domenica 29 giugno 2008

NONNI E BAMBINO SALVATI DAL ROGO

Una coppia e il loro nipote portati fuori dall’appartamento in fiamme da alcuni finanzieri e un barista

AVIGLIANA - Sei il coordinatore dei Vigili del fuoco volontari del locale distaccamento, ti chiamano per un incendio, e mentre con il mezzo ti dirigi sul luogo indicato, ti rendi conto che è l’abitazione dei tuoi suoceri. È successo a Paolo Giordano, mercoledì pomeriggio intorno alle 14,15. La chiamata d’emergenza arriva dalla Tenenza della Guardia di Finanza, in piazza del Popolo, e dal bar Piemonte, all’angolo con corso Laghi. Dall’altra parte della strada, al 259, esce fumo dalle finestre dell’abitazione al primo piano. Se ne è accorta una pattuglia delle Fiamme gialle che stava rientrando da un servizio. Attraversano la strada, suonano al citofono, non risponde nessuno. Si fanno aprire dai vicini, salgono la scala, bussano e suonano il campanello. Nessuna risposta. Allora decidono di sfondare la porta, e nel soggiorno vedono le fiamme ed un fumo denso. Chiamano, e rispondono A.G., 74 anni, ed il nipote L.G., 14. Non si erano accorti del fumo e dell’incendio, perché erano dall’altra parte dell’abitazione. Il marito dell’anziana, B.A., 81 anni, sta dormendo, e ha difficoltà di deambulazione. Alcuni finanzieri, insieme a Jimmy, il ragazzo del bar, se lo caricano in spalle, aiutano gli altri due a scendere e li mettono in salvo dall’altra parte della strada. «Noi, intendo i Vigili del fuoco, poi siamo arrivati in fretta, e per fortuna i danni ci sono, ma sono limitati. L’importante è che i miei suoceri ed il ragazzo stiano bene», racconta Giordano. Certo un’esperienza sgradevole dover soccorrere i propri cari, ma nei piccoli paesi può succedere. «Mi è già capitato altre volte, non lo auguro a nessuno. Comunque tutto è finito bene». Sono arrivate anche un’autopompa ed un’autoscala dei pompieri di Torino. Il resto dell’edificio non ha subito danni. Jimmy, del bar Piemonte, si schernisce: «Ma non ho fatto nulla di che. La mia collaboratrice ha visto il fumo, io ho solo chiamato il 115 e poi sono andato di là a vedere se potevo dare una mano. Non è il caso di ricamarci sopra…». Eppure, è proprio grazie alla curiosità e alla prontezza di spirito delle Fiamme Gialle e del barista che l’incendio non si è trasformato in tragedia. Pare che le fiamme siano scaturite da un corto circuito.


Elisa Bevilacqua


28/06/2008




2 commenti:

Anonimo ha detto...

La sana curiosità non fa mai male, anzi in questo caso è stata provvidenziale.
Complimenti a tutti!

lorenzo ha detto...

salve io sono il rgazzo dell'incendio ovvero L.G ora ho quasi 16 anni comunque non lo auguro a nessuno poichè è un esperienza veramente sgradevole.. neanke da augurare al tuo peggior nemico.. comunque la cosa piu importantee ke io e i mie nonni quest' oggi siamo ancoraqui ke possiamo raccontare questa cosa..l'intervento di tutti e statomolto utile... però bisogna anke dire ke in quest'articolo molte cose non sono vere xkè nessuno a sfondato la porta ma sono stato io stesso ad aprire.. salve a tutti..

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