domenica 3 maggio 2009

RIFIUTARONO UN SERVIZIO, SANZIONE REVOCATA. IL “NO” A UN TURNO SENZA EMERGENZE


Questura di Cagliari: Annullato dal Capo della polizia il provvedimento disciplinare


Puniti dall'allora questore di Cagliari, Giacomo Deiana, con una “sanzione disciplinare” e redenti dal Capo della polizia che ha annullato il provvedimento. È successo a due agenti della squadra mobile, Marcello Pusceddu e Roberto Casu: multati, era l'accusa del questore, per essersi rifiutati di lavorare in un servizio anti-rapina. Il ricorso dei poliziotti è stato accolto per “eccesso di potere e per l'errata valutazione dei presupposti”. Agli agenti, che sono anche rappresentanti sindacali del Coisp, era stata chiesta la disponibilità di lavorare oltre l'orario di servizio. Un turno straordinario ma senza emergenza. Dunque facoltativo. I poliziotti, per precedenti impegni familiari, non avevano dato la loro disponibilità facendo scattare la reazione e la sanzione firmata dal questore.

IL RIFIUTO L'episodio risale all'anno scorso ed è stato raccontato nel notiziario del Coisp. Il 29 febbraio un funzionario della squadra mobile ha convocato una riunione: c'è da organizzare per la notte una serie di controlli in città dove nell'ultimo periodo si sono verificate diverse rapine. Quando ha chiesto la disponibilità degli agenti, i due rappresentanti sindacali gli hanno fatto notare che, non trattandosi di straordinario dovuto a un'emergenza, sarebbe stato possibile rifiutare. O meglio “non dare la disponibilità”. Così, per esigenze personali, una volta concluso il turno sono tornati a casa.

LA PUNIZIONE Sui due poliziotti si è abbattuta la furia dei vertici della questura. Prima, è la ricostruzione del sindacato del Coisp, sono stati accusati di “non aver voglia di lavorare” e minacciati: “informerò il dirigente del vostro comportamento”, è stato scritto nella relazione. Il caso è arrivato all'ufficio del questore Giacomo Deiana (nel frattempo andato in pensione e sostituito da Salvatore Mulas). È partita così la sanzione disciplinare per “gravi mancanze alla disciplina” e “mancanze lesive della dignità delle funzioni”. Aver messo prima del servizio, non per un'emergenza, i loro impegni personali è costato caro ai due agenti.

SCONTRO SINDACALE Il Coisp ha un'altra chiave di lettura del fatto: il sindacato aveva infatti contestato le parole pesanti del funzionario inviando una lettera al dipartimento di polizia. La sanzione, è l'interpretazione del Coisp, è stata una punizione per i rappresentanti sindacali Pusceddu e Casu, non perché agenti.

IL RICORSO Dopo la sanzione (richiamo e multa) gli agenti, appoggiati dal sindacato, hanno presentato un ricorso al Capo della polizia che lo ha accolto. Trattandosi di una decisione presa dai vertici della polizia la questura di Cagliari non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

L'UNIONE SARDA di lunedì 12/01/2009

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