfettari (3 euro all’ora), ha deliberato al suo Capo di Stato Maggiore di rendere trasparente, anche attraverso la pubblicazione su siti internet, la distribuzione degli straordinari nei vari ruoli.
In momenti storici dove il Governo ha dimostrato decisionismo nell’impiegare l’Esercito e le ronde per fini di pubblica sicurezza, nell’unificare le Casse (nate per scopi previdenziali) senza ascoltare i rappresentanti dei militari ecc.., viene da chiedersi come mai non scioglie il nodo della sicurezza (interna ed esterna) con un minimo di risorse da destinare, senza tagliare indiscriminatamente anche sulla funzionalità che a sua volta va a discapito della sicurezza degli stessi lavoratori in divisa?
Per la prima volta negli ultimi 4 governi la parte politica della Funzione Pubblica è il grande assente durante le fasi di concertazione. Per certi aspetti questa assenza ha sicuramente fatto emergere la serietà e le capacità costruttive delle parti sociali. Di contro, però, in questa fase conclusiva per destinare le risorse stanziate dal vecchio governo Prodi, si è percepito come le tante esternazioni televisive di apprezzamento per chi indossa la divisa siano solo apparenza. Di fatto è emerso da parte di tutti i rappresentanti l’amaro dato della lontananza del Governo nei confronti dei lavoratori militari e poliziotti, e di conseguenza un forte dubbio che la sicurezza sia stato solo un argomento usato in campagna elettorale per avere consensi e i diritti dei militari in quanto cittadini solo un optional.
Arrivare, infatti, al mancato pagamento dello straordinario e il non riuscire a concedere al personale il recupero compensativo delle ore eccedenti, mette in serio pericolo l’orario di lavoro del personale militare. Le Rappresentanza Militari sono disposte a mettere a rischio la conquista di tale diritto? E se si a quali altri diritti i militari dovranno rinunciare?

Antonello Ciavarelli
Delegato Co.Ce.R. M.M.

GDF: COCER CHIEDE RETRIBUZIONE LAVORO STRAORDINARIO PRESTATO


(ASCA) - Roma, 11 mar - Pagare le ore di straordinario prestate. E' questa la principale richiesta avanzata ieri dal Cocer nel corso del confronto di ieri presso il Dipartimento della Funzione Pubblica sul rinnovo del contratto di lavoro delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, per il biennio economico 2006/2007 e quadriennio normativo 2006/2009.

Nel corso dei lavori - si legge in una nota della Guardia di Finanza - il COCER ha richiesto, appunto, con determinazione, di introdurre una norma per cui il lavoro straordinario prestato deve essere retribuito e puo' essere convertito in riposo compensativo solo ed esclusivamente su richiesta degli interessati.

Tale rivendicazione - spiega la GdF - trova fondamento nell'opportunita' di garantire il pagamento delle prestazioni lavorative e la stessa funzionalita' delle amministrazioni, in un contesto nel quale l'esiguita' delle risorse assegnate e la riduzione del turn-over, combinate con la pressante richiesta di sicurezza rischia di far diventare cronico il ricorso al riposo compensativo in alternativa alla retribuzione.La controparte pubblica presente al tavolo tecnico, pur riconoscendo la fondatezza della richiesta ha evidenziato, considerati i limiti del mandato ricevuto, l'impossibilita' al momento di recepire il principio secondo il quale ad una prestazione lavorativa effettuata deve necessariamente corrispondere la relativa retribuzione monetaria.

La mancata risoluzione di tale problematica ha costretto l'organismo di rappresentanza, dopo un'estenuante trattativa protrattasi sino a tarda notte, a richiedere un confronto con la competente autorita' politica, al fine di risolvere la rilevante questione prima di addivenire alla sottoscrizione dell'accordo.

mercoledì 11 marzo 2009

TAR DEL LAZIO: ANCHE CHI E' TATUATO PUO' FARE IL CARABINIERE

(AGI) - Agrigento, 10 mar. - Potra' fare il carabiniere nonostante un tatuaggio all'avambraccio destro che ne aveva causato in un primo tempo l'esclusione dall'Arma. Il Tar del Lazio ha infatti dato ragione ad A. M., 19 anni, di Sciacca (Agrigento), che era stato giudicato non idoneo al concorso per l'arruolamento dei carabinieri appunto per il tatuaggio. Il giovane assistito dagli avvocati Leonardo Cucchiara e Girolamo Rubino ha proposto allora un ricorso davanti al Tar del Lazio chiedendo l'annullamento del giudizio di inidoneita'. I giudici hanno ritenuto che il tatuaggio non potesse compromettere il prestigio dell'uniforme e hanno annullato il giudizio di inidoneita'. Il ministero della Difesa e' stato anche condannato al pagamento delle spese di giudizio. (AGI) .

domenica 8 marzo 2009

DAL COCER DELL'ESERCITO: LE FORZE DI POLIZIA SONO TROPPE




STATO MAGGIORE DIFESA
CO.CE.R.
Consiglio Centrale di Rappresentanza dei Militari Interforze

DECRETO SICUREZZA: AUMENTANO LE FORZE DI POLIZIA - NO ALLE RONDE.
E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI DARE VITA AD UNA LEGGE DI RIFORMA CHE RAZIONALIZZI LE TANTE FORZE DI POLIZIA ITALIANE, COME DELEGATO CO.CE.R. E LIBERO CITTADINO CHIEDO:

L' UNIFICAZIONE DELLE FORZE DI POLIZIA CON L’ARMA DEI CARABINIERI COSI DA FORMARE UN'UNICA FORZA DI POLIZIA, MIGLIORANDO E SEMPLIFICANDO IL SERVIZIO AI CITTADINI, NONCHE’ OTTENENDO UNA NOTEVOLE RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA CHE SI AVREBBE DI CONSEGUENZA DALLA DIPENDENZA DA UN UNICO MINISTERO.
LA SMILITARIZZAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA METTEREBBE IL NOSTRO PAESE ALLA PARI DEL RESTO DEL MONDO DOVE I CONTROLLI SULL’EVASIONE FISCALE VENGONO FATTI IN GIACCA, CRAVATTA E PALMARE.
LA COSTITUZIONE DELLA "POLIZIA MILITARE" FORMATA DAL PERSONALE DELLE TRE FORZE ARMATE (ESERCITO-MARINA-AERONAUTICA) ALLE DIPENDENZE DEL MINISTERO DELLA DIFESA.
IN QUESTO MODO I CIRCA 10.000 CARABINIERI IMPIEGATI NEGLI UFFICI O A PIANTONARE GLI INGRESSI DEL MINISTERO DELLA DIFESA E DEI RELATIVI STATI MAGGIORI DELLE SOPRACITATE FORZE ARMATE, TORNEREBBERO A PATTUGLIARE LE STRADE E A SVOLGERE I COMPITI PER I QUALI SONO STATI ARRUOLATI.
L’UNIFICAZIONE DELLE TANTE “POLIZIE MARITTIME” IN UN UNICO CORPO DELLA GUARDIA COSTIERA ALLE DIPENDENZE DELLO STATO MAGGIORE DELLA DIFESA.
L’IMPEGNO DA PARTE DEI MINISTRI DELLA FUNZIONE PUBBLICA ON. BRUNETTA E DELL’INTERNI ON. MARONI AD AVVIARE URGENTEMENTE UNA LEGGE QUADRO CHE RIDEFINISCA I COMPITI CHE NEL CORSO DEL TEMPO SI SONO QUINTUPLICATI A CAUSA DI UNA “GUERRA INTESTINA” CHE E’ ANCORA IN ATTO ALL’INTERNO DELLE FORZE DI POLIZIA AD ORDINAMENTO CIVILE E MILITARE.
AL MINISTRO DELLA DIFESA ON. LA RUSSA DI CONTINUARE L’OPERA DI VALORIZZAZIONE DELLE FORZE ARMATE ATTRAVERSO L’IMPIEGO DEL PROPRIO PERSONALE SIA SUL TERRITORIO NAZIONALE CHE PER IL MANTENIMENTO DEGLI IMPEGNI PRESI CON I PAESI ALLEATI.
CERTEZZA DELLA PENA. E’ ASSURDO CHE IN ITALIA BENCHE’ CI SIA IL PIÙ ALTO NUMERO DI FORZE DI POLIZIA AL MONDO, CI SIANO ORGANIZZAZIONI CRIMINALI SIA A STAMPO MAFIOSO CHE MICROCRIMINALITA’ (MAFIA – CAMORRA – N’DRANGHETA – SACRA CORONA UNITA – DELINGUENZA COMUNE E DELINGUENZA EXTRACOMUNITARIA) CHE IMPUNITE AGISCONO LIBERE E IN MODO SFACCIATO RECANDO DANNI AGLI ONESTI CITTADINI.

Roma, 25 febbraio 2009
Primo Mar. Pasquale FICO

delegato CO.CE.R. Esercito

cell.338/3404787

sabato 7 marzo 2009

CONTRATTO, PARTE NORMATIVA: ECCO LE NOVITÀ APPROVATE

Proseguono gli incontri al Dipartimento della Funzione Pubblica per la definizione dell’ipotesi di accordo sulla parte normativa 2006 - 2009, dopo l’intesa raggiunta sulla coda contrattuale (parte economica) a dicembre. Ormai, come annunciato, siamo davvero in dirittura d’arrivo. Come è noto, il Sap e la Consulta Sicurezza spingono per una rapida e positiva conclusione, in modo tale da poter avere presto in busta paga tutti i benefici economici concordati e i relativi arretrati. Inoltre, dobbiamo immediatamente aprire il tavolo di contrattazione per il nuovo Accordo economico 2008 – 2009, visto che siamo in ritardo di oltre un anno. Tornando alla fase attuale, nel corso degli ultimi incontri sono state definite alcune importanti novità che di seguito elenchiamo, ricordando che - grazie al SAP - sono già state ottenute l’esclusione dei giorni impiegati in terapie salvavita dal computo dell'aspettativa per infermità e il riconoscimento, in materia di diritto allo studio, di 4 giornate lavorative per ciascun esame in caso di sovrapposizione di esami. Ecco comunque le ultime novità approvate:
· indennità di compensazione: incremento da 5 a 8 euro
· rimborso pasti in missione: diritto ad un pasto dopo 8 ore e due dopo 12 ore, senza riferimenti orari; diritto al rimborso del pasto in caso di effettuazione di almeno 5 ore di servizio fuori sede, purché il pasto ricada negli orari destinati alla consumazione dello stesso;
· indennità oraria di missione: incremento da 6 a 8 euro;
· assegno di funzione: ai fini della sua attribuzioni riconosciuti i periodi effettuati come VFB o come ausiliario nei Vigili del Fuoco;
· indennità di bilinguismo: previsto un incremento;
· indennità per servizi aereo naviganti: mantenimento di tale indennità operativa dopo 15 giorni di malattia dipendente da causa di servizio;
· indennità NOCS: istituzione indennità per personale idoneo all’impiego nel settore operativo del Nucleo;
· indennità di imbarco: incremento per ruolo sovrintendenti con più 10 anni di anzianità di servizio;
· indennità di rischio sub: previsto un incremento;
· tutela legale: sono ammesse al rimborso le spese di difesa relative a procedimento penale concluso con la remissione di querela. E’ in fase di valutazione il riconoscimento del diritto alla tutela legale anche in caso di prescrizione del reato;
Inoltre, è stata valutata positivamente la richiesta di modifica della natura giuridica delle Commissioni di cui all’art. 26 del dPR 395/95 e art. 28 del dPR 164/2002, con funzioni non più meramente consultive, bensì paritetiche.Si tratta, in particolare, delle Commissioni relative alla formazione ed aggiornamento professionale, alla qualità e salubrità dei servizi di mensa e degli spacci, alle attività di protezione sociale e di benessere del personale, alle misure dirette a favorire pari opportunità nel lavoro e nello sviluppo professionale (solo a livello periferico), agli automezzi e, infine, alla tecnologia ed informatica.Ai fini decisori, le indicate Commissioni delibereranno a maggioranza e il voto di ciascuna organizzazione sindacale sarà proporzionale alla rappresentatività su base nazionale.Questi sono solo alcuni dei punti esaminati e accolti nel corso dell’ultimo incontro finalizzato ad un’ipotesi di accordo. Prossimo appuntamento martedì 10 marzo 2009.Il SAP prosegue la propria battaglia per il Contratto e allo stesso modo non dimentica la fondamentale questione del Riordino delle Carriere. In questi giorni abbiamo nuovamente sollecitato il Governo affinché sia mantenuto l’impegno di presentare un emendamento per una Legge Delega che permetta poi di avviare la riforma. Ci auguriamo che si possa procedere celermente, magari con un bel regalo di Pasqua!
Dal Flash n.10 del 9 marzo 2009

http://www.sap-nazionale.org/home.php

giovedì 5 marzo 2009

Testamento biologico

Inoltro un messaggio dell'on.Marino, specificando che NON MI INTERESSA QUALE SIA IL SUO ORIENTAMENTO POLITICO che posso anche condividere o non condividere.
Lo faccio perchè ritengo importante l'appello che ha lanciato a difesa della libertà di scelta di ciascuno di noi circa il testamento biologico di cui tanto si è parlato in questi giorni.
Rino
Carissima/o,
Ti scrivo per chiederti un piccolo sforzo per una importantissima causa. Nelle prossime settimane il testamento biologico sarà al centro del dibattito in Parlamento, e la maggioranza intende approvare una legge che limita la libertà di scelta del cittadino imponendo alcune terapie, come l'idratazione e l'alimentazione artificiale. Le dichiarazioni anticipate di trattamento non saranno vincolanti: spetterà sempre al medico l'ultima parola. Qual è allora l'utilità di questa legge, se non si garantisce al cittadino che la sua volontà sia rispettata? La verità è che il ddl della destra è stato scritto per rendere inapplicabile il ricorso al testamento biologico. Oltretutto, la dichiarazione dovrà essere stipulata davanti ad un notaio, e rinnovata con cadenza triennale: vi immaginate cosa significa andare ogni tre anni davanti a un notaio accompagnati dal proprio medico di famiglia? Al contrario della nostra proposta poi, non è presente nemmeno un cenno alle cure palliative, all'assistenza ai disabili, alla terapia del dolore.Ti chiedo dunque di diffondere il più possibile l'appello, invitando tutti i tuoi contatti a sottoscriverlo: dobbiamo mobilitarci immediatamente per raccogliere centinaia di migliaia di adesioni e difendere il nostro diritto costituzionale alla libertà di cura. Se saremo tanti, il Parlamento non ci potrà ignorare. Nel prossimo dibattito in Senato il mio impegno personale è quello di dar voce alla vostra opinione, che credo coincida con quella della maggioranza degli italiani. Che vogliano utilizzare ogni risorsa della medicina o che intendano accettare la fine naturale della vita, i cittadini vogliono essere liberi di scegliere.Ti ringrazio infinitamente e conto su di te per far circolare il più possibile l'appello per il diritto alla libertà di cura sul sito www.appellotestamentobiologico.it < http://www.appellotestamentobiologico.it/> , e grazie perché abbiamo già superato le 100.000 firme!Ignazio Marino

mercoledì 4 marzo 2009

PROROGA DEL MANDATO: “IL LUPO PERDE IL PELO, MA NON IL VIZIO..”




Cari Amici e colleghi,
LA PROROGA DEL MANDATO PUO RITENERSI UN SUCCESSO? NON CREDO ANZI IO LA REPUTO UNA GRANDE SCONFITTA... ECCO PERCHE?

Sono passati poco più di 4 anni da quando ho scritto il pezzo che segue, prendendo spunto da una delibera interforze approvata all’unanimità. Mi rendo conto e questo mi amareggia tantissimo, che oggi debba tornare sull’argomento, infatti stando alle voci sembra che qualcuno stia chiedendo al Parlamento la proroga del mandato. Anziché alla scadenza naturale, tra un anno circa, si sta chiedendo che venga prorogato di altri due anni. Il motivo della richiesta non è dato sapere , da chi parte questa esigenza neanche, in un momento difficile per la crisi economica, che coinvolge tutto il mondo globalizzato, la nostra nazione oltre alla crisi economica sta vivendo una grave crisi di valori, dalla politica alla stampa, dal mondo economico a quello industriale. Non ultimo il provvedimento sulla sicurezza, dove si demanda ai cittadini pensionati delle forze di polizia e militari, il compito di costituire delle ronde per ristabilire quella sicurezza che i cittadini chiedono e che lo stato non è in più in grado di garantire. Si ha la sensazione che qualcuno ha abdicato il proprio ruolo, utilizzando i militari prima come spazzini poi nell’ordine pubblico infine per spalare la neve, che altro verrà chiesto?
Su alcuni giornali a titolo di esempio per le ronde si citava quanto venne già sperimentato in Sardegna negli anni 70. Credo che a questo punto si debba ristabilire un senso della verità di quando avvenne nell’isola in quegli anni, anche perche chi come me vive in quest’isola da oltre mezzo secolo quegli anni li ha vissuti pienamente, quando venne “militarizzata con risultati fallimentari. I poliziotti e carabinieri inviati nell’isola, provenienti dalle varie regioni italiane, non conoscevano la lingua, la cultura e le abitudini ed ancora meno il territorio tanto da esser visti dai cittadini onesti come oppressori piuttosto che come liberatori.

Oggi non credo che in questo periodo di insicurezza, per la grave crisi economica che comporta tagli economici drastici anche nel settore sicurezza e difesa una proroga del mandato sia quello che un parlamento attento ritenga prioritario. Anche perché, negli ultimi 14 anni, in tema di diritti di rappresentanza, mi è sembrato assai distratto, infatti quando con la legge 196 del 1995 ha introdotto un nuovo ruolo quello dei sergenti ma non ha mai trovato ne il tempo nel il modo per istituire una rappresentanza di questo ruolo nei COBAR COIR COCER.

Negli anni vi sono state una lunga serie di modifiche della durata del mandato, la rieleggibilità, proroghe ecc.

Non vorrei che il Cocer Interforze riuscisse a trovare l’unanimità nel chiedere la proroga come avvenne quattro anni e mezzo fa e che purtroppo non ha raggiunto il numero legale quando si doveva pronunciare su una questione di un collega che veniva sanzionato perché aveva esercitato i suoi Diritti Costituzionali.

Io credo che in un momento come questo, dove le risorse scarseggiano e diritti conquistati nel tempo rischiano di essere messi i discussione, chiedere la proroga del mandato non sarebbe saggio né per chi lo chiede e nemmeno per quelli chi si ha la presunzione di voler rappresentare, anche perche si incrinerebbe irreparabilmente quel rapporto di fiducia che deve sempre esistere tra il rappresentante ed il rappresentato, la stessa rappresentanza che si reca con il capello in mano per chiedere la proroga una volta che il parlamento gliela concedesse, come si comporterà quando dovrà sedersi al tavolo della concertazione o contrattazione nel chiede più risorse che puntualmente le verranno negate e quando ci sarà da erigere le barricate per conservare quei diritti conquistati con grande fatica e che oggi si rischia di perdere ?

Cagliari, li 27.02.2009
Paolo Erasmo

L’ARTICOLO COMPLETO SU
http://www.dirittierovesci.it/Erasmo.htm

martedì 3 marzo 2009

UN NO SENZA APPELLO ALLA PROROGA DEL MANDATO CHIESTA DAL COCER CARABINIERI

NESSUNA DEMOCRAZIA SE SI IMPEDISCE O SI RITARDA IL GIUDIZIO DEGLI ELETTORI



Apprendiamo (http://www.ficiesse.it/news.php?id=2848) che in sede di trattative per la definizione della parte normativa della coda contrattuale, in corso di svolgimento presso la Funzione Pubblica, la delegazione del Cocer Carabinieri avrebbe chiesto al Governo un impegno a prorogare l’attuale mandato allo scopo di seguire l’iter legislativo della riforma della rappresentanza militare. Una richiesta a nostro parere inopportuna, pericolosa e priva di valide giustificazioni.
Innanzitutto appare inappropriato presentare tale genere di richieste in fase di trattative contrattuali atteso che la Funzione Pubblica in passato ha più volte rigettato richieste intese ad aumentare contrattualmente le competenza della Rappresentanza Militare; non si comprende per quale motivo dovrebbe acconsentire questa volta di trattare su argomenti non connessi al contratto normativo.
Inoltre seppur nel passato sono già state concesse diverse proroghe ai mandati degli organismi di rappresentanza militare a nostro avviso i delegati devono essere soggetti solo alle valutazioni dei propri elettori e non soggiacere a provvedimenti di alcun genere (comprese eventuali proroghe) da parte di quella che dovrebbe, viceversa, rappresentare la naturale controparte della rappresentanza.
L’eventuale proroga, a dire del Cocer CC, sarebbe giustificata dalla riforma della rappresentanza militare, come se solo gli attuali delegati fossero in grado di trattare su tale argomento o se la stessa riforma fosse già in fase di imminente e definitiva approvazione, mentre in realtà deve ancora iniziare l’iter in Commissione.
In un Paese democratico non è accettabile che sia il legislatore, invece che gli elettori, a decidere con quale controparte trattare una riforma fondamentale come quella della riforma della rappresentanza militare.

Gianluca Taccalozzi
Segretario Sezione Ficiesse Roma

Simone Sansoni
Presidente del Direttivo Sezione Ficiesse Torino

lunedì 2 marzo 2009

TORINO, SINDACATO POLIZIA: RONDE BLUFF, CREANO TENSIONE


Sabino della Sap: governo stanzia fondi ad hoc e li taglia a noi

Milano, 1 mar. (Apcom) - "Molti cittadini, per fortuna, hanno capito che dietro l'operazione ronde si nasconde solo l'ennesimo bluff, visto che le risorse per le forze dell'ordine continuano ad essere tagliate o incrementate in misura insufficiente alle reali esigenze". E' quanto afferma Silverio Sabino, segretario provinciale del Sap di Torino e dirigente nazionale del sindacato.
"A Torino - continua - stiamo assistendo ad un tentativo di lottizzazione delle ronde: ogni partito potrebbe istituire propri gruppi di volontari, anche perchè il governo ha intenzione di stanziare dei fondi ad hoc, mentre intanto si continuano a tagliare risorse per polizia e carabinieri, con le nostre volanti ferme in officina perchè non ci soldi per pagare la manutenzione". Sabino lancia dunque una provocazione: "Chiudiamo le forze dell'ordine e affidiamo tutto a ronde e vigilantes. Forse questo è il modello di sicurezza che qualcuno ha in mente".
"Come già avvenuto in altre città italiane - spiega Sabino - a Torino rischiamo di dover impiegare il personale di polizia, già sotto organico, per controllare le varie ronde che cominciano a vedersi in giro, da Tossik Park e Porta Palazzo, ancora non regolamentate visto che il decreto governativo che le ha 'istituzionalizzate' non sarà operativo fino alla sua definitiva conversione in legge".
"Non dimentichiamo - continua il sindacalista - che la nostra è una città c'è una forte presenza dei centri sociali e questi cittadini in libera uscita, questi dilettanti allo sbaraglio, oltre a mettere a repentaglio la loro incolumità, rischiano di alimentare un clima di tensione continuo, con evidente aggravio di lavoro per le forze dell'ordine. Questo ruolo da badanti non lo accetteremo mai e condividiamo le preoccupazioni espresse, a livello nazionale, dal Cocer Carabinieri".

domenica 1 marzo 2009

INPDAP RIDUCE AL MINIMO LE PENSIONI DI FEBBRAIO, OPERANDO UN RECUPERO FORZOSO

Questa mattina le sedi Inpdap sono state prese d’assalto da migliaia di pensionati inferociti per il fatto di ricevere una pensione ridotta fino al minimo di 450 Euro. Si è assistito a scene di rabbia e disperazione da parte di chi, con le bollette da pagare in mano e le lacrime agli occhi, minacciava di denunciare alla Procura i direttori delle sedi. L’impatto agli sportelli è stato pesantissimo, facendo registrare una presenza quantificabile in media a tre volte il normale afflusso, che già i ridottissimi organici dei dipendenti riescono a garantire solo con notevolissime difficoltà. La vicenda, che sta interessando circa 300.000 pensionati, è stata causata da un’applicazione dissennata da parte dell’Inpdap della Finanziaria 2008, nella quale era prevista una pulitura dei dati relativi alle detrazioni fiscali attraverso una dichiarazione che deve essere presentata ogni anno al sostituto d’imposta. Nel mese di febbraio 2008, l’Inpdap aveva inviato a tutti i pensionati la comunicazione relativa a tale obbligo di presentazione della dichiarazione entro il 31 maggio, e poi una seconda comunicazione in ottobre con proroga fino al 28 novembre. Non tutti i pensionati hanno risposto correttamente e nei tempi previsti, ma sia chi aveva presentato la dichiarazione, sia chi non lo ha fatto, si è trovato sulla pensione di febbraio il conguaglio relativo agli importi non correttamente percepiti, a seguito delle variazioni sui familiari non più a carico. Ad esempio, un pensionato per cui risultava non correttamente una detrazione per due figli a carico al 50%, si è visto recuperare 25 Euro al mese per ogni figlio per tutto il 2008, ovvero una decurtazione della pensione pari a 600 Euro. Il taglio diventa di circa 1.800 Euro se insieme a due figli risulta anche la moglie. Per problemi di travaso dei dati da un sistema all’altro, l’Inpdap non ha provveduto a sistemare immediatamente quelle posizioni conosciute già fin da maggio. Per garantire comunque una pensione, l’Inpdap ha pensato di riconoscere il trattamento minimo di pensione pari a 450 Euro, rateizzando l’eventuale debito restante nei mesi successivi, con il relativo calcolo degli interessi. Commenta Massimo Briguori della RdB-CUB Inpdap: “Nessuno pensi di scaricare le responsabilità di questa situazione sui dipendenti, che tutti i giorni sono costretti a fare i conti con le croniche carenze degli organici e disfunzioni organizzative da terzo mondo. Basti pensare che nel solo periodo 5.12.08/16.2.09 si sono verificati ben 31 giorni di blocco dei sistemi informatici. Le responsabilità vanno ricercate nei tagli operati da Tremonti, nelle crociate di Brunetta, e in chi vuol far pagare la crisi ai ceti popolari: chi ha provocato questa situazione ne risponda ora davanti a centinaia di migliaia di pensionati che vedono a rischio la propria sopravvivenza”, conclude il rappresentante RdB-CUB.

Roma, 17 febbraio 2009

Rappresentanze Sindacali di Base Pubblico Impiego - Confederazione Unitaria di Base
fonte: ufficiostampa@rdbcub.it

Indagine conoscitiva sulla riforma fiscale: audizione del professor Tommaso Di Tanno