lunedì 11 luglio 2011

VAL SUSA, ENCOMIO PER GLI AGENTI IMPEGNATI NEGLI SCONTRI


Lunedì 04 Luglio 2011 - “I poliziotti sono diventati la parte debole del Paese” lo afferma la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, che da ieri sta raccogliendo l’amarezza dei colleghi feriti in Val Susa, che con e-mail e telefonate chiedono al sindacato di farsi sentire, sostenendo l’assurdità di rimanere feriti o peggio mille euro al mese.
“Nell’esprimere piena solidarietà a chi è stato spedito in prima linea a prendere botte ed insulti in una calda domenica di luglio – sostiene la Consap – non ci si può non domandare se sia giusto che questo Governo, continui a chiedere, un prezzo tanto alto senza promuovere alcun incentivo in grado di motivare il personale, ma anzi continuando a tagliare indennità, dilazionando i contratti di lavoro, lesinando finanche sui mezzi per garantire il servizio”. Un piccolo segnale di vicinanza che sia concreto e non solo parolaio – afferma il Segretario Generale Nazionale della Consap Giorgio Innocenzi - potrebbe essere quello di riconoscere a tutti i colleghi che hanno operato in val Susa, l’encomio solenne.
Certo che la situazione è davvero sconfortante e non ci stupiremo se alla prossima chiamata in Val Susa, molti poliziotti dovessero marcare visita. Per fare la guerra occorrono stimoli importanti, forti ideali e grandi motivazioni e non si sembra che il Governo delle pensioni da
fame, dei contratti bloccati che difende con forza solo i suoi privilegi, stia infondendo nei tutori dell’ordine questa determinazione.
“Uno scenario non certo ideale – conclude il sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – anche in vista dell’autunno caldo sul fronte delle proteste che investirà il nostro Paese, quando l’esecutivo chiederà, scudo alla mano e manganello nell’altra, che i poliziotti si frappongano ad altri cittadini che come loro non ne possono più di fare sacrifici per una classe politica: inconcludente, insensibile e forse anche incapace”.

1 commento:

Simone Sansoni ha detto...
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