martedì 30 giugno 2009

I DIRITTI FONDAMENTALI DEL SOLDATO NEL BACINO DEL MEDITERRANEO. DUE PASSI IN AVANTI, UN PASSO INDIETRO: ITALIA ANNO 2009

Un promettente disegno di legge sulla “rappresentanza militare” è stato ora presentato al Senato italiano da parte del Partito Democratico

Questo progetto di legge prevede diversi cambiamenti nella composizione dei COCER, COIR e Cobar, il sistema interno di rappresentanza per il personale militare in Italia

di Emmanuel Jacob, presidente EUROMIL*


Regolarmente osserviamo i paesi europei che non concedono il diritto di associazione per i loro soldati. Molto spesso questa va in coppia con una mancanza di partecipazione o di negoziazione deidiritti. Guardando la situazione italiana da un angolo positivo, Potremmo dire che questo non è completamente corretto. Non che i soldati italiani abbiano il diritto di formare o aderire ad associazioni militari indipendenti o sindacati. No, questo sicuramente non è il caso, ma in Italia, un sistema interno di 'rappresentanza' esiste, il quale è strutturato in un livello centrale, regionale e locale.

L’organismo a livello centrale è il COCER (Consiglio Centrale delle Rappresentanza militare), a livello regionale è chiamato COIR (Consiglio Intermedio de Rappresentanza) e, infine, il livello locale-caserma, che è il Cobar (Consiglio di Base di Rappresentanza). Il COCER ha uno status consultivo per tutte le questioni relative ai regolamenti di servizio e di lavoro delle forze armate e ha un ruolo consultivo in tutte le questioni col Capo di Stato Maggiore o l’Amministrazione della Difesa. Tuttavia, la mancanza di trasparenza e il modo antidemocratico della composizione rendono questi organismi suscettibile di critiche. Un altro punto di critica è che COCER, COIR e COBAR non lavorano in modo efficiente. Il fatto che tali organismi non sono indipendenti e restano sotto stretto controllo delle gerarchie delle forze armate, che purtroppo, non contribuiscono ad un miglioramento della situazione.

UN NUOVO PROGETTO DI LEGGE!

Nel dicembre 2007 EUROMIL aveva avuto diversi incontri politici in Italia sulla situazione dei soldati italiani e in particolare il diritto di associazione. A quel tempo, il senatore Marini del partito di centro-destra Forza Italia aveva presentato una proposta di legge al Parlamento che modificava l'attuale sistema di COCER, COIR e Cobar. Anche se queste proposte non sono state poi completamente approvato dalle Associazioni di militari italiani esistenti, avrebbe potuto favorire l'apertura per la discussione. Ma nella primavera del 2008 l’Italia è andata alle elezioni nazionali, i partiti di opposizione e hanno per la maggior parte cambiato posto sui banchi del Parlamento - e il progetto di legge è stato perso in questo processo.

Tuttavia, una volta che il treno è in movimento, è difficile da fermare: una nuova e promettente di legge sulla rappresentanza militare è già stato presentata nel Senato italiano da parte del Partito Democratico (PD). Questo progetto di legge prevede diversi cambiamenti nella composizione dei COCER, COIR e Cobar. La Senatrice Pinotti, uno dei principali fautori del progetto di legge, ha confrontato la situazione italiana con le norme giuridiche in Belgio, Francia e Germania, e intende rendere COCER, COIR e COBAR più efficienti. Sono stato invitato a unatavola rotonda il 5 maggio 2009 a Roma per condividere con il pubblico il valore aggiunto che le associazioni militari indipendenti mettono danno sia lla società democratica e che alle forze armate.

L'articolo 12 del progetto di legge è particolarmente positivo in quanto si propone di concedere a tutti i membri della forze armate italiane delle forze di polizia sotto comando militare il diritto di costituire e aderire associazioni. Questo proposta è una pietra miliare nella storia militare italiana. Anche se deve ancora essere migliorato, i nostri colleghi italiani ed EUROMIL concordano sul fatto che si tratta di un grande passo in avanti. Se questo disegno di legge fosse approvato da una maggioranza del Parlamento italiano non porterebbe subito ad una sostituzione completa degli organismi esistenti attraverso una negoziazione del sistema che includa il le associazioni militari di categoria, ma darebbe ai nostri amici italiani il tempo per costruire le loro associazioni e preparare un nuovo futuro sistema con il sostegno dei sindacati, in collaborazione con i delegati degli organismi esistenti, COCER, COIR e Cobar.

PASTRENGO

Ma la realtà è talvolta a due facce della medaglia. Lasciando Roma il martedì abbiamo pensato che alcune porte si sono finalmente aperte. Quattro giorni più tardi ci siamo confrontati di nuovo con la dura realtà. Sabato 9 maggio 2009 EUROMIL è stata invitata dalla Pastrengo, un'associazione di Carabinieri, a partecipare e dare una presentazione in occasione di una conferenza su 'rappresentanza dei militari, associazioni e sindacati '.

Pastrengo è un'associazione che ha funzionato per più di otto anni all'interno dei Carabinieri in Italia. Ancora, quando Pastrengo si è più interessata al sociale e alla situazione economica dei Carabinieri, il Ministero della Difesa ha vietato Pastrengo nel mese di agosto 2007. I dirigenti e membri di Pastrengo hanno quindi deciso di continuare al di fuori dei Carabinieri come associazione indipendente. Nel frattempo, la Forza Armata ha continuato a raccogliere i € 3 di quota di adesione dal pagamento mensile dei Carabinieri, ma si è apparentemente 'dimenticata' di trasmetterla a Pastrengo. Prima di un tribunale, il governo ha dichiarato che tale prezzo non può essere trasmesso a Pastrengo, poiché è associazione illegale. Tuttavia, il giudice ha stabilito che questo è un altro argomento su un altro livello e il governo ha ordinato di trasmettere l'importo di € 120.000.

Nel frattempo, la Pastrengo continua la sua lotta per uno sentenza prima davanti la Giustizia italiana ed è in attesa per la decisione finale della Corte Costituzionale. Se essi non riescono nella loro istanza, Pastrengo è determinata a presentare ricorso alla Corte europea dei diritti umani.

Apparentemente, la conferenza dle 9 maggio 2009 è stata intollerabile per la gerarchia militare e il Comando dei Carabinieri ha sollecitato il personale interessato a non partecipare a questo avvenimento. A dispetto di questi ostacoli, Pastrengo ha trovato un altro locale e ha organizzato con successo una conferenza con la partecipazione di da un esperto dell'OSCE Office per le istituzioni democratiche e i diritti umani. Durante le varie presentazioni e discorsi, i partecipanti hanno comparato il sistema di rappresentanze militare italiano rispetto quello americano ed europeo e analizzato a livello nazionale e internazionali le norme in materia dei diritti umani e libertà fondamentali. EUROMIL continuerà a seguire la situazione italiana e sostiene le associazioni italiane nella loro lotta.

*(EUROMIL è l'Associazione Europea dei sindacati dei militari)

1 commento:

Simone Sansoni ha detto...

Chiedo scusa per eventuali imprecisioni nella traduzione. L'articolo è tratta dal bollettino EUROMIL NEWS Issue 10 June 2009

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