Blitz della Digos, 15 perquisizioni dopo la notte di guerriglia in Valsusa
La Digos ha computo nella notte una quindicina di perquisizioni a Torino, in Valsusa e nel Canavese. Al centro dell’indagine alcuni elementi dell’area anarchica, autonoma e anche del movimento No Tav. Uno dei perquisiti è stato accompagnato in Questura per chiarire alcuni aspetti collegati all’atto giudiziario. L’operazione, coordinata dal vice dirigente della Digos Cecilia Tartone, è avvenuta due ore dopo la fine degli scontri al cantiere di Chiomonte tra circa duecento incappucciati e le forze dell’ordine.
Gli estremisti hanno lanciato contro polizia e carabinieri biglie di piombo con le fionde, bulloni, pietre. Il bilancio è di sei i feriti, uno in condizioni serie per una lesione ad una gamba: si tratta di tre poliziotti, due carabinieri e un finanziere. Due i fronti da cui sono stati sferrati gli attacchi: l'area archeologica, che già nei giorni scorsi ha riportato gravi danni, e la zona sottostante il viadotto autostradale Clarea. La situazione è tornata tranquilla attorno alle 3,30, ma l’autostrada A32 è stata chiusa per 5 ore.
La Questura riferisce di «attacchi protratti nel tempo con veemenza». I manifestanti hanno tentato di attaccare un cavo metallico alla rete nel tentativo di sradicarla, ma la fune è stata recisa dalle forze dell'ordine. Nel corso della notte i manifestanti hanno appiccato, inoltre, roghi nella zona boschiva antistante il Museo archeologico, prontamente spenti. Per tutta la durata dei disordini sulla strada dell'Avanà, nella zona della centrale elettrica di Chiomonte, un centinaio di abitanti della Val Susa, contrari all'infrastruttura ferroviaria, hanno dato vita a un presidio di protesta.
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/413606/
1 commento:
solidarietà e auguri al basco verde ferito
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