MILLEPROROGHE, COMELLINI (PDM):DEPUTATI IDV
DIFENSORI DELLA CASTA, DI PIETRO RISPONDA AI MILITARI SU PROROGA COCER.
Roma 24 gennaio 2012
"Errare è umano ma perseverare è diabolico, ma in questo caso è da irresponsabili.” - Lo dichiara Luca Marco Comellini , Segretario del Partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm) – “Non solo non si sono accontentati di vedersi bocciati i loro emendamenti “porcata” in Commissione ma hanno avuto pure la faccia tosta di ripresentarli in Aula. Mi riferisco – precisa Comellini- ai deputati Favia (IDV), Marinello, Mantovano, Marsilio, Baccini, Ceroni, Pagano, Corsaro, Laffranco (PdL) che hanno presentato due identici emendamenti per prorogare il mandato dei Cocer fino al 31 dicembre 2012 privando oltre 350.000 militari del loro diritto di scegliersi liberamente chi li deve rappresentare. Comprendo il fatto – attacca Comellini – che i deputati del Pdl siano evidentemente ostaggio di alcuni delegati del Cocer dei carabinieri, dei loro protettori politici e dei generali, ma non riesco a comprendere l’atteggiamento dell’onorevole Di Pietro e dell’IDV che hanno sempre votato contro queste “porcate”. Mi domando – insiste il Segretario del Pdm - se questi emendamenti non abbiano qualcosa a che fare con la questione che solo alcune settimane fa ha coinvolto l’IDV e il consigliere comunale di Roma e delegato del Cocer carabinieri, Giuseppe la Fortuna, che aveva annunciato di voler passare con Di Pietro per poi rinunciarvi nel giro di poche ore quando è stato richiamato all’ordine dai suoi capoccioni. Se poi la decisione di presentare simili emendamenti è il frutto del mercimonio politico allora – sottolinea Comellini - stupisce il fatto che Di Pietro abbia deciso di tacere mentre un suo sconosciuto deputato insiste nel voler svendere la coerenza dell’IDV agli interessi di un manipolo di satrapi. Ovviamente mi auguro che Di Pietro dia una spiegazione alle migliaia di militari “incazzati” che in queste ore mi stanno e lo stanno contattando affinché si faccia prevalere la ragione del diritto e dei diritti sui miseri interessi di bottega di quelli che pietiscono la proroga. Di Pietro – conclude Comellini - dica chiaramente a quale gioco vuole giocare e se ha deciso di essere anche lui un protettore della “casta”.
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