martedì 9 marzo 2010

LA SPECIFICITA’ CONTIENE SOLO CHIACCHERE: BISOGNA SPUTTANARE CHI CI PRENDE IN GIRO


Il 3 marzo 2010 il Senato della Repubblica ha approvato definitivamente il disegno di legge 1167-B in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l’impiego, di incentivi all’occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
L’articolo 19 (Specificità delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco) recita quanto segue:
1. Ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e dei contenuti del rapporto di impiego e della tutela economica, pensionistica e previdenziale, è riconosciuta la specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché dello stato giuridico del personale ad essi appartenente, in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell’ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti.
2. La disciplina attuativa dei princıpi e degli indirizzi di cui al comma 1 è definita con successivi provvedimenti legislativi, con i quali si provvede altresì a stanziare le occorrenti risorse finanziarie.

Ebbene, coloro che, il ministro Brunetta e l’on. Gasparri, più di chiunque altro, nei fatti, se ne sono sempre strainfischiati delle nostre problematiche, delle nostre esigenze e delle nostre legittime pretese economiche, hanno immediatamente convocato una conferenza stampa a Palazzo Madama, cercando di spacciare il riconoscimento normativo della specificità del nostro lavoro come il risultato che i poliziotti attendevano da anni, risultato che adesso – grazie a loro – avrebbero finalmente ottenuto.
Con il termine specificità i predetti, il Governo, ma più di tutti il ministro Brunetta, ci si sono subito riempiti la bocca … ma noi poliziotti non potremo portare a casa un solo centesimo in più!!
Questa è la verità!!
La questione del riconoscimento della specificità, poi, è stata l’opportunità per il ministro “fantuttone” di ritornare a parlare del nostro contratto di lavoro scaduto il 31.12.2007.
E Brunetta non si è smentito, continuando a mistificare la realtà, parlando di un “incremento retributivo nel biennio economico 2008-2009 (che) varierà da un massimo di 130-135 euro mensili lordi a incrementi comunque non inferiori a 70-75 euro mensili lordi”. Un incremento retributivo che però è assolutamente lontano dalla realtà.
Le centinaia di euro medie di aumento dichiarati da Brunetta sono, conti in mano, 30 euro netti al mese per un Agente e 40 euro per un Vice Questore Aggiunto.
Per le indennità tutte (notturni, festivi, ordine pubblico, servizi esterni, missione, impiego operativo, etc.) sono disponibili appena 7 euro mensili ed a decorrere dal 2010.
La norma sul riconoscimento della specificità del nostro lavoro non contiene oggi null’altro che
chiacchiere.
Proporre ai Poliziotti un Contratto che prevede appena un euro al giorno di aumento è assolutamente meschino. Per quanto ci riguarda dovranno imporcelo, perché noi di certo non vi apporremo la nostra firma!
Se il ministro che ha dimostrato finora di saper curare molto bene solo i suoi affari, vuole davvero che i poliziotti sottoscrivano un contratto come quello che continua a proporre da mesi, deve prima quantificare economicamente la specificità che oggi ci è stata riconosciuta soltanto sulla carta, facendo decretare con un provvedimento d’urgenza che tale specificità equivale almeno a 2 punti in più del tasso di inflazione sulla base del quale vengono quantificati gli aumenti stipendiali del pubblico impiego.
Due punti in più sono troppi? Beh, allora Brunetta & compari si tengano questo misero euro al giorno di aumento che vorrebbero rifilarci, ne facciano un uso terapeutico, e si ripresentino quando hanno intenzione di dare corso ai “provvedimenti legislativi, con i quali si provvede altresì a stanziare le occorrenti risorse finanziarie” menzionati dal comma 2 dell’articolo sulla specificità.
Fino a quel momento noi ci adopereremo per sputtanare ovunque, anche durante le imminenti elezioni regionali, la loro chiara volontà di prendere in giro i poliziotti.

La Segreteria Nazionale del Co.I.S.P.

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