domenica 26 febbraio 2012

Caccia in Piemonte, si voterà il 3 giugno




Dopo 25 anni di battaglie legali degli animalisti e la decisione del Tar, finalmente il referendum

23/02/2012



Torino - In Piemonte il 3 giugno ci sarà il referendum sulla caccia. Dopo 25 anni di battaglie legali, i cittadini sono chiamati alle urne. La consultazione è stata indetta dal governatore Roberto Cota, ottemperando alle prescrizioni del Tar che il 10 febbraio scorso aveva ordinato alla regione Piemonte di fissare la data entro 15 giorni dalla notifica della sentenza. Il Comitato promotore aveva raccolto 60 mila firme nel 1987.Il referendum non chiede l’abolizione della caccia in Piemonte, piuttosto di introdurre una serie di regole più rigide. Innanzitutto la limitazione al numero delle specie cacciabili. Il quesito prevede che rimangano cacciabili solo quattro specie: lepre, fagiano, cinghiale e colino della Virginia. Quest’ultima, però, nel frattempo è stata inserita nell’elenco delle specie protette a livello comunitario. Resterebbero, quindi, solo tre specie cacciabili.Per quanto riguarda le altre specie, si continua a prevedere la possibilità di intervenire con abbattimenti di controllo se l’eccessiva presenza di fauna selvatica dovesse comportare danni all’agricoltura.Altre limitazioni il divieto di caccia nella giornata di domenica e su terreno coperto da neve. I referendari chiedono anche di ridurre i privilegi concessi alle aziende faunistico-venatorie. Nelle ex riserve private di caccia si possono abbattere animali in numero molto maggiore rispetto al territorio libero e il referendum vuole abolire queste deroghe.







lunedì 20 febbraio 2012

Coppia di badanti sorpresa a Caselle con 16 chili di cocaina

La coppia viaggiava con tanti bagagli. Troppi per sperare di non attirare l’attenzione dei finanzieri in servizio all’aeroporto di Caselle. Così, giovedì sera i militari hanno scoperto 16 chili di cocaina purissima nascosti in barattoli per il latte in polvere e coperti di caffé, utilizzato per ingannare l’olfatto dei cani. In cella sono finiti Luis Elmer Tantavilc Medina, di 38 anni, e la coetanea Marianella Manco Rudhy Pacheco, entrambi badanti e di origine peruviana, residenti in Borgata Parella, a Torino. I finanzieri hanno ricostruito il tragitto della coppia, che viaggiava con alcuni familiari, risultati estranei alla vicenda. Secondo gli accertamenti dei militari, Luis e Marianella erano partiti da Torino a metà gennaio diretti a Lima, dove sono rimasti fino all’altro giorno, quando hanno preso un aereo che ha fatto scalo a Madrid prima di arrivare al «Sandro Pertini» di Caselle, poco dopo le 18. Da tempo, la Guardia di Finanza ha intensificato i controlli negli aeroporti. L’attenzione è concentrata sui traffici di droga e di valuta. Attività illecite sovente collegate. Anche se con percorsi inversi. Nelle ultime settimane, i militari hanno bloccato alcuni corrieri che trasportavano cocaina con il sistema degli «ovuli» ingoiati e tenuti nello stomaco per tutto il viaggio. Una modalità rischiosa, che consente di trasportare poco più di un chilo di droga alla volta. Poi, c’è il metodo del «mascheramento». Fino a una decina d’anni fa, era l’unico. Offre opportunità ben diverse, consente di trasportare anche decine di chili con un solo viaggio. La controindicazione, questa volta, è per le organizzazioni criminali: nell’eventualità di un controllo, perdere grandi quantità di droga rappresenta un danno molto rilevante. Nel sequestro di giovedì a Caselle, i trafficanti hanno perso quasi 5 milioni di euro. La droga era nascosta in una decina di barattoli metallici per il latte condensato. A prima vista, sembravano nuovi. Parte alta e parte bassa intonse. Questo perchè i trafficanti avevano tagliato le confezioni sul lato e poi avevano coperto il taglio con l’etichetta. E’ stata l’intuizione di un finanziere a consentire di svelare il trucco. I militari hanno lavorato assieme ai funzionari della dogana e hanno controllato con molta attenzione i bagagli della coppia e dei parenti che viaggiavano con loro. Ne aveva tre ciascuno. La droga era nella valigia di Marianella. Sequestrata la droga e arrestati i corrieri, la Guardia di Finanza cercherà di capire da dove arriva la cocaina. E soprattutto, a chi era destinata.
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/443107/

venerdì 17 febbraio 2012

Torino, smascherata falsa cieca

Nei guai una 60enne di Pinerolo. Incastrata dai video della Finanza mentre guarda vetrine di negozi e attraversa la strada. Sequestrati il conto corrente e gli immobili di ANTONIO GIAIMO (La Stampa del 17.02.2012) Agata, 60 anni il prossimo mese, si è finta cieca per anni. Originaria di Castelbuono, un paese in provincia di Palermo, abita con il marito a Pinerolo. In 8 anni è riuscita ad incassare dall’Inps 235.000 euro. Ma il raggiro è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Pinerolo, che ieri ha convocato la donna per notificarle un provvedimento, emesso dal gip del tribunale di Pinerolo, Alberto Giannone, di sequestro di tutti suoi beni: alloggi e conto corrente. Agata è stata denunciata per truffa. Per settimane le Fiamme gialle hanno seguito tutti i suoi spostamenti, l’hanno filmata mentre attraversa la strada, davanti alla stazione, tirando il carrellino della spesa, nessun bastone bianco o occhiali scuri, lei incede sicura e si ferma sulle strisce pedonali quando arrivano le macchine, prima di attraversare guarda a destra e a sinistra. Evita anche un passeggino che un finanziere spinge verso di lei. Al mercato controlla i prezzi di frutta e verdura prima di fare acquisti e guarda con attenzione le vetrine. Al polso porta l’orologio. Agata alla fine si tradisce quando un finanziere con un pretesto le chiede se le hanno rilasciato lo scontrino fiscale e redige un verbale studiato ad arte. Lei lo firma senza nessuna incertezza. Non sospetta niente e come tutti i giorni torna a casa dal marito. Dopo che le hanno notificato il provvedimento la donna si è chiusa in uno stretto silenzio. Muta. Ma quelle immagini, finite sul tavolo del sostituto procuratore Ciro Santoriello, parlano per lei. http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/442878/

martedì 14 febbraio 2012

MILLEPROROGHE, COMELLINI (PDM): INCIUCIO PD-PDL PER PRIVARE DI DEMOCRAZIA I MILITARI. 3^ PROROGA DEL COCER, PERSEVERARE E DIABOLICO

Roma 13 febbraio 2012 (ore 21.00)
"Perseverare è diabolico e nelle Commissioni 1^ e 5^ del Senato la proroga del mandato degli attuali consigli della rappresentanza militare, che l'inciucio tra PD e PDL ha inserito con un emendamento nell'esame del "Milleproroghe", sembra ormai cosa fatta . Per favorire gli interessi di bottega di alcuni "satrapi" i senatori decidono di privare 350.000 militari del loro diritto di voto. Una "porcata" che sembra essere di moda in questa legislatura dove la Costituzione viene fatta a pezzi giorno dopo giorno e che in questo caso potrebbe permettere anche a chi nei giorni scorsi ha subito una condanna a nove mesi di reclusione militare, o a quelli che attualmente sono indagati per diversi reati dalla procura militare, di continuare a rappresentare il personale in divisa. "."La flebile democrazia che aleggia ancora nelle Forze armate sta rischiando ancora una volta di essere violentata e soppressa per squallidi interessi economici di pochi soggetti. Se sarà questo l'esito della votazione di questa sera nelle Commissioni riunite 1^ e 5^, sappiano i senatori che la riconquista del diritto di voto e quindi del confronto democratico dovrà necessariamente essere perseguito dai militari per altre strade, nessuna esclusa."

sabato 11 febbraio 2012

ABROGAZIONE DI NORME RELATIVE AI TRASFERIMENTI DEI FINANZIERI




L’art. 62 del D.L. 5/2012 ha abrogato l’art. 4 del REGOLAMENTO ORGANICO PER LA REGIA GUARDIA DI FINANZA.

Restano quindi tuttora vigenti (e quindi applicabili) tutte le altre norme relative ai trasferimenti dei Finanzieri e risalenti al 1926!!!!

Nessuna notizia per un nuovo regolamento...(http://www.ficiesse.it/home-page/2893/8a-anniversario-del-dlgs-682001_-la-gdf___-un-moderno-corpo-di-polizia-economico-finanziaria-_con-regolamenti-del-ventennio-e-note-caratteristiche-degli-anni-settanta_---di-simone-sansoni-e-gianluca-taccalozzi)







REGIO DECRETO 3 GENNAIO 1926 N. 126

APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO ORGANICO PER LA REGIA GUARDIA DI FINANZA.

(Pubblicato nella Gazz. Uff. 10 febbraio 1926, n. 33)



Destinazioni e tramutamenti



Art. 3.

Le destinazioni ed i tramutamenti degli ufficiali sono ordinati dal comandante generale del corpo, il quale fissa le legioni in cui i sottufficiali ed i militari di truppa debbono prestare servizio.

L'assegnazione dei sottufficiali alle brigate è fatta dal comandante della legione; quella dei militari di truppa dal comandante di circolo.



Art. 4. (Abrogato dall’art. 62 del Decreto Legge n. 5/2012)

I tramutamenti dei militari del corpo sono disposti nell'interesse del servizio, della disciplina o per motivi di salute.

Quando non ostino motivi di disciplina o di servizio gli ufficiali, i sottufficiali ed i militari di truppa possono ottenere di essere tramutati di legione su loro domanda, sempreché abbiano almeno due anni continuativi di permanenza nel la stessa legione.

Coloro che hanno ottenuto il tramutamento domandato non possono chiederne un altro se non sono decorsi almeno tre anni dal tramutamento stesso.

Alle prescrizioni suddette fanno eccezione le domande motivate da gravi motivi di famiglia o da ragioni di salute comprovate da certificato medico dell'ufficiale superiore medico addetto alla legione o del medico militare in servizio presso il reparto.

Gli ufficiali addetti alla legione allievi, alla scuola allievi ufficiali ed alla scuola allievi sottufficiali non possono, di regola, permanere più di quattro anni in tali reparti.

In massima i sottufficiali ed i militari di truppa non possono essere trasferiti di brigata se non vi risiedono da almeno un anno i primi, e da almeno sei mesi i secondi.

È in facoltà dei comandanti di gruppo di ordinare tramutamenti temporanei di sottufficiali e militari di truppa da uno ad altro dei reparti dipendenti per assicurare il buon funzionamento dei vari servizi, informandone, alla fine di ciascun mese, il comando generale del corpo.

I tramutamenti di brigata dei sottufficiali che non contino almeno un anno di permanenza nel reparto debbono - salvo i casi di assoluta e giustificata urgenza - essere sottoposti dai comandanti di legione alla preventiva approvazione del comandante di gruppo; i tramutamenti di brigata dei militari di truppa che

abbiano meno di sei mesi di permanenza nel reparto sono, dai comandanti di circolo, sottoposti alla preventiva approvazione dei comandanti di legione.



Art. 5.

Agli effetti delle competenze i tramutamenti decorrono, in massima, dal 1° del mese successivo a quello in cui vengono ordinati e debbono effettuarsi entro dieci giorni dalla comunicazione dell'ordine di tramutamento, fatta eccezione per i tramutamenti ordinati in via d'urgenza e per quelli dei militari ammalati.

Però agli ufficiali tramutati sono lasciati a completa disposizione quindici giorni, ed ai sottufficiali ed appuntati ammogliati dieci giorni oltre, per tutti, il tempo necessario per il viaggio.



Art. 6.

I sottufficiali ed i militari di truppa possono essere destinati a prestare servizio nella propria provincia; non però nel circondario o nella sede in cui risiedono le rispettive famiglie o quella della moglie.

Questo divieto si estende agli ufficiali inferiori che esercitano comando di reparto territoriale.

MILLEPROROGHE, COMELLINI (PDM): NEL PD E’ NECESSARIA UNA SERIA RIFLESSIONE INTERNA SU DIRITTI DEI MILITARI.

MILLEPROROGHE, COMELLINI (PDM): NEL PD E’ NECESSARIA UNA SERIA RIFLESSIONE INTERNA SU DIRITTI DEI MILITARI.

Abrogazione di norme sullo stato giuridico dei militari della Guardia di finanza.

L’art. 62 del D.L. n. 5/2012 ha abrogato le seguenti norme:



LEGGE 3 agosto 1961, n. 833

Stato giuridico dei vicebrigadieri e del militari di truppa della Guardia di finanza. (GU n.214 del 30-8-1961 )

Art. 7.

L'anzianita' di grado degli appuntati e' determinata dalla data del provvedimento di promozione, quando non sia diversamente disposto dal provvedimento stesso.

L'anzianita' dei finanzieri scelti e dei finanzieri e' computata aggiungendo al periodo di tempo trascorso in servizio nella Guardia di finanza dalla data dello arruolamento, la meta' di quello eventualmente trascorso alle armi in altre forze armate; verificandosi parita' l'ordine di anzianita' determinato dell'eta'.

Sono fatte salve le detrazioni di anzianita' da apportare per legge.















giovedì 9 febbraio 2012

Traffico di droga con l'Olanda blitz della Finanza, 27 arresti

Un traffico internazionale di sostanze stupefacenti fra l'Olanda e l'Italia è stato stroncato dalla Guardia di Finanza che, in un'operazione scattata nella notte e tuttora in corso, ha arrestato 27 persone e ha sequestrato 280 chili di hashish, marijuana e cocaina. Oltre 30 le perquisizioni. Gli arresti sono stati fatti in Piemonte e in Olanda, a Helmond, dove la polizia di Brabant ha fermato una persona. Fra gli arrestati ci sono rappresentanti di commercio, gestori di un centro scommesse e un cassintegrato. Il denaro - secondo le indagini delle Fiamme Gialle - veniva reinvestito in circoli ricreativi, solarium e altre attività lecite, soprattutto in provincia di Torino. Nell'operazione, denominata "Naxos", sono stati impegnati oltre cento finanzieri del Comando Provinciale di Torino che hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del capoluogo piemontese su richiesta della Procura della Repubblica per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. E' stata sequestrata una pistola e sono state denunciate 54 persone. Il gruppo sarebbe stato in grado di trafficare fino a 50 chili di droga a settimana. Le Fiamme Gialle hanno anche scoperto 60 chili di hashish nascosti in un garage intestato ad un prestanome. Secondo la Guardia di Finanza, la banda da anni gestiva il traffico internazionale di droga proveniente dall'Olanda e destinata al mercato torinese attraverso corrieri, tutti arrestati. Durante le indagini è stata intercettata una telefonata nella quale due trafficanti, poi arrestati, discutevano delle modalità di vendita di una partita di droga "annacquata", in quanto bagnata dalla pioggia durante il trasporto, abbassando il prezzo da 3,50 a 3,20 euro al grammo. http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/02/08/news/traffico_di_droga_con_l_olanda_blitz_della_finanza_27_arresti-29523312/

MILLEPROROGHE: PERDUCA (RADICALI) GOVERNO E PARLAMENTARI VICINI A MILITARI  - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica

MILLEPROROGHE: PERDUCA (RADICALI) GOVERNO E PARLAMENTARI VICINI A MILITARI - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica

lunedì 6 febbraio 2012

Interrogazione su possibile coinvolgimento di esponenti della Guardia di Finanza nella vicenda P4

ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05138

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 504 del 19/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 19/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatarioGruppoData firma
DONADI MASSIMOITALIA DEI VALORI19/07/2011
Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 19/07/2011
Stato iter:
CONCLUSO il 20/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE20/07/2011
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
RISPOSTA GOVERNO20/07/2011
Resoconto CESARIO BRUNO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ECONOMIA E FINANZE
REPLICA20/07/2011
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:
DISCUSSIONE IL 20/07/2011
SVOLTO IL 20/07/2011
CONCLUSO IL 20/07/2011
Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-05138
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 19 luglio 2011, seduta n.504

BARBATO e DONADI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:


recenti notizie di stampa gettano una luce molto inquietante sul possibile coinvolgimento di esponenti della Guardia di finanza in alcune vicende oggetto di indagine da parte della magistratura;


in tale contesto suscitano notevole preoccupazione e perplessità le notizie relative a dichiarazioni che sarebbero state rese dal Ministro dell'economia ai magistrati napoletani che indagano sulla vicenda cosiddetta P4, relative al possibile coinvolgimento di ufficiali della Guardia di finanza in atti di rilievo penale, in alcuni casi ipoteticamente volti a gettare discredito sullo stesso Ministro dell'economia e delle finanze;

a tale riguardo il Ministro avrebbe lamentato la situazione di conflittualità in cui si troverebbero alcune figure di vertice della Guardia di finanza, l'eccessiva competizione tra loro, nella prospettiva della nomina a Comandante generale, ed il conseguente eccessivo attivismo relazionale di alcuni generali del Corpo in servizio a Roma, invitando addirittura il Comandante generale ad emanare direttive nei confronti dei predetti ufficiali, invitandoli a tenere una vita più sobria, e a disporre in caso contrario la loro consegna in caserma;


in tale occasione lo stesso Ministro avrebbe espresso le sue perplessità in merito alle modifiche intervenute sulla disciplina relativa alla nomina del Comandante generale del Corpo, in quanto, secondo il Ministro, l'introduzione della possibilità di nominare un Comandante generale proveniente dai ranghi del Corpo comporterebbe il rischio di favorire la nascita, all'interno del Corpo stesso, di «cordate», volte a favorire questo o quel candidato alla nomina;


si tratta, come è evidente, di preoccupazioni molto gravi, che rischiano di creare ombre assai pesanti su un importantissimo segmento dell'amministrazione finanziaria e dell'intera amministrazione pubblica italiana, e che testimoniano, ulteriormente, dello scollamento interno alla compagine governativa, la quale appare ormai dilaniata dalla politica in corso tra lo stesso Ministro dell'economia e delle finanze ed il Prendente del Consiglio, che sembra, secondo quanto emerso sulla stampa, coinvolgere in qualche modo la stessa Guardia di finanza, la quale risulterebbe divisa ai suoi vertici in due fazioni, una favorevole al Ministro Tremonti ed un'altra più vicina al Presidente del Consiglio;


la Guardia di finanza svolge un essenziale ruolo di tutela della legalità, nell'esercizio della sua funzione di polizia economico-tributaria, e dovrebbe costituire, pertanto, uno degli strumenti principali per contrastare i fenomeni dell'evasione fiscale e del riciclaggio dei capitali di provenienza illecita;


in tale prospettiva appare urgente fare piena luce sulle vicende riportate dalla stampa che interessano alcuni esponenti della Guardia di finanza, al fine di fugare anche il solo dubbio che essa possa essere utilizzata come strumento di competizione politica, nonché chiarire, senza infingimenti, quale sia la posizione unitaria del Governo nei confronti del Corpo, al fine di salvaguardarne l'autorevolezza e di assicurare che la sua operatività sia costantemente ed esclusivamente diretta alla tutela degli interessi erariali, nel pieno rispetto della normativa vigente -:


quali iniziative urgenti intenda assumere, nell'esercizio delle sue funzioni di vigilanza e di indirizzo sul Corpo della guardia di finanza, nonché di massimo vertice politico del Corpo stesso, per fare assoluta chiarezza circa i comportamenti dei suoi componenti, e quale sia la posizione del Governo rispetto all'eventualità di adottare iniziative normative volte ad assicurare l'assoluta imparzialità, trasparenza e legalità nell'azione istituzionale e nei comportamenti individuali di tutti gli appartenenti alla Guardia di finanza, anche con riferimento alla disciplina concernente le procedure di selezione ed avanzamento interne al Corpo.(5-05138)

domenica 5 febbraio 2012

Interrogazione parlamentare sui meccanismi di controllo e sanzioni nel Corpo della Guardia di Finanza

ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05480




Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16Seduta di annuncio: 530 del 06/10/2011



Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCOGruppo: ITALIA DEI VALORIData firma: 06/10/2011



Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
MESSINA IGNAZIO
ITALIA DEI VALORI
06/10/2011



Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari



Ministero destinatario:
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 06/10/2011



Stato iter: CONCLUSO il 25/10/2011



Partecipanti allo svolgimento/discussione



RISPOSTA GOVERNO
25/10/2011
Resoconto
GIORGETTI ALBERTO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO ECONOMIA E FINANZE

REPLICA
25/10/2011
Resoconto
BARBATO FRANCESCO
ITALIA DEI VALORI



Fasi iter:
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/10/2011DISCUSSIONE IL 25/10/2011SVOLTO IL 25/10/2011CONCLUSO IL 25/10/2011



Atto CameraInterrogazione a risposta in Commissione 5-05480 presentata da
FRANCESCO BARBATO giovedì 6 ottobre 2011, seduta n.530
BARBATO e MESSINA. -



Al Ministro dell'economia e delle finanze.- Per sapere - premesso che: nella seduta della Commissione Finanze del 10 novembre 2010 è stata svolta un'interrogazione a risposta immediata (5-03752), a firma del presentatore del presente atto di sindacato ispettivo, con la quale si chiedeva al Governo di fare luce su una vicenda che vedeva il coinvolgimento del maresciallo del Corpo della Guardia di finanza Lorenzo Esposito; in particolare la stampa aveva dato notizia del coinvolgimento del maresciallo Esposito, il quale è componente del consiglio comunale di Castellammare di Stabia, in un'inchiesta penale per truffa ai danni dello Stato che ha riguardato i componenti del predetto consiglio comunale; le accuse attenevano al fatto che il predetto sottufficiale, nella sua qualità di consigliere comunale, avrebbe, assieme agli altri consiglieri, percepito le indennità previste per lo svolgimento delle sedute del consiglio, senza aver partecipato alle stesse sedute; il nome del maresciallo Esposito è inoltre comparso in un'indagine relativa al clan camorristico dei D'Alessandro; il già citato maresciallo Esposito aveva altresì ricoperto, in passato, nelle file dell'allora gruppo di Alleanza nazionale, la carica di assessore presso il comune di Tufino (Napoli), il quale è stato sciolto per infiltrazioni mafiose: a tale riguardo occorre rilevare come l'assunzione della carica di assessore presso il citato comune di Tufino, a parere degli interroganti avesse, di fatto, consentito al medesimo Esposito di evitare l'assegnazione presso la propria sede di servizio naturale, in regione diversa dalla Campania; a quasi un anno dallo svolgimento della precedente interrogazione a risposta immediata non sembra che siano stati adottati, da parte del Corpo della Guardia di finanza, misure efficaci per fare piena luce in materia e per allontanare cautelativamente il predetto maresciallo Esposito dall'attuale sede di servizio, in ragione di elementari considerazioni di opportunità; sono invece emerse ulteriori notizie, che aggravano ulteriormente il già preoccupante quadro appena richiamato, secondo le quali, all'indomani dello svolgimento della richiamata interrogazione a risposta immediata in Commissione, si sarebbero verificati episodi di intimidazione nei confronti del quotidiano Metropolis, al fine di impedire che tale testata riportasse notizie in merito alla stessa interrogazione: tali intimidazioni hanno fatto in qualche modo da «apripista» delle vere e proprie minacce espresse nei confronti del medesimo quotidiano da parte di esponenti del clan camorristico di Castellammare, i quali si sono recati presso la redazione del quotidiano per impedire la pubblicazione di notizie concernenti un esponente pentito del clan stesso ed hanno successivamente impedito la vendita delle copie della testata minacciando gli edicolanti della città; appare sconvolgente che siano esponenti delle forze dell'ordine a dare esempi negativi di illegalità in un territorio che è già preda del sistema instaurato dalla criminalità organizzata; inoltre, risulta inquietante il fatto che, nell'ambito dell'operazione denominata «Golden goal», sia stata arrestata la signora Concetta Falcone, moglie di un altro appartenente alla Guardia di finanza, di stanza presso la compagnia di Castellammare di Stabia; le accuse formulate dalla direzione distrettuale antimafia riguardavano, in particolare, l'associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di capitali di provenienza illecita attraverso il sistema delle scommesse, all'esercizio abusivo di scommesse e di concorsi su pronostici che la legge riserva allo Stato o ad altri enti concessionari, nonché all'alterazione dell'esito di competizioni sportive organizzate dal CONI; appare evidentemente sconcertante che, in seno alla stessa famiglia, un coniuge svolga attività illecite mentre l'altro è chiamato a perseguire tali attività come esponente delle forze dell'ordine; in tale contesto è dunque evidente la necessità di disporre il trasferimento di quei componenti della Guardia di finanza per i quali sussistano fondati sospetti di contiguità con le organizzazioni criminose, al fine di evitare che la loro presenza sul territorio possa costituire una remora rispetto a tutti i cittadini onesti che intendano denunciare o opporsi all'azione dei gruppi criminali locali; il ripetersi di tali vicende, le quali fanno del resto seguito ad altri incresciosi episodi che hanno portato all'attenzione della cronaca i comportamenti di alti ufficiali della Guardia di finanza, ribadisce con ancora maggiore forza l'esigenza di assicurare la piena trasparenza e l'assoluta irreprensibilità nei comportamenti di tutti gli appartenenti al Corpo della Guardia di finanza, il quale svolge una funzione essenziale al servizio del Paese, soprattutto nell'azione di contrasto dei fenomeni di evasione ed elusione fiscale e nella sua funzione di polizia economica -: alla luce del ripetersi delle incresciose vicende che coinvolgono i predetti componenti del Corpo della Guardia di finanza, quali iniziative intenda assumere, nell'ambito dei suoi poteri di indirizzo sul Corpo e nell'esercizio del suo ruolo di vertice gerarchico dello stesso, al fine di assicurare la rigorosa applicazione dei meccanismi di monitoraggio, di controllo e di sanzione interni al Corpo medesimo, evitando che il comportamento di pochi soggetti possa nuocere gravemente all'onore ed all'autorevolezza del Corpo stesso e di tutti i suoi appartenenti. (5-05480)

sabato 4 febbraio 2012

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUI CRITERI DI SCELTA DEI VERTICI DEL CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA



ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05363

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 521 del 20/09/2011
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 20/09/2011

Elenco dei co-firmatari dell'atto

Nominativo co-firmatario

Gruppo

Data firma

MESSINA IGNAZIO

ITALIA DEI VALORI

20/09/2011

CAMBURSANO RENATO

ITALIA DEI VALORI

20/09/2011

ZAZZERA PIERFELICE

ITALIA DEI VALORI

20/09/2011

Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 20/09/2011
Stato iter:

CONCLUSO il 27/09/2011

Fasi iter:
RITIRATO IL 27/09/2011
CONCLUSO IL 27/09/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-05363

presentata da

FRANCESCO BARBATO
martedì 20 settembre 2011, seduta n.521


BARBATO, MESSINA, CAMBURSANO e ZAZZERA. -

Al Ministro dell'economia e delle finanze.

- Per sapere - premesso che:

la stampa quotidiana riporta la notizia che il signor Valter Lavitola, direttore de L'Avanti, ora latitante, avrebbe raccomandato al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi la nomina ai vertici della Guardia di finanza del generale Emilio Spaziante;

in particolare, i giornali riportano estratti di un'intercettazione di una telefonata con il Presidente del Consiglio del Lavitola, interpretandola come un tentativo di quest'ultimo di favorire la nomina del generale Spaziante a vice comandante della Guardia di finanza;

in realtà, la predetta intercettazione fa emergere, in modo ancora più grave, la precisa volontà del Lavitola di facilitare la nomina del generale Spaziante come successore del generale Nino Di Paolo nel ruolo di Comandante generale della Guardia di finanza;

emergerebbe, infatti, che, prima ancora del completamento dell'iter parlamentare dell'intervento legislativo col quale si è recentemente introdotta la possibilità di nominare il Comandante generale della Guardia di finanza tra gli appartenenti al corpo, e dopo qualche giorno dalla predetta telefonata tra Lavitola e il Presidente del Consiglio Berlusconi, il predetto Lavitola intrattenesse rapporti con il Presidente del Consiglio e con il Ministro dell'economia e delle finanze Tremonti per stabilire che il successore del generale Di Paolo avrebbe dovuto essere il generale Spaziante;

sempre secondo notizie riportate dagli organi di informazioni emergono rapporti molto stretti e continui tra il medesimo generale Spaziante e il deputato Marco Milanese, all'epoca consigliere politico del Ministro dell'economia e delle finanze, attraverso incontri che si sarebbero addirittura tenuti presso gli uffici della Guardia di finanza diretti dallo Spaziante, siti in Roma in via Sicilia, e sarebbero continuati anche dopo che il predetto deputato è stato raggiunto da provvedimento restrittivo;

ancora da notizie di stampa si apprende di incontri tra lo stesso generale e il dottor Borgogni, esponente di Finmeccanica, che si sarebbero svolti presso ristorante «Il ceppo» di Roma;

appare del tutto sconvolgente anche solo l'ipotesi che possa assurgere al ruolo di Comandante generale del Corpo della Guardia di finanza una persona raccomandata da un latitante, il quale, per di più, intrattenga rapporti col Capo del Governo e col Ministro dell'economia e delle finanze per ottenere tale obiettivo;

risulta altresì paradossale, sempre alla luce delle circostanze sopra riportate, la ventilata intenzione del Governo di ricollocare il generale Spaziante ai vertici dei servizi segreti -:

se e in che modo intenda fare assoluta chiarezza, dinanzi agli organi parlamentari, su tale inquietante vicenda, in particolare in merito al coinvolgimento diretto dello stesso Ministro dell'economia e delle finanze e del deputato Marco Milanese, nella sua qualità di consigliere politico del Ministro, e se intenda illustrare quali siano, al di là degli aspetti meramente formali, gli effettivi metodi e criteri di scelta dei vertici del Corpo della Guardia di finanza, al fine di ridare dignità ed autorevolezza ad un'istituzione, quella della Guardia di finanza, che svolge un molo indispensabile a presidio della legalità e per il contrasto all'evasione fiscale ed alla criminalità economica, nonché al fine di salvaguardare l'onorabilità degli appartenenti al Corpo. (5-05363)


giovedì 2 febbraio 2012

Ivrea, prendeva la pensione della madre morta: fermata una donna

Un'eporediese dal 2003 incassava indebitamente denaro: finora 120 mila euro. Dovrà rispondere di truffa ai danni dello Stato Una donna eporediese, figlia di un ex dipendente pubblico, è stata fermata dalla Guardia di Finanza di Ivrea con l'accusa di truffa ai danni dello Stato. Dal 2003 percepiva la pensione della madre, ormai deceduta. La frode ha inizio il giorno della morte della mamma, che percepiva la pensione di anzianità e quella di reversibilità del defunto marito. La figlia, avendo la disponibilità del conto in quanto cointestataria, continuava indebitamente a incassare i soldi. Si presentava con cadenza mensile, presso lo sportello dell'Istituto bancario per prelevare la somma erogata dall'Ente Previdenziale senza averne alcun titolo. Nel totale, in questi anni, ha incassato 118.628 euro. I militari, dopo una dettagliata attività di intelligence, qualche giorno fa hanno atteso che la donna si presentasse presso gli sportelli bancari e l'hanno colta in flagranza di reato. L'hanno fermata e le hanno anche sequestrato libretto e conto corrente. In una successiva perquisizione nella sua abitazione le fiamme gialle hanno rinvenuto una notevole documentazione bancaria e dell' INPDAP che ha confermato il reato di truffa. L'operazione, nata dalla "analisi di rischio" effettuata dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza, in collaborazione con l' INPDAP, ha interessato 45 province italiane. http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/440938/

mercoledì 1 febbraio 2012

Straordinari, serve trasparenza (solo in Polizia?!)

Straordinari, serve trasparenza

"Si è svolta nella giornata del 24 gennaio una riunione tra le organizzazioni sindacali ed una delegazione del Dipartimento della P.S., guidata dal prefetto Oscar Fioriolli, Direttore centrale per le Risorse Umane e dal direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali vice prefetto Castrese De Rosa, per l’individuazione dei criteri di ripartizione del monte ore dello straordinario.Le scriventi OO.SS. hanno ribadito alla delegazione del Dipartimento che su una voce così importante per l’attività della Polizia di Stato è necessario che ci sia massima trasparenza non solo per quanto riguarda le questure ma anche per le altre articolazioni della nostra Amministrazione, compreso il Dipartimento. Siulp, Sap, Ugl Polizia di Stato e Consap hanno infatti spiegato che una maggiore trasparenza nell’assegnazione del monte ore dello straordinario sarà utile a tutte le parti in causa per poter fare le corrette valutazioni nell’interesse comune. Le scriventi OO.SS. hanno comunque preso atto del progetto del dipartimento di rimodulare i criteri di assegnazione del monte ore del lavoro straordinario che saranno basati sulla valutazione di parametri come la carenza di organico, l’incidenza della criminalità organizzata e comune, le problematiche legate all’immigrazione ed all’ordine pubblico.La delegazione del Dipartimento ha preso atto delle richieste di Siulp, Sap, Ugl Polizia di Stato e Consap e si è impegnata a fornirci nel corso di un prossimo incontro i dati da noi richiesti."

Siulp, Sap, Ugl e Consap

Indagine conoscitiva sulla riforma fiscale: audizione del professor Tommaso Di Tanno