martedì 3 gennaio 2012

Sequestrati 500 chili di botti - Operazione della Finanza: tre titolari di negozi cinesi denunciati alla procura

Si chiamano Viper 11, Magnum Lv, Zeus, raudo Manna. Botti di fine anno che recenti norme legislative hanno inserito nella categoria dei materiali esplodenti pericolosi e che, proprio per questo, devono essere venduti solo nei negozi appositamente autorizzati e a persone maggiorenni. Non era così, però. E in Canavese, la guardia di Finanza ha sequestrato mezza tonnellata di fuochi artificiali e denunciato alla procura della Repubblica di Ivrea i titolari di tre esercizi commerciali cinesi. Il reato contestato è commercio abusivo di materie esplodenti. I controlli della Finanza sono stati diversi, in vari negozi del territorio e in tre esercizi commerciali a Ivrea, Montalto Dora e Caluso, sono stati sequestrati oltre diciassettemila petardi pronti per la vendita senza che gli esercenti fossero muniti della prescritta licenza di pubblica sicurezza. E non c’erano soltanto i Viper 11 e i fuochi d’artificio considerati pericolosi. I militari hanno infatti anche trovato anche dei Vulcano, Bengale, Pioggia, Fontana, Titanic e Tridente che, pur rientrando nelle categorie di prodotti esplodenti di libera vendita, sono stati trovati ammassati in quantitativi di gran lunga superiori a quelli consentiti dalla legge a tutela delle persone (attualmente 25 chilogrammi). E non è tutto. Secondo la Finanza, i negozi non avrebbero neppure rispettato la norma che prevede la vendita dei fuochi artificiali solo a cittadini maggiorenni. Maneggiare i botti di Capodanno è azione da fare con estrema cura. Ogni anno (purtroppo) si contano in Italia feriti e incidenti per una tradizione tanto radicata, quanto pericolosa. E, ogni anno, nonostante le norme per la detenzione e la vendita dei botti sia chiara, i controlli evidenziano sempre molte (troppe, purtroppo) situazioni irregolari.

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