giovedì 30 ottobre 2008

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUL RECUPERO DELLE SOMME DEGLI STRAORDINARI


Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-00369
presentata da
ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI giovedì 25 settembre 2008, seduta n.055

Al Ministro dell'economia e delle finanze.

- Per sapere - premesso che:

diversi finanzieri hanno ricevuto dai Reparti tecnici logistici amministrativi della Guardia di finanza comunicazione di un procedimento amministrativo che prevede il recupero di somme corrisposte a titolo di compenso del lavoro straordinario per il periodo relativo agli anni 1996-2000;

nel 2003 diversi Tribunali amministrativi regionali avevano invece riconosciuto loro tali somme come pagamento di straordinari effettuati;

nel 2005 il Ministero dell'economia si è appellato al Consiglio di Stato, che con tre sentenze ha accolto il ricorso e ha rovesciato la decisione dei Tar; l'ultima sentenza del Consiglio di Stato ha deciso infine che per gli straordinari sopradetti i finanzieri non hanno diritto ai compensi ricevuti, che dovrebbero quindi restituire, ma hanno diritto a commutare le ore di straordinario non pagato in riposi compensativi;

le prestazioni di servizio oltre il normale orario di lavoro non vengono certo rese «spontaneamente» dal singolo dipendente in una istituzione organizzata gerarchicamente bensì sulla base di ordini ricevuti -:

se la situazione venuta a determinarsi abbia coinvolto personale della Guardia di finanza impiegato in settori limitati e specifici, ed in tal caso di quali uffici si tratti, o, invece, la generalità degli appartenenti al Corpo;

se non siano riscontrabili nella situazione venutasi a determinare responsabilità riconducibili ad un'opinabile applicazione dei criteri di impiego del personale o ad individuati settori nella catena di comando;

per quale ragione non sono state in tempo utile intraprese iniziative per programmare nel tempo i riposi compensativi;

come infine si intenda assicurare al personale, cui sono state ordinate prestazioni oltre il normale orario di lavoro, le compensazioni consentite dalla normativa in vigore.(5-00369)

domenica 26 ottobre 2008

GLI STIPENDI DEI FINANZIERI IN MALATTIA NON VERRANNO DECURTATI, MA SOLO DAL PRIMO GENNAIO DEL PROSSIMO ANNO


APPROVATO ALLA CAMERA L’EMENDAMENTO CHE MODIFICA L’ART.71 DEL DL 112


Il 25 giugno 2008 entra in vigore il d.l. 112. Tra gli 85 articoli che lo compongono l’attenzione di molti dipendenti pubblici si focalizza sull’art. 71 “Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni” che introduce un serie di misure per contrastare l’alto tasso di assenteismo nella pubblica amministrazione. Tra queste, l’ampliamento della fascia oraria di reperibilità e la decurtazione della retribuzione accessoria o comunque non fondamentale nei primi 10 giorni di assenza per malattia. Rimangono escluse le assenze dovute a ricoveri ospedalieri, terapie salvavita e quelle derivate da causa di servizio.
Si apre poi un acceso dibattito tra gli appartenenti ai comparti sicurezza e difesa circa l’applicazione o meno dell’art. 71 ai lavoratori in divisa, con qualche fiduciosa ed immotivata interpretazione, non supportate da alcuna previsione normativa, che invoca l’esclusione del comparto dall’ambito di applicazione del decreto.
Molti osservatori, tra cui chi scrive (vgs. articoli pubblicati sul sito internet di Ficiesse in data 6 luglio e 17 settembre 2008), si rendono ben presto conto che il decreto è a tutti gli effetti applicabile anche al personale del comparto sicurezza e difesa. Iniziano perciò le prime rumorose proteste da parte delle Organizzazioni sindacali di polizia e delle rappresentanze militari.
La novità più indigesta è la decurtazione delle indennità per i primi 10 giorni di malattia; tale previsione, infatti, comporta tagli molto più importanti per lavoratori in divisa rispetto al resto dei dipendenti pubblici. Una decurtazione di circa il 30 - 40% del trattamento economico dovuta alla notevole incidenza delle indennità che caratterizzano lo stesso trattamento (indennità pensionabile di polizia e/o militare e assegno funzionale).
In tale clima si giunge alla conversione del d.l. 112, che avviene con la legge 6 agosto 2008, n. 133. In tale sede, viene apportata una modifica all’art. 71 con l’introduzione del comma 1-bis: “Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano al comparto sicurezza e difesa per le malattie conseguenti a lesioni riportate in attività operative ed addestrative.”
Desideroso di dare un gradito riconoscimento al comparto, il Governo sgombra invece solo il campo da ogni equivoco circa l’applicazione della norma al personale del comparto sicurezza e difesa, inserendo un comma che nei fatti:
- lascia invariata la decurtazione economica relativa alle assenze per malattia;
- sancisce una generica esclusione delle malattie derivate da causa di servizio che in realtà era già prevista per tutti i dipendenti pubblici dal primo comma dell’art.71.
Aumenta lo sconcerto e la protesta tra i lavoratori in divisa (molti dei quali elettori dell’attuale maggioranza), tanto che da molti ambienti governativi e parlamentari si moltiplicano gli appelli, affinché il comparto venga escluso dall’art. 71 e da tutto il decreto 112: si invoca in particolare la cosiddetta “specificità del comparto”.
L’incertezza sulla portata e sulle prospettive della legge è tale che anche il Comando Generale della Guardia di Finanza dirama un messaggio nel quale afferma che al momento non si procede ad alcuna decurtazione salvo futuri conguagli!
Come annunciato dai ministri Brunetta, Maroni e La Russa, il governo presenta due emendamenti al disegno di legge 1441-quater:
- il 39 septies, finalizzato a modificare l’art. 71 del d.l. 112/2008 con “esclusione” del comparto sicurezza e difesa dall’ambito relativo ambito di applicazione;
- il 39 bis, finalizzato al riconoscimento della specificità del comparto sicurezza e difesa risotto al resto del pubblico impiego che significherebbe l’esclusione dall’intero decreto 112.
Gli emendamenti vengono approvati in Commissione Lavoro ed approdano alla Camera con il parere contrario del ministero dell’Economia.
L’art. 39-septies viene approvato, ma a leggerlo bene si comprende come esso non salva le assenze registrate dal 25.06.2008 al 31.12.2008 e, soprattutto, non si tratta di un’esclusione del comparto sicurezza e difesa dall’applicazione dell’art.71 ma di una norma che offre un interpretazione autentica sulla qualità di retribuzione fondamentale dell’indennità di polizia e/o militare e dell’assegno funzionale (come tra l’altro da noi in qualche modo anticipato nella scheda tecnica pubblicata il 16 settembre 2008):
Art.39-septies.
(Modifiche all'articolo 71 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, nella legge 6 agosto 2008, n. 133). 1. All'articolo 71, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, nella legge 6 agosto 2008, n. 133, sono apportate le seguenti modifiche:
a) il comma 1-bis è sostituito dal seguente:
«1-bis. A decorrere dal 1o gennaio 2009, limitatamente alle assenze per malattia di cui al comma 1 del personale del comparto sicurezza e difesa nonché del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco gli emolumenti di carattere continuativo correlati alla specifica di status e d'impiego di tale personale sono equiparati al trattamento economico fondamentale»;
b) il comma 5 è abrogato.
2. … omissis …
Alla Camera non passa invece un emendamento presentato dall’on. Paladini (IDV), approvato invece in Commissione, che avrebbe retrodatato l’efficacia dell’art.39-septies al 25 giugno 2008, salvando le assenze per malattia registrate dal 25 giugno al 31 dicembre 2008 che rimangono così escluse dalla norma di salvaguardia prevista dal nuovo comma 1 bis, aldilà delle rassicurazioni di sorta dell’on. Ascierto, non suffragate però da alcun dato normativo, offerte alla Camera nella discussione relativa all’emendamento 39-septies: “Praticamente ad oggi e al 31 dicembre di quest'anno non ci sarà alcun carabiniere, poliziotto, finanziere o comunque appartenente alle forze dell'Ordine o alle Forze armate cui verrà decurtata la retribuzione giornaliera a causa di assenza per le malattie sostenute.”.

SIMONE SANSONI

Presidente del Direttivo Sezione Ficiesse di Torino


GIANLUCA TACCALOZZI

Segretario Sezione Ficiesse di Roma


venerdì 24 ottobre 2008

Operazione “Web tabacco” del Nucleo PT Cuneo


Cuneo - Nei giorni scorsi il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cuneo ha portato a compimento indagini da tempo in corso nei confronti di un sodalizio criminoso dedito al contrabbando via internet di tabacchi lavorati esteri.

L’attività investigativa è stata avviata nel giugno del 2006, quando gli uomini della Sezione Mobile del Nucleo, nel corso del monitoraggio delle vendite di prodotti via internet, hanno individuato alcuni FORUM tematici nei quali alcune persone si scambiavano commenti entusiastici circa la possibilità di acquistare, tramite siti WEB non indicati precisamente nelle loro conversazioni, sigarette delle marche più conosciute (Marlboro, Merit, Philiphs Morris, West), a prezzi notevolmente inferiori rispetto a quelli di mercato, che potevano giungere anche al 50% in meno rispetto al costo di acquisto presso i tabaccai.

Informata la Procura della repubblica di Alba, competente in relazione alla residenza dei primi acquirenti identificati, sono state avviate sofisticate indagini tecniche che hanno portato all’individuazione di due siti internet ubicati in territorio elvetico e appartenenti ad una società svizzera, utilizzati per acquisire le ordinazioni dei fumatori nonché alla localizzazione in Milano del titolare di un indirizzo mail utilizzato per il servizio di customer care.

A tal punto, stante la natura internazionale del reato ipotizzato, la direzione delle indagini è stata assunta dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Milano (Dr.ssa Margherita Bianca Taddei e Dott. Antonio Sangermano), che ha subito disposto l’utilizzo di particolari sistemi tecnici di intercettazione telematica, mediante i quali è stato identificato un server situato a Houston – Texas, protetto da una complessa struttura informatica creata ad hoc, al quale i siti svizzeri inoltravano le richieste di forniture e i dati relativi alle carte di credito dei clienti.

I militari del Tenente Colonnello Enzo Mallone quindi, utilizzando un nominativo di copertura e previa autorizzazione della magistratura milanese, hanno effettuato l’acquisto di alcune stecche di sigarette e seguito poi, con le moderne tecnologie informatiche a disposizione il flusso delle comunicazioni, riuscendo in tal modo a: penetrare nel server americano, accedendo così al cuore del sistema di comunicazione dell’organizzazione; identificare migliaia di compratori di tabacchi; ricostruire l’itinerario percorso dai carichi di sigarette per giungere a destinazione accertando che i pagamenti venivano accreditati mediante una società di intermediazione finanziaria Cipriota, su conti correnti accesi in paradisi fiscali (Baharein, Panama, Hong Kong), riconducibili alla società svizzera proprietaria dei due siti commerciali on line; estrapolare i dati relativi al commercio illegale che, solo per quanto concerne l’Italia, nel periodo 2006-2007 ammonta a circa 10 tonnellate di T.L.E., per un controvalore pari a oltre 3.500.000 euro.

Le intercettazioni parallelamente effettuate a carico del customer care di Milano hanno consentito di identificare uno ad uno i componenti dell’organizzazione criminosa che gestiva il lucroso traffico illecito e di comprendere con esattezza il ruolo da ciascuno svolto.

Il capo dell’organizzazione era C.V, 58 anni con cittadinanza italiana ed elvetica, residente in Brasile ma domiciliato in Svizzera, con precedenti penali per evasione fiscale e truffa.

Costui, avvalendosi di una complessa rete di collegamenti internazionali con esponenti di banche estere per gli aspetti afferenti alla gestione dei flussi finanziari e con i titolari di depositi autorizzati dalla PHILIP MORRIS S.A, ubicati in Santo Domingo, Brasile, Filippine, Turchia e Lettonia, aveva ideato e realizzato un sistema fraudolento mediante il quale i carichi di T.L.E. di contrabbando, acquistati presso i suddetti depositi, venivano trasportati via mare in container, presso il porto olandese di Rotterdam e da qui inviati in Svizzera, ove le merci, trasbordate su camion, proseguivano alla volta di un magazzino di stoccaggio utilizzato da una società di Riga, in Lettonia.

Presso tale società, gestita da C. A. 34 anni, cittadino italiano figlio di C.V., e Y. F. olandese di 37 anni, esperto di e-commerce e di sistemi informatici, le stecche di sigarette venivano suddivise in base alle ordinazioni ricevute dalla clientela europea e statunitense ed inviate agli acquirenti, mediante i servizi postali.

Un ruolo di primo piano nell’organizzazione veniva svolto anche da B.M.L. di 48 anni, cittadina italiana residente in Inghilterra e domiciliata in Svizzera, ex moglie di C.V. e amministratrice unica della società proprietaria dei 2 siti internet commerciali di cui si è detto, la quale, in base alle direttive che le venivano di volta in volta impartite da C.V., aveva il compito di investire i proventi derivanti dal traffico illecito di T.L.E. acquistando ed intestando alla sua stessa società lussuosi immobili e beni di elevato valore, quali autovetture Ferrari e Porsche, orologi di note marche, pietre preziose e gioielli nonché quote societarie.

Una volta delineati compiutamente i traffici illeciti oggetto d’indagine, gli interventi repressivi sono scattati, d’intesa con la Magistratura inquirente, non appena C.V. ha messo piede in Italia; in tale contesto, in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Milano, Dott. Andrea GHINETTI, sono stati tratti in arresto il predetto C.V,, la sua ex moglie e il figlio, per concorso di persone nel reato di contrabbando continuato e aggravato, mentre nei confronti di Y.F., che si trova attualmente nelle Antille Olandesi, è stato spiccato un mandato di cattura internazionale.

Nel corso delle operazioni sono stati anche: sequestrati i proventi dell’attività criminosa, come detto costituiti da immobili di lusso, situati in Milano e Varazze (SV), conti correnti bancari, somme in contanti, autovetture di grossa cilindrata, quote societarie, orologi e preziosi, per un valore complessivo di svariate decine di milioni di euro; oscurati, su ordine della Magistratura milanese, i 2 siti internet elvetici dai quali l’indagine ha preso avvio; denunciati a piede libero complessivamente 1117 acquirenti italiani delle sigarette per contrabbando continuato; a 19 di questi è stata inoltre applicata la fattispecie aggravata del medesimo reato, per aver acquistato quantità di T.L.E. superiori ai 10 chilogrammi.


http://www.yesmoke.eu/blog/?p=1374

LA SVIZZERA ENTRA IN SCHENGEN: VIA LA POLIZIA DAI VALICHI, RESTA LA GUARDIA DI FINANZA



il Giornale del Piemonte - Mercoledì 22 ottobre 2008

SICUREZZA, LE FRONTIERE APERTE NON PREOCCUPANO DOMODOSSOLA

Domodossola - L’imminente adesione della Svizzera al trattato di Schengen renderà libera la circolazione delle persone da e verso lo stato elvetico. Un opportunità per imprese e commercio che secondo alcuni comporterebbe un certo rischio in termini di sicurezza. Anche di questo si è discusso durante la recente riunione del comitato per l’ordine pubblico presso il Comune a Domodossola, una delle città più interessate dalla nuova disposizione europea.
Il capoluogo ossolano ha ricevuto la visita del sottosegretario all’Interno, Michelino Davico, per la prima volta nel Vco.
Il senatore braidese del Pdl ha incontrato il primo cittadino, Michele Marinello, per approfondire la conoscenza della zona ma an che per prendere visione delle problematiche del territorio in termini di sicurezza. «Mi sono fatto l’idea di una comunità di un territorio vero, sereno, con una notevole qualità della vita e dove ci sono problematiche legate non alla grande criminalità. Inoltre non risultano infiltrazioni mafiose, nonostante non manchino i reati contro il patrimonio dovuto alla microcriminalità e a fenomeni di teppismo». Sulle possibili problematiche che potranno scaturire dall’apertura della frontiera il senatore della Granda ha spiegato che bisogna costruire insieme una sicurezza diffusa, garantendo gai cittadini una presenza forte delle istituzioni.
«Dopo aver incontrato sindaci e Forze dell’Ordine - conferma Davico – ho percepito una comune convinzione che la sicurezza la si costruisce insieme».Tornando alla questione legata all’apertura delle frontiere, le merci provenienti o dirette verso la Svizzera, a differenza delle persone, continueranno ad essere soggette a controlli dall’attività doganale della Guardia di Finanza. «Credo che l’incontro con il sottosegretario - racconta Marinello - sia stato un momento per fare la fotografia di una realtà spesso ai margini delle cronache. Una giornata utile alla sua azione di governo e alla possibilità da parte delle Forze dell’Ordine, del prefetto e degli enti locali di confrontarsi su alcune tematiche importanti e di avere notizie fresche anche su quello che sta succedendo a Roma». [PNT]

mercoledì 22 ottobre 2008

GARA PODISTICA INTERFORZE A TORINO

Sabato 8 novembre 2008, si svolgerà nel parco della Mandria, la 12^ edizione della gara sportiva non competitiva organizzata dalla Polizia di Stato.
Nell’occasione verrà presentato il nascente Gruppo Sportivo Interforze.


domenica 19 ottobre 2008

La Guardia di Finanza bussa al portone della Juventus


La Guardia di Finanza ha visitato la sede della Juventus. Nella relazione sulla gestione dell'ultimo bilancio chiuso al 30 giugno 2008 si narra che il 3 luglio scorso le Fiamme gialle hanno bussato al portone di corso Galileo Ferraris 32 a Torino. Il documento evidenzia che «ha avuto luogo l'accesso» presso la sede sociale «al fine di eseguire una verifica sostanziale a carattere generale, ai sensi e per gli effetti degli art. 32 e 33 del Dpr n.600/73, art. 51 e 52 del Dpr n.633/1972 e dell'art.35 della legge n.4/1929». Le leggi richiamate dalla squadra bianconera riguardano i poteri della Gdf sul controllo delle dichiarazioni dei redditi e su quella dell'Iva: la verifica, stando sempre alla relazione sulla gestione, riguarda «l'arco temporale decorrente dal 1° luglio 2005 alla data dell'accesso per le imposte dirette e dal 1° gennaio 2006 alla data di accesso per l'Iva e le altre imposte indirette». Quindi i militari effettueranno la loro attività per il primo caso sugli ultimi tre anni, mentre nel secondo su due anni e mezzo. Bisognerà attendere l'esito della "visita" per conoscere l'esistenza di eventuali irregolarità fiscali: in quest'ultima ipotesi la società di Casa Agnelli potrà inoltrare ricorso alla Commissione tributaria.
E a proposito di contenziosi, la Juve ne ha uno con l'Agenzie delle entrate di Torino per i crediti Iva sui proventi della Champions League. L'organismo del ministero dell'Economia aveva attestato nel maggio 2004 il rimborso per l'imposta «relativa alle competizioni Uefa – si legge sempre nella relazione sulla gestione – delle stagioni sportive 2000/2001 e 2001/2002 per euro 5,4 milioni complessivi». In seguito a questa attestazione «la società aveva provveduto ad iscrivere il corrispondente credito – spiega il documento del bilancio juventino – con contropartita a proventi straordinari. Nel mese di giugno 2004 venne incassata parte del credito per un importo di euro 1,2 milioni». La Juventus spiega che la parte restante della somma riconosciuta fu ceduta pro soluto ad una società di factoring nel dicembre 2004. In seguito, l'Agenzia delle entrate aveva rimborsato 2,8 milioni dei 5,4 complessivi dovuti, tramite più rate. Ma nello scorso luglio l'organismo fiscale compiva un improvviso dietrofront e «ha comunicato a Juventus e alla società di factoring – prosegue la relazione – il proprio diniego al saldo dell'ultima tranche pari a 1,4 milioni adducendo contestazioni in merito alla richiesta di rimborso presentata da Juventus». I vertici di corso Galileo Ferraris sottolineano che «tale diniego è in contrasto con l'originaria attestazione del credito» e che intendono «proporre ricorso congiuntamente alla società di factoring in sede tributaria». Oltre a ciò, la Juve «si riserva in ogni caso di attivare eventuali azioni di tutela successive in sede civile».

http://www.tuttomercatoweb.com/index.php?action=read&id=125836

mercoledì 15 ottobre 2008

CONVENZIONE TIM PER I FINANZIERI

QUI SOTTO L'OFFERTA DI CONVENZIONE TIM ALLA UNICRAL PER TUTTI I DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA (GDF COMPRESA)


CLICCA SULL'IMMAGINE





PER QUALSIASI INFORMAZIONE POTRETE CONTATTARE IL 320.3794163
OPPURE VIA E-MAIL A : info@unicral.it - SITO DI RIFERIMENTO : www.unicral.it

lunedì 13 ottobre 2008

Asti: week-end di controlli da parte della Guardia di Finanza


Nell’ultimo week-end astigiano, i finanzieri del Nucleo Mobile, supportati dalle unità cinofile della Compagnia di Torino, hanno attivato una serie di controlli sulle arterie stradali che dal capoluogo portano verso i locali di aggregazione più frequentati per contrastare il fenomeno delle stragi del “sabato sera”. Tale attività che si è svolta fermando oltre 30 veicoli e i relativi occupanti ha portato al sequestro di significative quantità di sostanza stupefacente -tipo hashish- e al contestuale ritiro della patente di guida nei confronti di un automobilista.

Nell’ordinaria attività di polizia stradale, svolta simultaneamente, sono stati emesse varie sanzioni, tra cui la decurtazione dei punti ad un giovane guidatore per ripetute violazioni al codice della strada. Nell’ambito dei più specifici compiti di polizia economico-finanziaria l’attività della Guardia di Finanza è proseguita nei giorni di sabato e domenica effettuando 16 controlli di natura fiscale, a carico soprattutto di ambulanti, rilevando oltre 12 mancate emissione del documento fiscale. Nel dettaglio durante la “Fiera d’Autunno” l’azione dei finanzieri è stata rivolta, inoltre, a verificare la presenza di venditori di materiale contraffatto e il rispetto della normativa in materia di sicurezza dei prodotti presenti sulle bancarelle. Tale attività ha consentito di sequestrare 1.190 pile di provenienza cinese prive di qualunque avvertimento circa il loro utilizzo nonché dei prescritti marchi attestanti il possesso dei requisiti di sicurezza richiesti dalla normativa europea. A carico dei venditori dei prodotti sequestrati, di origine cinese e maghrebina, è stata irrogata la prevista cospicua sanzione amministrativa.


http://www.astinotizie.it/cronaca/621-asti-week-end-di-controlli-da-parte-della-guardia-di-finanza-.html

mercoledì 8 ottobre 2008

Sequestrati 87 mila accessori auto cinesi con etichetta Made in Italy


Documenti doganali che provavano la provenienza cinese ma etichette che dichiaravano la produzione italiana. A scoprire l’ennesimo caso di falsi ’made in Italy’ sono stati i militari della guardia di Finanza di Orbassano (Torino) che, in collaborazione con i funzionari della Agenzia delle Dogane, hanno sequestrato 87 mila 264 accessori per autoveicoli fabbricati in Cina ma sui quali erano state apposte etichette che ne attestavano la fabbricazione nel nostro Paese.

Il primo sequestro è avvenuto qualche settimana fa, quando i finanzieri hanno controllato un container sospetto depositato all’interporto, individuando una prima parte degli accessori, circa 3 mila e 500, la cui etichetta ’made in italy’ non era compatibile con la documentazione doganale. I successivi riscontri hanno permesso agli investigatori di accertare la nazionalità del prodotto e di individuare una società italiana di import export che risultava essere in possesso di un quantitativo rilevante di questo materiale contraffatto. È quindi scattato un nuovo blitz nei magazzini dell’azienda che ha permesso ai militari di porre sotto sequestro altri 83 mila 000 pezzi e di denunciare il titolare.

http://torino.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200810articoli/8288girata.asp

martedì 7 ottobre 2008

STORIA DI UNA FORMICA

Tutti i giorni, molto presto, arrivava in ufficio la Formica produttiva e felice.
Li trascorreva i suoi giorni, lavorando e canticchiando una vecchia canzone d'amore.
Era produttiva e felice ma, ahimé, non era supervisionata.
Il Calabrone, gestore generale, considerò la cosa impossibile e creò il posto di supervisore, per il quale assunsero uno Scarafaggio con molta esperienza.
La prima preoccupazione dello Scarafaggio fu standardizzare l'ora di entrata e di uscita e preparò pure dei bellissimi report.
Ben presto fu necessaria una segretaria per aiutare a preparare i report, e quindi assunsero una Ragnetta, che organizzò gli archivi e si occupò del telefono.
E intanto la formica produttiva e felice lavorava e lavorava.
Il Calabrone, gestore generale, era incantato dai report dello Scarafaggio supervisore, e cosi finì col chiedere anche quadri comparativi e grafici, indicatori di gestione ed analisi delle tendenze.
Fu quindi necessario assumere una Mosca aiutante del supervisore e fu necessario un nuovo computer con stampante a colori.
Ben presto la Formica produttiva e felice smise di canticchiare le sue melodie e cominciò a lamentarsi di tutto il movimento di carte che c'era da fare.
Il Calabrone, gestore generale, pertanto, concluse che era il momento di adottare delle misure: - crearono la posizione di gestore dell'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.
L'incarico fu dato ad una Cicala, che mise la moquette nel suo ufficio e fece comprare una poltrona speciale.
Il nuovo gestore di area - è chiaro - ebbe bisogno di un nuovo computer e quando si ha più di un computer e necessaria una Intranet.
Il nuovo gestore ben presto ebbe bisogno di un assistente (Remora, già suo aiutante nell'impresa precedente), che l'aiutasse a preparare il piano strategico e il budget per l'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.
La Formica non canticchiava più ed ogni giorno si faceva più irascibile. "Dovremo commissionare uno studio sull'ambiente lavorativo, un giorno di questi", disse la Cicala.
Ma un giorno il gestore generale, al rivedere le cifre, si rese conto che l'unità, nella quale lavorava la Formica produttiva e felice, non rendeva più tanto.
E cosi contattò il Gufo, PRESTIGIOSO CONSULENTE, perché facesse una diagnosi della situazione.
Il Gufo rimase tre mesi negli uffici ed emise un cervellotico report di vari volumi e di vari milioni di euro, che concludeva: "C'e troppa gente in questo ufficio."
E così il gestore generale seguì il consiglio del consulente, e licenziò la Formica incazzata, che prima era felice.
MORALE:
Non ti venga mai in mente di essere una Formica produttiva e felice.
E 'preferibile essere inutile e incompetente
Gli incompetenti non hanno bisogno di supervisori, tutti lo sanno.
Se, nonostante tutto, sei produttivo, non dimostrare mai che sei felice. Non te lo perdoneranno.
Inventati ogni tanto qualche disgrazia, cosa che genera compassione.
Però, se nonostante tutto, ti impegni ad essere una Formica produttiva e felice, mettiti in proprio, almeno non vivranno sulle tue spalle calabroni, scarafaggi, ragnetti, mosche, cicale, remore e gufi.

venerdì 3 ottobre 2008

Controlli della Gdf nelle vigne del sud Astigiano


Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti con i propri reparti dipendenti (Compagnia, Tenenza di Nizza Monferrato e Brigata di Canelli), continua la propria attività sul corretto utilizzo della manodopera nelle vigne della provincia di Asti.

In particolare, i recenti servizi hanno interessato alcuni vigneti ubicati nei Comuni di Castel Boglione, Fontanile, Moasca, Loazzolo. Nel corso dei quattro controlli effettuati nelle ultime due settimane sono stati individuati, in particolare, 13 lavoratori “in nero” (otto rumeni, un macedone e quattro italiani) in quanto privi di regolare assunzione da parte dei titolari delle imprese agricole. In tale contesto va sottolineato, comunque, che tutti i cittadini stranieri erano provvisti dei prescritti permessi di soggiorno.

Si è riscontrata, altresì, la circostanza che tra i lavoratori italiani irregolari era presente anche un pensionato per il quale il datore di lavoro non aveva provveduto alla regolarizzazione usufruendo delle agevolazioni previste dai “buoni vendemmia”. L’attività ispettiva di controllo ha permesso, tra l’altro, di accertare che in numerose occasioni è stata rispettata la normativa sull’impiego dei braccianti, usufruendo delle possibilità offerte dalla stessa come nel caso dello scambio gratuito di manodopera tra imprenditori agricoli.

L’iniziativa delle Fiamme Gialle, che si aggiunge ai recenti interventi effettuati nei Comuni di Cassinasco e San Giorgio Scarampi, durante i quali erano stati scoperti altri lavoratori “in nero”, proseguirà nei prossimi giorni, in considerazione della necessità di mantenere un costante controllo economico del territorio finalizzato a reprimere i fenomeni di illegalità.

giovedì 2 ottobre 2008

PRIMO CONGRESSO DELLA SEZIONE FICIESSE DI TORINO, COSTITUITI GLI ORGANI DEFINITIVI


Il 25 settembre si è tenuto il I Congresso della Sezione Ficiesse di Torino che ha approvato la proposta del Comitato di coordinamento precongressuale sugli organi definitivi.

La Sezione è strutturata in un direttivo di quindici persone, coordinato da un presidente e vicepresidente, e una segreteria di quattro, composta da un segretario e tre vicesegretari.

A tali incarichi sono stati eletti: Simone Sansoni e Maurizio Massarenti, rispettivamente presidente e vicepresidente del Direttivo, Salvatore Critelli, segretario e rappresentante legale della Sezione, Antonio Buono, Roberto Mancini e Luciano Napolitano, vicesegretari.

La sede della Sezione di Torino è a Grugliasco (TO) in via Pininfarina 8.

E’ seguito un dibattito sulle prospettive future dell’attività della sezione; l’attenzione si è incentrata in particolare sui rapporti tra la componente militare e quella civile dell’amministrazione finanziaria. E‘ stato deciso a tal proposito di incentivare lo scambio di esperienze ed informazioni tra le due realtà professionali, grazie alla presenza nella Sezione di risorse umane provenienti da entrambi gli ambienti lavorativi.

E’ intenzione del Direttivo cercare di riunirsi per il momento con una cadenza mensile.

Indagine conoscitiva sulla riforma fiscale: audizione del professor Tommaso Di Tanno