
Il Ministro dell’Economia ha emanato il D.M. 11/07/2008 che aggiorna gli importi in denaro della razioni viveri, delle quote di miglioramento vitto e dei generi di conforto a suo tempo previsti dal D.M. 25/03/2002 recante “Istituzione del nuovo servizio di vettovagliamento per il personale del Corpo della Guardia di finanza”
Il nuovo decreto riprende in gran parte il contenuto dell’originario decreto del 2002; soffermiamoci su di una voce del vettovagliamento del personale poco conosciuta dai diretti destinatari: i generi di conforto.
Il decreto non ne da una definizione precisa; sia nel 2002 che nel 2008 nell’allegato al decreto vengono semplicemente associati alla “colazione obbligatoria”: da ciò si desume che trattasi di una ulteriore forma di vettovagliamento che va ad aggiungersi alla ordinaria razione viveri (oserei definirli uno mini-spuntino, non di certo una merenda sinoira).
I controvalori considerati per i generi di conforto per la generalità di personale sono tuttavia alquanto esigui:
Il decreto non ne da una definizione precisa; sia nel 2002 che nel 2008 nell’allegato al decreto vengono semplicemente associati alla “colazione obbligatoria”: da ciò si desume che trattasi di una ulteriore forma di vettovagliamento che va ad aggiungersi alla ordinaria razione viveri (oserei definirli uno mini-spuntino, non di certo una merenda sinoira).
I controvalori considerati per i generi di conforto per la generalità di personale sono tuttavia alquanto esigui:
· € 1,00 per chi è in servizio di ordine pubblico;
· € 0,70 per coloro che esplicano servizi:
- notturni dalle 22 alle 06 (solo servizio esterno di almeno 6 ore);
- di guardia (es. piantone, casermiere, sottufficiale di servizio) a prescindere dall’orario;
- vigilanza (es. varchi doganali, obbiettivi sensibili, opifici etc) a prescindere dall’orario;
- esercitazioni (es. addestramento al tiro) a prescindere dall’orario;
· € 1,20 per i donatori di sangue (non sarebbe prevista la presenza in servizio).
Come è facile immaginare con questi valori è alquanto arduo per l’Amministrazione riuscire ad acquistare i generi di conforto dettagliatamente previsti nel decreto: ad es. per il piantone con 70 centesimi si dovrebbe acquistare il caffè, un cordiale ed una bottiglietta d’acqua.
Forse proprio a causa di tali evidenti difficoltà il decreto del 2002, che già prevedeva questi generi ma con importi inferiori (rispettivamente € 0,45 / 0,26 e 0,60), ha trovata scarsissima applicazione; nella versione aggiornata per il 2008 è stata quindi introdotta la possibilità di corrispondere all’interessato il controvalore dei generi spettanti.
Le nuove disposizioni valgono dal 25 luglio scorso; resta il fatto che per il periodo antecedente (dal marzo 2002 al luglio 2008) a gran parte del personale non sono mai stati distribuiti i generi di conforto la cui assegnazione era comunque prevista materialmente, anche se per valori irrisori.
Come è facile immaginare con questi valori è alquanto arduo per l’Amministrazione riuscire ad acquistare i generi di conforto dettagliatamente previsti nel decreto: ad es. per il piantone con 70 centesimi si dovrebbe acquistare il caffè, un cordiale ed una bottiglietta d’acqua.
Forse proprio a causa di tali evidenti difficoltà il decreto del 2002, che già prevedeva questi generi ma con importi inferiori (rispettivamente € 0,45 / 0,26 e 0,60), ha trovata scarsissima applicazione; nella versione aggiornata per il 2008 è stata quindi introdotta la possibilità di corrispondere all’interessato il controvalore dei generi spettanti.
Le nuove disposizioni valgono dal 25 luglio scorso; resta il fatto che per il periodo antecedente (dal marzo 2002 al luglio 2008) a gran parte del personale non sono mai stati distribuiti i generi di conforto la cui assegnazione era comunque prevista materialmente, anche se per valori irrisori.
2 commenti:
Su ItaliaOggi odierno a pag. 6 c'è un gustoso articolo di Emilio Gioventù dal titolo "La Finanza fa una colazione abbondante. Con un euro".
Italia Oggi di mercoledì 1 ottobre 2008, pagina 6
La Finanza fa una colazione abbondante. Con un euro
di Gioventù Emilio
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Al comando generale della Guardia di Finanza è arrivato l’aggiornamento degli importi di denaro delle razioni viveri
La formula per arrivare alla quarta settimana del mese in questi tempi di crisi ce l'ha il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. E non è una formula segreta. Soltanto un po' nascosta in un criptico decreto ministeriale dello scorso luglio che aggiorna gli importi in denaro delle razioni viveri della Guardia di Finanza. Per capirci, si tratta di quanto deve spendere un finanziere se nei dintorni non dovessero esserci né mense né servizi di catering, ma soltanto un comune bar o un supermarket. Basta scorrere il documento è arrivare fino alla voce «generi di conforto e colazione obbligatoria che integrano la razione viveri». Si scoprirà, per esempio, che secondo Tremonti a un militare in servizio di ordine pubblico per 10 grammi di caffè tostato, 20 di zucchero, 50 di cioccolato extrafondente, 50 di biscotti dolci, 3 centilitro di cordiale e 50 di acqua minerale può bastare un euro. Non un centesimo in più, roba da far drizzare i capelli in testa alla casalinga di Voghera. A proposito, in alternativa il finanziere può sostituire il caffè con una bustina di the e il cordiale con un succo di frutta. Il finanziere che esplicano servizio notturno di guardia (i cosiddetti piantoni), di vigilanza oppure impegnati in esercitazioni deve cavarsela con ancor meno: 70 centesimi per 10 grammi di caffé, 20 di zucchero, cordiale e acqua minerale. Ah, di notte, il finanziere può preferire «una bevanda autoriscaldante di vari gusti», ma la sostituzione del caffè è consentita soltanto tra «il primo ottobre e il 30 aprile». Per i golosi e gli «ingordi» non resta che una cosa: donare il sangue. Già, perché con i donatori Tremonti è più generoso e arriva a concedere fino a un euro e 20 centesimi. Più che sufficienti per ritemprarsi con una brioche fresca o in involucro di cellophane, un the freddo oppure una aranciata, o meglio ancora un caffè o un cappuccino e perché no un the al latte. Ovviamente, «la somministrazione è limitata a una sola giornata». Va di lusso, invece, ai finanzieri piloti oppure imbarcati ai quali «viene corrisposta la colazione obbligatoria di composizione variabile costituita da generi di alto potere nutritivo il cui valore non dovrà eccedere l'importo pro-capite giornaliero di euro 1,81». Una cifra, che all'elite della Guardia di Finanza deve garantire una colazione a cinque stelle con tanto di biscotti speciali (100 grammi), 35 grammi di caffè tostato scatolato sottovuoto, 50 di cioccolato extrafondente, 50 di confetture di frutta, 50 di parmigiano reggiano, 2 confezioni di succhi di frutta e 50 grammi di zucchero». Non è difficile immaginare il centralino impazzito del ministero dell'Economia, assaltato dalle casalinghe di Voghera vogliose di sapere dove fa la spesa Tremonti. Una curiosità che potrebbe tornare utile anche al comandante della Guardia di Finanza, il generale Cosimo D'Arrigo, ai cui uffici è stato recapitato il decreto del ministero di via XX Settembre.
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