venerdì 26 giugno 2009

CERIMONIA A CUNEO PER L'ANNIVERSARIO DELLA GDF


Nell'ultimo anno la Finanza di Cuneo ha effettuato 1273 ispezioni fiscali recuperando 191 milioni di redditi sottratti allo Stato, 38 gli evasori totali

SIGNIFICATIVE LE OPERAZIONI CONDOTTE TRA CUI QUELLA CHE HA SGOMINATO UN SODALIZIO DEDITO AL CONTRABBANDO INTERNAZIONALE DI SIGARETTE


La Guardia di Finanza ha celebrato a Cuneo il 235° anniversario della fondazione. Le origini del Corpo risalgono al 1774 quando a Mondovì fu costituita la “Legione Truppe Leggere”. Su cuneocronaca.tv tutte le immagini della cerimonia. Clicca per il video
La Guardia di Finanza è oggi una forza di polizia moderna, ad ordinamento militare, con competenza generale in materia economico finanziaria ed opera per la concreta affermazione del principio costituzionale secondo il quale ciascuno è tenuto a concorrere alle spese pubbliche in ragione della sua effettiva capacità contributiva, indispensabile per l’acquisizione delle risorse necessarie allo sviluppo armonico e solidale del Paese.

L’ambito di intervento operativo appena citato non esaurisce i compiti svolti dalla Guardia di Finanza, che sono molteplici e complessi, si pensi, infatti:

Ø alle funzioni di polizia giudiziaria, in forza delle quali il Corpo costituisce il naturale referente, a livello nazionale e locale, per tutte attività investigative di più complesse e connotate di elevato livello specialistico;

Ø alla lotta alla criminalità organizzata, al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, all’usura ed al riciclaggio;

Ø alla tutela del corretto funzionamento dei mercati per la difesa delle risorse di bilancio dello Stato, delle Regioni, degli enti locali e dell’Unione Europea;

Ø al contrasto dell’immigrazione clandestina ed al concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica nonché alle attività di soccorso in mare ed in montagna;

Il Comando Provinciale di Cuneo ha svolto in tutti i settori di intervento la sua azione, nel rispetto delle linee di indirizzo tracciate dall’Autorità di Governo.

Particolarmente rilevante è stato l’impiego delle risorse dedicate ai servizi di Polizia Tributaria, supportati da costante attività di intelligence, per l’individuazione dei soggetti da sottoporre a controllo tra quelli maggiormente esposti a rischio di evasione fiscale.

Nel periodo giugno 2008/maggio 2009 sono state eseguite 1.273 ispezioni fiscali.

Questi i risultati:

Ø recuperati redditi sottratti alla tassazione per 191 milioni di Euro, costi indebitamente detratti per oltre 63 milioni di Euro; scoperti 38 evasori totali (soggetti che, pur avendo operato sul mercato risultavano completamente sconosciuti al fisco, in quanto non avevano presentato alcuna dichiarazione) e 6 evasori paratotali (che hanno sottratto alla tassazione più del 50% della base imponibile prodotta);

Ø Sono state sottoposte ad ispezione 50 imprese, al fine di contrastare il fenomeno del lavoro “nero”; 19 di queste sono risultate non in regola con le norme del settore. Individuate 25 posizioni lavorative irregolari e 18 lavoratori in nero;

Ø constatate violazioni nel settore dell’imposta sul Valore Aggiunto per oltre 59 milioni di Euro;

Ø scoperte annotazioni e emissioni di fatture per operazioni inesistenti, che hanno portato alla denuncia di 149 persone per reati fiscali, delle quali 8 tratte in arresto;

Ø nel settore dell’emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali sono stati effettuati 5.048 controlli, con la contestazione di 1.996 infrazioni, sono state avanzate 96 proposte di chiusura di pubblici esercizi ed eseguiti 69 provvedimenti della specie.


Attenta e puntuale l’azione di servizio nel settore extratributario, in cui sono stati conseguiti ottimi risultati, in particolare:

Ø contrasto al contrabbando di sigarette; nell’ambito dell’operazione “WEB TOBACCO” il Nucleo di Polizia Tributaria di Cuneo ha neutralizzato un sodalizio criminoso dedito al contrabbando via internet d’ingenti quantitativi di TLE.

Le indagini hanno portato:
· a far luce su di un sistema di frode particolarmente complesso, nel cui contesto carichi di sigarette di note marche venivano acquistati presso depositi ubicati in Santo Domingo, Brasile, Filippine, Turchia e poi inviati via mare al porto di Rotterdam, di qui fatti proseguire per la Lettonia, ove le stecche venivano suddivise in relazione alle ordinazioni ricevute via internet, tramite siti web appositamente costituiti, e recapitate direttamente al domicilio dei clienti, tramite i servizi postali;
· all’arresto dei 3 principali responsabili dei traffici illeciti e all’emissione, nei confronti di una quarta persona, di un mandato di cattura internazionale;
· al sequestro dell’ingentissimo patrimonio accumulato dall’organizzazione, costituito da beni immobili di lusso, conti correnti, società, posizioni fiduciarie, autovetture e motocicli di valore nonché gioielli e orologi preziosi;
· all’oscuramento dei 2 siti internet elvetici, tramite i quali veniva operata la vendita delle sigarette;
· alla denuncia a piede libero di 1.117 acquirenti italiani responsabili del reato di contrabbando, a 19 dei quali è stata applicata la fattispecie aggravata del medesimo reato, per aver acquistato quantità di TLE superiori a 10 chilogrammi;

Ø tutela della legislazione in materia di lotto e lotterie istantanee; Nel corso di una verifica fiscale ad un bar militari della Brigata di Ceva avevano notato alcuni “Gratta e Vinci” sprovvisti del logo dei Monopoli di Stato, esposti per la vendita. I concorsi a premio illegali si presentavano con nomi ad effetto come “Colpo Gobbo”, “M’Ama Non M’Ama”, “La Cartomante”, “American Poker”, per persuadere gli avventori di bar, pub e centri commerciali a tentare la fortuna inconsapevoli di partecipare ad iniziative fraudolente sia per il mancato versamento delle imposte nelle casse dello Stato sia perché ciascun acquirente, illudendosi di poter ottenere premi in denaro, poteva aspirare solo a vincite in libri o in buoni per la consumazione di pasti.

A partire dai fornitori del commerciante individuato è stata ricostruita la filiera di distribuzione dei tagliandi irregolari e sono così emerse le notevoli dimensioni del fenomeno, che hanno portato all’attivazione di altri Reparti del Corpo in varie Regioni italiane;

Dal 2003 il mancato versamento nelle casse dello Stato addebitabile alle società coinvolte nella truffa ammonta ad oltre 13 milioni di euro.


Tirate le fila dell’inchiesta, si è arrivati a quantificare in 1.270.638 i tagliandi sequestrati in tutta Italia per un controvalore pari a 2.228.626 euro.


Denunciati dai Finanzieri in tutta la penisola: 3 amministratori di società promotrici delle attività illecite, 97 responsabili dei centri di distribuzione dei tagliandi, 63 titolari di esercizi commerciali per la vendita al pubblico. Le ipotesi di reato addebitate ai titolari delle società promotrici dei falsi concorsi sono l’esercizio abusivo di gioco riservato allo Stato e la truffa ai danni dello Stato in relazione a concorso vietato; la posizione dei responsabili dei centri di distribuzione dei tagliandi e dei titolari degli esercizi commerciali è tuttora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria;

Ø Contrasto al gioco d’azzardo; la Compagnia di Bra ha individuato un ampio locale, allestito all’interno di un circolo privato munito di telecamere esterne a circuito chiuso che, nelle ore notturne, veniva destinato a giochi d’azzardo, come il lucroso Texas Hold’em Poker o Poker Texano.
Gli operanti intervenuti con massima rapidità, per eludere la videosorveglianza, in un momento in cui il circolo era affollato di avventori, hanno identificato oltre 60 persone presenti, individuando in otto di queste gli organizzatori dell’attività illecita, che sono stati denunciati alla magistratura per concorso nell’esercizio di giochi d’azzardo, aggravato dalla rilevanza delle “puntate” e 48 giocatori, che sono stati denunciati per la partecipazione al gioco;

Ø stupefacenti, le numerose indagini sviluppate nel settore, hanno consentito di effettuare 50 interventi repressivi, molti dei quali con l’ausilio di unità cinofile, che hanno portato al sequestro di oltre 5 chilogrammi di sostanze stupefacenti di vario tipo ed alla segnalazione alle competenti autorità di 100 responsabili, dei quali 38 in stato di arresto;

Ø contraffazione di marchi e sicurezza dei consumatori, sono stati individuati e sottoposti a sequestro migliaia di articoli di diversa tipologia, tra i quali, capi di abbigliamento, orologi, giocattoli e materiale elettrico, privi del marchio che ne deve attestare la conformità ai requisiti tecnici necessari per poter essere posti in vendita nella comunità e, quindi, potenzialmente pericolosi per l’incolumità degli utilizzatori.

Per tali violazioni sono state denunciate a piede libero 31 persone ed irrogate sanzioni amministrative nei confronti di 14 responsabili;

Ø polizia ambientale, sono state scoperte diverse discariche abusive, sequestrati circa 30.000 metri quadrati di terreno e denunciati alle competenti Procure della Repubblica 8 responsabili di gravi e sistematiche attività di inquinamento. Sono stati sottoposti a sequestro rifiuti speciali, anche pericolosi.
La maggior parte delle aree in cui erano stati abbandonati o interrati i rifiuti sono già state bonificate interamente a spese dei responsabili;

Ø accise, verbalizzati 28 tra soggetti privati ed imprese e sottoposti a sequestro KG 9.718 di oli minerali per mancanza dei certificati attestanti la sicurezza e la conformità dei depositi alle norme di legge e per utilizzo di prodotti ad aliquota agevolata ad usi diversi da quello previsto;

Ø per la commissione di reati contro la Pubblica Amministrazione, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 7 persone, delle quali 4 tratte in arresto;

Ø immigrazione clandestina, sono stati individuati 12 extracomunitari privi del permesso di soggiorno, 1 dei quali tratti in arresto per inottemperanza a precedente decreto di espulsione. Sono stati denunciati alla Magistratura 5 imprenditori che occupavano alle loro dipendenze immigrati clandestini;

Inoltre nel contesto del dispositivo di presidio del territorio e di sicurezza stradale, sono state impiegate 2500 pattuglie, effettuati il controllo di 14.000 persone, 13.200 automezzi e la contestazione di oltre 1.520 infrazioni al codice della strada, con il ritiro di 53 patenti (delle quali 10 per sorpasso in condizioni pericolose, 17 per guida sotto l’influenza dell’alcool o di sostanze stupefacenti).

I militari della Stazione di soccorso alpino (S.A.G.F.) della Compagnia di Cuneo hanno operato decine di interventi in montagna, portando soccorso a persone infortunate sulle piste e ad alpinisti ed escursionisti in difficoltà. Unità del Soccorso Alpino hanno altresì partecipato alle operazioni di soccorso alle popolazioni dell’Abruzzo, gravemente colpite dal recente terremoto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Con tutti i problemi che ci sono, vedi terremonto, ed i soldi che mancano sempre sarebbe il caso di smetterla con questi inutili sprechi come le cerimonie militari in tutte le città. Al massimo si può farne solo una nazionale senza sprecare risorse in tutta Italia!!

Simone Sansoni ha detto...

A dire il vero il Comando Generale del Corpo aveva dato delle disposizioni per quanto riguarda le cerimonie a livello periferico: potevano svolgersi sia presso i Comandi Regionali che quelli Provinciale e, se non sbaglio, anche a livelli inferiori. Uniche limitazioni molto opportunamente previste da Roma era che non venisse impiegato personale proveniente da fuori sede, onde evitare gli oneri per la spese di missione, e che non vi fossero schieramenti in armi, in pratica solo con rappresentanze di personale. Mentre il primo limite sembra sia stato in gran parte rispettato, il secondo inspiegabilmene è passato in sordina: infatti sia a livello Regionale, ma anche presso qualche Provinciale, è stato utilizzato personale nei classici schieramenti in armi.

Indagine conoscitiva sulla riforma fiscale: audizione del professor Tommaso Di Tanno