"Sono 15 i deputati che hanno ceduto alle
richieste dei Cocer, una sorta di sindacato giallo delle Forze armate, e
che hanno presentato degli emendamenti per prorogare il mandato dei
Consigli della rappresentanza militare oltre la scadenza già in regime
di proroga del 30 aprile 2012”, dice Luca Marco Comellini, segretario
del partito dei militari (Pdm). E' la terza volta consecutiva che si
verifica un simile atto “di arroganza contro tutti i militari al solo
scopo di privarli del diritto di poter eleggere liberamente i propri
rappresentanti”, spiega ancora.
I 15 deputati con tre emendamenti uguali hanno dato ampia prova di non avere ben chiara la pericolosità che potrebbe derivare dal protrarsi di un o stato di assoluta mancanza di tutele democratiche nell’ambito militare, ne di cosa significhi il gesto che hanno compiuto a danno dei 350.000 cittadini in divisa ai quali ora devono spiegare le motivazioni - se ne esistono – della necessità di una ulteriore proroga di un organismo che è fortemente contestato dalla sua stessa base.
“Si informino gli onorevoli Ciccanti, Tassone, Occhiuto, Mantini, Calgaro, Lusetti, Favia, Paladini, Marinello, Mantovano, Marsilio, Baccini, Ceroni, Pagano e Corsaro sulla reale rappresentatività dell'organismo che vogliono prorogare fino al 31 dicembre 2012 e della considerazione di cui godono i delegati negli enti e nelle caserme di tutta Italia, e già che ci sono si leggano le numerose interrogazioni parlamentari che abbiamo presentato per denunciare i gravi comportamenti di alcuni delegati del Cocer che sono anche oggetto d’indagine da parte delle autorità giudiziarie”, rileva ancora Comellini.
I 15 deputati con tre emendamenti uguali hanno dato ampia prova di non avere ben chiara la pericolosità che potrebbe derivare dal protrarsi di un o stato di assoluta mancanza di tutele democratiche nell’ambito militare, ne di cosa significhi il gesto che hanno compiuto a danno dei 350.000 cittadini in divisa ai quali ora devono spiegare le motivazioni - se ne esistono – della necessità di una ulteriore proroga di un organismo che è fortemente contestato dalla sua stessa base.
“Si informino gli onorevoli Ciccanti, Tassone, Occhiuto, Mantini, Calgaro, Lusetti, Favia, Paladini, Marinello, Mantovano, Marsilio, Baccini, Ceroni, Pagano e Corsaro sulla reale rappresentatività dell'organismo che vogliono prorogare fino al 31 dicembre 2012 e della considerazione di cui godono i delegati negli enti e nelle caserme di tutta Italia, e già che ci sono si leggano le numerose interrogazioni parlamentari che abbiamo presentato per denunciare i gravi comportamenti di alcuni delegati del Cocer che sono anche oggetto d’indagine da parte delle autorità giudiziarie”, rileva ancora Comellini.
Al termine del sua requisitoria il segretario del Pdm auspica che "gli emendamenti siano ritirati dai loro presentatori e
che non vi siano altri che vogliano ledere i diritti di tutti i
militari o mettersi al servizio di un gruppo di "satrapi", sarebbe un
gravissimo errore per la democrazia." Comellini spera che i deputati
che con i loro emendamenti hanno chiesto di prorogare fino al 31
dicembre 2012 il mandato dei Cocer delle Forze armate, "abbiano avuto
delle valide ragioni per giungere a privare gli oltre 350.000 cittadini
in uniforme del diritto, e della democrazia, di poter eleggere
liberamente i prori rappresentanti. Comunque questi 15 deputati si sono -
conclude - resi complici di grave atto di arroganza di cui si
dovrebbero vergognare”.
18 gennaio 2012
Redazione Tiscali
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