
Il ministero investe 10 milioni e si “dimentica” dello spreco dei palazzi di via Gaidano
TORINO - Nonostante le due palazzine costruite in via Gaidano non siano mai state assegnate, il ministero delle Infrastrutture finanzierà la costruzione di oltre duecento nuovi alloggi da destinare alle forze dell’ordine su corso Marche. Delle oltre quattrocento nuove abitazioni previste dal progetto di urbanizzazione che interesserà il confine tra Torino e Grugliasco, a partire dalla primavera prossima, saranno 107 gli appartamenti che verranno assegnati dall’Atc a dipendenti pubblici «impegnati nella lotta alla criminalità organizzata», secondo quanto recita l’articolo 18 della legge 203 del 1991. La stessa legge grazie alla quale i due monumenti allo spreco hanno visto la luce e che viene citata anche nell’accordo firmato, lo scorso martedì a Roma, tra ministero e Comune di Torino. «In effetti è assurdo, ma il finanziamento ministeriale per il progetto di urbanizzazione di corso Marche - commenta l’assessore all’Urbanistica del Comune di Torino, Mario Viano - è sicuramente un successo e una notizia positiva per l’avvio di una trasformazione molto importante». Il ministero, dunque, contribuirà finanziando con 6.560.000 euro la realizzazione di 107 appartamenti di edilizia sovvenzionata, e ulteriori 2.213.000 euro per altrettanti alloggi di edilizia convenzionata da assegnare «con priorità a favore di dipendenti anch’essi impegnati contro la criminalità» a seguito di un bando della Prefettura, oltre a 236 nuove abitazioni che saranno assegnate in proprietà. «Non possiamo che accogliere con piacere la notizia dei nuovi alloggi - spiega il segretario generale del Siulp di Torino, Eugenio Bravo -, ma ci preoccupa l’idea che le due palazzine di via Gaidano continuino a rimanere sfitte. Non meno di due mesi fa incontrammo il Prefetto per discutere proprio della necessità di nuove abitazioni per gli agenti di polizia e di affitti che non superassero le possibilità economiche delle nostre forze dell’ordine e ci conforta l’idea che il ministero abbia firmato l’accordo con il Comune».
TORINO - Nonostante le due palazzine costruite in via Gaidano non siano mai state assegnate, il ministero delle Infrastrutture finanzierà la costruzione di oltre duecento nuovi alloggi da destinare alle forze dell’ordine su corso Marche. Delle oltre quattrocento nuove abitazioni previste dal progetto di urbanizzazione che interesserà il confine tra Torino e Grugliasco, a partire dalla primavera prossima, saranno 107 gli appartamenti che verranno assegnati dall’Atc a dipendenti pubblici «impegnati nella lotta alla criminalità organizzata», secondo quanto recita l’articolo 18 della legge 203 del 1991. La stessa legge grazie alla quale i due monumenti allo spreco hanno visto la luce e che viene citata anche nell’accordo firmato, lo scorso martedì a Roma, tra ministero e Comune di Torino. «In effetti è assurdo, ma il finanziamento ministeriale per il progetto di urbanizzazione di corso Marche - commenta l’assessore all’Urbanistica del Comune di Torino, Mario Viano - è sicuramente un successo e una notizia positiva per l’avvio di una trasformazione molto importante». Il ministero, dunque, contribuirà finanziando con 6.560.000 euro la realizzazione di 107 appartamenti di edilizia sovvenzionata, e ulteriori 2.213.000 euro per altrettanti alloggi di edilizia convenzionata da assegnare «con priorità a favore di dipendenti anch’essi impegnati contro la criminalità» a seguito di un bando della Prefettura, oltre a 236 nuove abitazioni che saranno assegnate in proprietà. «Non possiamo che accogliere con piacere la notizia dei nuovi alloggi - spiega il segretario generale del Siulp di Torino, Eugenio Bravo -, ma ci preoccupa l’idea che le due palazzine di via Gaidano continuino a rimanere sfitte. Non meno di due mesi fa incontrammo il Prefetto per discutere proprio della necessità di nuove abitazioni per gli agenti di polizia e di affitti che non superassero le possibilità economiche delle nostre forze dell’ordine e ci conforta l’idea che il ministero abbia firmato l’accordo con il Comune».
en.rom.
CronacaQui 25/09/2008
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