mercoledì 10 settembre 2008

PALAGIUSTIZIA: FINANZIERE SI SCHEGGIA UN DENTE MENTRE MANGIA UN'INSALATA


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1 commento:

Simone Sansoni ha detto...

Non deve essere in questo momento una situazione molto piacevole quella degli appartenenti alle Sezioni di PG della Procura di Torino: un procedimento penale aperto dalla Procura dove prestano servizio, nei riguardi del ristoratore presso il quale pranzano e per giunta a seguito della denuncia di un collega della sezione!!!
Se mi trovassi nei loro panni personalmente proverei una certa inquietudine nel continuare ad usufruire del vettovagliamento di quel esercizio (a prescindere naturalmente dalle responsabilità personali che dovessero emergere o meno).
Credo che l’adozione dei buoni pasto potrebbero ovviare a questo genere di problematiche che è possibile che accadano anche per altri tipi di servizi: si pensi al caso del ristoratore che venga sottoposto a verifica fiscale o anche ad un semplice controllo strumentale, magari irregolare. Oppure all’esercente che venga indagato per reati particolarmente gravi: è opportuno che si prosegua un eventuale contratto di somministrazione del vitto a favore del personale presso quell’esercizio commerciale?
Tra l’altro le disposizioni del Comando Generale in materia di vettovagliamento del personale contemplano proprio l’ipotesi di ricorrere ai buoni pasto proprio per situazioni di inopportunità, mi sembra sia una Circolare del 2002.

Indagine conoscitiva sulla riforma fiscale: audizione del professor Tommaso Di Tanno