lunedì 6 febbraio 2012

Interrogazione su possibile coinvolgimento di esponenti della Guardia di Finanza nella vicenda P4

ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05138

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 504 del 19/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 19/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatarioGruppoData firma
DONADI MASSIMOITALIA DEI VALORI19/07/2011
Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 19/07/2011
Stato iter:
CONCLUSO il 20/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE20/07/2011
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
RISPOSTA GOVERNO20/07/2011
Resoconto CESARIO BRUNO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ECONOMIA E FINANZE
REPLICA20/07/2011
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:
DISCUSSIONE IL 20/07/2011
SVOLTO IL 20/07/2011
CONCLUSO IL 20/07/2011
Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-05138
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 19 luglio 2011, seduta n.504

BARBATO e DONADI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:


recenti notizie di stampa gettano una luce molto inquietante sul possibile coinvolgimento di esponenti della Guardia di finanza in alcune vicende oggetto di indagine da parte della magistratura;


in tale contesto suscitano notevole preoccupazione e perplessità le notizie relative a dichiarazioni che sarebbero state rese dal Ministro dell'economia ai magistrati napoletani che indagano sulla vicenda cosiddetta P4, relative al possibile coinvolgimento di ufficiali della Guardia di finanza in atti di rilievo penale, in alcuni casi ipoteticamente volti a gettare discredito sullo stesso Ministro dell'economia e delle finanze;

a tale riguardo il Ministro avrebbe lamentato la situazione di conflittualità in cui si troverebbero alcune figure di vertice della Guardia di finanza, l'eccessiva competizione tra loro, nella prospettiva della nomina a Comandante generale, ed il conseguente eccessivo attivismo relazionale di alcuni generali del Corpo in servizio a Roma, invitando addirittura il Comandante generale ad emanare direttive nei confronti dei predetti ufficiali, invitandoli a tenere una vita più sobria, e a disporre in caso contrario la loro consegna in caserma;


in tale occasione lo stesso Ministro avrebbe espresso le sue perplessità in merito alle modifiche intervenute sulla disciplina relativa alla nomina del Comandante generale del Corpo, in quanto, secondo il Ministro, l'introduzione della possibilità di nominare un Comandante generale proveniente dai ranghi del Corpo comporterebbe il rischio di favorire la nascita, all'interno del Corpo stesso, di «cordate», volte a favorire questo o quel candidato alla nomina;


si tratta, come è evidente, di preoccupazioni molto gravi, che rischiano di creare ombre assai pesanti su un importantissimo segmento dell'amministrazione finanziaria e dell'intera amministrazione pubblica italiana, e che testimoniano, ulteriormente, dello scollamento interno alla compagine governativa, la quale appare ormai dilaniata dalla politica in corso tra lo stesso Ministro dell'economia e delle finanze ed il Prendente del Consiglio, che sembra, secondo quanto emerso sulla stampa, coinvolgere in qualche modo la stessa Guardia di finanza, la quale risulterebbe divisa ai suoi vertici in due fazioni, una favorevole al Ministro Tremonti ed un'altra più vicina al Presidente del Consiglio;


la Guardia di finanza svolge un essenziale ruolo di tutela della legalità, nell'esercizio della sua funzione di polizia economico-tributaria, e dovrebbe costituire, pertanto, uno degli strumenti principali per contrastare i fenomeni dell'evasione fiscale e del riciclaggio dei capitali di provenienza illecita;


in tale prospettiva appare urgente fare piena luce sulle vicende riportate dalla stampa che interessano alcuni esponenti della Guardia di finanza, al fine di fugare anche il solo dubbio che essa possa essere utilizzata come strumento di competizione politica, nonché chiarire, senza infingimenti, quale sia la posizione unitaria del Governo nei confronti del Corpo, al fine di salvaguardarne l'autorevolezza e di assicurare che la sua operatività sia costantemente ed esclusivamente diretta alla tutela degli interessi erariali, nel pieno rispetto della normativa vigente -:


quali iniziative urgenti intenda assumere, nell'esercizio delle sue funzioni di vigilanza e di indirizzo sul Corpo della guardia di finanza, nonché di massimo vertice politico del Corpo stesso, per fare assoluta chiarezza circa i comportamenti dei suoi componenti, e quale sia la posizione del Governo rispetto all'eventualità di adottare iniziative normative volte ad assicurare l'assoluta imparzialità, trasparenza e legalità nell'azione istituzionale e nei comportamenti individuali di tutti gli appartenenti alla Guardia di finanza, anche con riferimento alla disciplina concernente le procedure di selezione ed avanzamento interne al Corpo.(5-05138)

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