venerdì 1 ottobre 2010

I FINANZIERI VIGILANO SUL RICONTEGGIO DEI VOTI

29/09/2010 - le polemiche dopo le elezioni di marzo

Regione, Viminale e ministero della Giustizia pagheranno il riconteggio

Il Tar: le spese saranno anche a carico di ministero degli Interni e di Giustizia. Mercedes Bresso: «Finalmente si è fatta chiarezza»


Saranno divise tra la Regione Piemonte, il ministero della Giustizia e quello dell’Interno le spese legate al riconteggio delle schede elettorali delle due liste giudicate irregolari dal Tar di Torino nell’ambito dei ricorsi sulle ultime elezioni regionali. Lo ha deciso lo stesso Tar, disponendo che alla Regione competeranno le spese legate alla movimentazione, alla custodia e alla vigilanza dei plichi, mentre al ministero della Giustizia competeranno le spese del personale addetto al riconteggio dei voti.

Con lo stesso provvedimento il Tar autorizza inoltre il tribunale di Torino «ad avvalersi dei militari della guardia di finanza e di altri corpi militari che si dichiarino disponibili per le operazioni di custodia e scorta armata nelle varie operazioni di riconteggio» i cui straordinari «vanno posti a carico del minitero degli Interni».

Il Tar ha respinto l’istanza, invece, si legge ancora nel provvedimento, «di nomina di un commissario ad acta per l’ulteriore corso del procedimento istruttorio in atto» e quella di sospensione del procedimento, che era stata avanzata dagli avvocati del presidente della Regione Roberto Cota, che avevano chiesto di fermare tutto in attesa della decisione del Consiglio di Stato del 19 ottobre prossimo.

Le operazioni di rinconteggio delle circa 15 mila schede elettorali delle due liste elettorali annullate in Piemonte - quelle centriste di Scanderebech e Consumatori - dovranno concludersi entro il 15 ottobre. Il termine del 30 settembre deciso in precedenza, ormai non più rispettabile, è stato prorogato dal momento che in diversi tribunali, tra cui quello di Torino, le operazioni non sono ancora cominciate. La prossima udienza di fronte al Tar, dopo la quale i giudici amministrativi potrebbero decidere, in relazione ai risultati dei riconteggi, di annullare le ultime consultazioni regionali del Piemonte e quindi l’elezione di Roberto Cota, è convocata per il 4 novembre. Nel frattempo, il 19 ottobre, il Consiglio di Stato dovrà rispondere sulla legittimità del riconteggio disposto dal tribunale.

«Il Tar ha fatto finalmente chiarezza». Così Mercedes Bresso, ex presidente della Regione Piemonte, ha commentato la decisione del Tar. «Non poteva essere diverso», ha detto, «non poteva passare il principio che le conseguenze di errori e di violazioni nel processo elettorale fossero addebitate alle parti in causa. Fino a oggi l’unica cosa chiara è che le due liste decadute non dovevano essere accettate e che quei voti hanno modificato l’esito elettorale. Il Tar ha stabilito quindi a chi devono essere addebitate le spese del riconteggio stabilito dalla sentenza di primo grado della giustizia amministrativa». E ha concluso: «Per l’ennesima volta è stata rigettata la richiesta di sospensiva. Mi auguro che questa volta i tempi vengano rispettati. Ora più nulla impedisce ai tribunali ancora fermi di organizzarsi per rendere esecutiva la sentenza».

http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/343532/

Nessun commento:

Indagine conoscitiva sulla riforma fiscale: audizione del professor Tommaso Di Tanno