ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05480
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05480
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16Seduta di annuncio: 530 del 06/10/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
MESSINA IGNAZIO
ITALIA DEI VALORI
06/10/2011
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
MESSINA IGNAZIO
ITALIA DEI VALORI
06/10/2011
Ministero destinatario:
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 06/10/2011
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 06/10/2011
Stato iter: CONCLUSO il 25/10/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO
25/10/2011
Resoconto
GIORGETTI ALBERTO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO ECONOMIA E FINANZE
REPLICA
25/10/2011
Resoconto
BARBATO FRANCESCO
ITALIA DEI VALORI
25/10/2011
Resoconto
GIORGETTI ALBERTO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO ECONOMIA E FINANZE
REPLICA
25/10/2011
Resoconto
BARBATO FRANCESCO
ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/10/2011DISCUSSIONE IL 25/10/2011SVOLTO IL 25/10/2011CONCLUSO IL 25/10/2011
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/10/2011DISCUSSIONE IL 25/10/2011SVOLTO IL 25/10/2011CONCLUSO IL 25/10/2011
Atto CameraInterrogazione a risposta in Commissione 5-05480 presentata da
FRANCESCO BARBATO giovedì 6 ottobre 2011, seduta n.530
BARBATO e MESSINA. -
FRANCESCO BARBATO giovedì 6 ottobre 2011, seduta n.530
BARBATO e MESSINA. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.- Per sapere - premesso che: nella seduta della Commissione Finanze del 10 novembre 2010 è stata svolta un'interrogazione a risposta immediata (5-03752), a firma del presentatore del presente atto di sindacato ispettivo, con la quale si chiedeva al Governo di fare luce su una vicenda che vedeva il coinvolgimento del maresciallo del Corpo della Guardia di finanza Lorenzo Esposito; in particolare la stampa aveva dato notizia del coinvolgimento del maresciallo Esposito, il quale è componente del consiglio comunale di Castellammare di Stabia, in un'inchiesta penale per truffa ai danni dello Stato che ha riguardato i componenti del predetto consiglio comunale; le accuse attenevano al fatto che il predetto sottufficiale, nella sua qualità di consigliere comunale, avrebbe, assieme agli altri consiglieri, percepito le indennità previste per lo svolgimento delle sedute del consiglio, senza aver partecipato alle stesse sedute; il nome del maresciallo Esposito è inoltre comparso in un'indagine relativa al clan camorristico dei D'Alessandro; il già citato maresciallo Esposito aveva altresì ricoperto, in passato, nelle file dell'allora gruppo di Alleanza nazionale, la carica di assessore presso il comune di Tufino (Napoli), il quale è stato sciolto per infiltrazioni mafiose: a tale riguardo occorre rilevare come l'assunzione della carica di assessore presso il citato comune di Tufino, a parere degli interroganti avesse, di fatto, consentito al medesimo Esposito di evitare l'assegnazione presso la propria sede di servizio naturale, in regione diversa dalla Campania; a quasi un anno dallo svolgimento della precedente interrogazione a risposta immediata non sembra che siano stati adottati, da parte del Corpo della Guardia di finanza, misure efficaci per fare piena luce in materia e per allontanare cautelativamente il predetto maresciallo Esposito dall'attuale sede di servizio, in ragione di elementari considerazioni di opportunità; sono invece emerse ulteriori notizie, che aggravano ulteriormente il già preoccupante quadro appena richiamato, secondo le quali, all'indomani dello svolgimento della richiamata interrogazione a risposta immediata in Commissione, si sarebbero verificati episodi di intimidazione nei confronti del quotidiano Metropolis, al fine di impedire che tale testata riportasse notizie in merito alla stessa interrogazione: tali intimidazioni hanno fatto in qualche modo da «apripista» delle vere e proprie minacce espresse nei confronti del medesimo quotidiano da parte di esponenti del clan camorristico di Castellammare, i quali si sono recati presso la redazione del quotidiano per impedire la pubblicazione di notizie concernenti un esponente pentito del clan stesso ed hanno successivamente impedito la vendita delle copie della testata minacciando gli edicolanti della città; appare sconvolgente che siano esponenti delle forze dell'ordine a dare esempi negativi di illegalità in un territorio che è già preda del sistema instaurato dalla criminalità organizzata; inoltre, risulta inquietante il fatto che, nell'ambito dell'operazione denominata «Golden goal», sia stata arrestata la signora Concetta Falcone, moglie di un altro appartenente alla Guardia di finanza, di stanza presso la compagnia di Castellammare di Stabia; le accuse formulate dalla direzione distrettuale antimafia riguardavano, in particolare, l'associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di capitali di provenienza illecita attraverso il sistema delle scommesse, all'esercizio abusivo di scommesse e di concorsi su pronostici che la legge riserva allo Stato o ad altri enti concessionari, nonché all'alterazione dell'esito di competizioni sportive organizzate dal CONI; appare evidentemente sconcertante che, in seno alla stessa famiglia, un coniuge svolga attività illecite mentre l'altro è chiamato a perseguire tali attività come esponente delle forze dell'ordine; in tale contesto è dunque evidente la necessità di disporre il trasferimento di quei componenti della Guardia di finanza per i quali sussistano fondati sospetti di contiguità con le organizzazioni criminose, al fine di evitare che la loro presenza sul territorio possa costituire una remora rispetto a tutti i cittadini onesti che intendano denunciare o opporsi all'azione dei gruppi criminali locali; il ripetersi di tali vicende, le quali fanno del resto seguito ad altri incresciosi episodi che hanno portato all'attenzione della cronaca i comportamenti di alti ufficiali della Guardia di finanza, ribadisce con ancora maggiore forza l'esigenza di assicurare la piena trasparenza e l'assoluta irreprensibilità nei comportamenti di tutti gli appartenenti al Corpo della Guardia di finanza, il quale svolge una funzione essenziale al servizio del Paese, soprattutto nell'azione di contrasto dei fenomeni di evasione ed elusione fiscale e nella sua funzione di polizia economica -: alla luce del ripetersi delle incresciose vicende che coinvolgono i predetti componenti del Corpo della Guardia di finanza, quali iniziative intenda assumere, nell'ambito dei suoi poteri di indirizzo sul Corpo e nell'esercizio del suo ruolo di vertice gerarchico dello stesso, al fine di assicurare la rigorosa applicazione dei meccanismi di monitoraggio, di controllo e di sanzione interni al Corpo medesimo, evitando che il comportamento di pochi soggetti possa nuocere gravemente all'onore ed all'autorevolezza del Corpo stesso e di tutti i suoi appartenenti. (5-05480)
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