lunedì 20 febbraio 2012

Coppia di badanti sorpresa a Caselle con 16 chili di cocaina

La coppia viaggiava con tanti bagagli. Troppi per sperare di non attirare l’attenzione dei finanzieri in servizio all’aeroporto di Caselle. Così, giovedì sera i militari hanno scoperto 16 chili di cocaina purissima nascosti in barattoli per il latte in polvere e coperti di caffé, utilizzato per ingannare l’olfatto dei cani. In cella sono finiti Luis Elmer Tantavilc Medina, di 38 anni, e la coetanea Marianella Manco Rudhy Pacheco, entrambi badanti e di origine peruviana, residenti in Borgata Parella, a Torino. I finanzieri hanno ricostruito il tragitto della coppia, che viaggiava con alcuni familiari, risultati estranei alla vicenda. Secondo gli accertamenti dei militari, Luis e Marianella erano partiti da Torino a metà gennaio diretti a Lima, dove sono rimasti fino all’altro giorno, quando hanno preso un aereo che ha fatto scalo a Madrid prima di arrivare al «Sandro Pertini» di Caselle, poco dopo le 18. Da tempo, la Guardia di Finanza ha intensificato i controlli negli aeroporti. L’attenzione è concentrata sui traffici di droga e di valuta. Attività illecite sovente collegate. Anche se con percorsi inversi. Nelle ultime settimane, i militari hanno bloccato alcuni corrieri che trasportavano cocaina con il sistema degli «ovuli» ingoiati e tenuti nello stomaco per tutto il viaggio. Una modalità rischiosa, che consente di trasportare poco più di un chilo di droga alla volta. Poi, c’è il metodo del «mascheramento». Fino a una decina d’anni fa, era l’unico. Offre opportunità ben diverse, consente di trasportare anche decine di chili con un solo viaggio. La controindicazione, questa volta, è per le organizzazioni criminali: nell’eventualità di un controllo, perdere grandi quantità di droga rappresenta un danno molto rilevante. Nel sequestro di giovedì a Caselle, i trafficanti hanno perso quasi 5 milioni di euro. La droga era nascosta in una decina di barattoli metallici per il latte condensato. A prima vista, sembravano nuovi. Parte alta e parte bassa intonse. Questo perchè i trafficanti avevano tagliato le confezioni sul lato e poi avevano coperto il taglio con l’etichetta. E’ stata l’intuizione di un finanziere a consentire di svelare il trucco. I militari hanno lavorato assieme ai funzionari della dogana e hanno controllato con molta attenzione i bagagli della coppia e dei parenti che viaggiavano con loro. Ne aveva tre ciascuno. La droga era nella valigia di Marianella. Sequestrata la droga e arrestati i corrieri, la Guardia di Finanza cercherà di capire da dove arriva la cocaina. E soprattutto, a chi era destinata.
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/443107/

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