
L’Inpdap chiede di restituire l’intero finanziamento: 6miliardi più interessi
Lettera del Co.Ce. R. e interventi dei parlamentari: le famiglie sul lastrico
«Tra pochi giorni 67 famiglie si ritroveranno senza casa e senza i risparmi di una vita intera. Sono servitori dello Stato: poliziotti, carabinieri, finanzieri».La lettera del primo maresciallo Pasquale Fico (nella foto), del Co.Ce.R. dell’Esercito, è arrivata ai ministro e al sottosegretario alla Difesa. Una copia è destinata al presidente del Consiglio e ai vertici dell’Inpdap. Racconta una storia che ha dell’incredibile. Purtroppo è vera. E’ la storia dei 67 ufficiali, marescialli, brigadieri, appuntati di Vercelli, Biella e Santhià che sul finire degli Anni 80hanno aderito alla Cooperativa Italia: era una cooperativa militare, il suo scopo era costruire alloggi per le forze armate, avvalendosi di un finanziamento pubblico. In realtà le società che progetterano e costruirono le case ( 30 a Vercelli, 13 a Santhià e 24 a Biella) lo fecero così male che le caldaie erano fuori mercato, le piastrelle rotte, nei bagni quasi non c’era ventilazione.
Per citare solo qualche pecca. Qualcuno fece lievitare i costi e intascò il denaro, chi doveva vigilare sulle procedure fu coinvolto in un giro di bustarelle e regalie. Ne è prova una sentenza che, pronunciata nel 2002 dal Tribunale di Vercelli, e arrivata alla Cassazione, parla di truffa, corruzione, malversazione ai danni dello Stato. Le condanne più pesanti sono arrivate per l’ex vice questore Domenico Privitera, presidente della Cooperativa, per gli imprenditori Antonio Lafragola e Paolo Moccia, amministratori delle società incaricate di costruire. L’ultima sentenza, per l’ex provveditore alle Opere pubbliche di Torino, Giorgio Amicucci, è del 2007: una prescrizione per la legge Cirielli. Gli stessi soci avevano scoperto che qualcosa non andava, dando nel ‘93 il via all’inchiesta. Fino ad allora avevano versato regolarmente le rate del mutuo agevolato concesso dallo Stato (per i soci di Vercelli un totale di 33 milioni). Il pagamento si interrompe quando marescialli, brigadieri e ufficiali non hanno più la certezza di dove vadano a finire i loro soldi. Sostengono invece tutte le spese per il processo ed anche quelle per rendere le loro case più «abitabili ». Durante il giudizio né l’Inpdap, l’istituto di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica, nè il ministero dei Lavori pubblici si sono costituiti parte civile. Qualche anno fa però l’Inpdap, con un atto ingiuntivo, chiede ai soci della cooperativa di rientrare dell’intero finanziamento: 6 miliardi e 300 milioni, più gli interessi. I soci e i loro avvocati cercano di ribattere facendo notare le responsabilità dei funzionari pubblici dell’epoca. Non accade nulla fino a quando, sempre l’Inpdap, chiede di pignorare le case e di metterle all’asta. Cosa che il Tribunale di Vercelli (lo stesso della prima sentenza di condanna) sta facendo: un notaio è stato incaricato di disporre l’asta degli alloggi di Vercelli e di primi 3 alloggi a Santhià.
Gli altri dieci seguiranno a ruota. A Biella, invece, i soci dovranno andare a trattativa privata con un commissario governativo. A Vercelli, con una perizia che stima gli alloggi delle vie Adenauer e Sumanin 124 mila euro, i proprietari di oggi possono concorrere all’asta ma non sono neppure certi di vincerla. Basta che si presenti un altro acquirente. E pensare che non hanno mai chiesto nulla di astronomico: chiedono che le case restino a loro, e di riscattarle secondo il valore della perizia di incidente probatorio, detratto il danno subìto e la somme già versate. E perchè poi i ministeri non si potrebbero rivalere sui loro funzionari condannati? Oltre alla lettera del Co. Ce.R., però forse qualcosa per i «fedeli servitori dello Stato» si sta muovendo. Il parlamentare Gianluca Buonanno ha promesso un intervento forte, ed è partita anche un’interrogazione in Regione firmata da Luca Pedrale.
Si impegna anche il sindacato di polizia Consap: aveva segnalato il problema nel 2005 al sottosegretario Vietti, ora si dichiara a disposizione di tutti i soci della vecchia coop.
ROBERTA MARTINI
LA STAMPA ED. VERCELLI - Venerdì 19/06/09
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