sabato 31 marzo 2012
mercoledì 28 marzo 2012
Guardia di Finanza, cambio ai vertici del Nord-Ovest. Arriva il generale Delle Femmine

Il comando era del generale Daniele Caprino, che assume il ruolo di comandante in seconda del Corpo. Ripercorrrendo i quattro anni, è stato individuato "miglioramento del livello di efficienza ed efficacia dell'attivita' operativa e nella razionalizzazione del modello organizzativo dei reparti"
Milano, 26 marzo 2012 - Il generale Vincenzo Delle Femmine, 57 anni, ha assunto oggi il comando della Guardia di Finanza del Nord Ovest, prendendo il posto del generale Daniele Caprino, che è diventato Comandante in Seconda del Corpo.
Nel ripercorrere i quattro anni trascorsi alla guida delle Fiamme Gialle dell'Italia Nord-Occidentale, in un'area che a ragione è considerata la "locomotiva" economica del Paese, Caprino ha individuato nel "miglioramento del livello di efficienza ed efficacia dell'attività operativa e nella razionalizzazione del modello organizzativo dei reparti, i macro obiettivi della sua azione di comando: obiettivi perseguiti attraverso il concreto aumento della presenza operativa dei Finanzieri sul territorio, piuttosto che nelle caserme; la realizzazione di un dispositivo
di vigilanza e controllo doganale lungo il confine svizzero, secondo modalità dinamiche, in alternativa ai presidi fissi; la riorganizzazione del dispositivo aeronavale e di soccorso sull'area dei laghi alpini, anche con l'ammodernamento dei mezzi; il riassetto dei reparti territoriali secondo criteri finalizzati - in linea con le direttive emanate dall'Autorità di Governo - a determinare sia maggiori entrate che minori spese". Alla cerimonia di passaggio consegne era presente anche il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Nino Di Paolo
http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2012/03/26/687338-guardia_finanza_cambio.shtml
venerdì 23 marzo 2012
MERCOLEDI’ 4 APRILE RIUNIONE DELLA SEZIONE DI TORINO E SEMINARIO SULLA RAPPRESENTANZA MILITARE
La Finanza scova i beni dei trafficanti di droga
giovedì 22 marzo 2012
mercoledì 21 marzo 2012
Gli asciugamani taroccati vanno in beneficenza
lunedì 19 marzo 2012
giovedì 15 marzo 2012
Decreto armonizazione pensioni. Basta Governo tecnico, andiamo al voto
mercoledì 14 marzo 2012
IL COCER VUOLE LA SMILITARIZZAZIONE
Niente illusioni, si tratta del, udite udite, "COCER Carabinieri"
La rappresentanza dei finanzieri, molto + sobriamente, si è limitata a paventare con la consueta ambiguità "Peraltro, il protrarsi di questa scarsa attenzione alle loro aspettative potrebbe portare a spostare l’oggetto della discussione, aprendo un dibattito, sulla ricerca di soluzioni implicanti un nuovo status giuridico." (Castelporziano, ottobre 2011)
“Carabinieri non sono cittadini di serie B”: smilitarizzare per avere diritti
ROMA – Il Cocer dei Carabinieri chiede ''la smilitarizzazione dell'Arma e automatico transito a pieno titolo nel comparto p.a., con la conseguente rimozione di tutti i lacci e lacciuoli normativi che limitano la figura del carabiniere e che per due secoli ne hanno fatto un cittadino di serie B destinatario di soli doveri senza che questi gli venissero mai adeguatamente riconosciuti e compensati''.
L'organismo di rappresentanza lamenta che ''l'attuale esecutivo non intende riconoscere il valore della specificita' rivestito dalla professione di carabiniere, palesando il massimo disinteresse per i diritti acquisiti e per le aspettative di vita del personale; non comprende in base a quali logiche e calcoli, andando ben oltre la delega ricevuta dal Parlamento, si voglia ancora persistere nella penalizzazione di una categoria di persone che, quotidianamente, garantisce il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica in una nazione sempre piu' afflitta da malesseri sociali, venendo persino chiamata a fronteggiare situazioni derivanti proprio dalle nefaste politiche governative''.
Il Cocer chiede anche ''l'immediato avvio di un sistema di previdenza integrativa e, contestualmente, il varo di una sanatoria per coloro che, dal 1995 ad oggi non ne hanno potuto beneficiare; il riconoscimento dell'accesso anticipato alla buonuscita per i componenti del comparto difesa/sicurezza; che al personale di tutti i gradi venga garantito di svolgere il proprio lavoro solo su 36 ore settimanali e senza deroghe di alcun genere; l'adeguamento dei limiti di eta' e delle retribuzioni del comparto a quelle europee''.
L'organismo ribadisce poi la necessita' di ''un incontro urgente con il Governo in mancanza del quale, nei prossimi giorni, sara' costretto a sottolineare questa sua posizione, ferma, netta, intransigente ed irremovibile con tutte le forme di dissenso consentite dalla legge''.
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/carabinieri-non-sono-cittadini-di-serie-b-smilitarizzare-per-avere-diritti-1155509/
martedì 13 marzo 2012
Povero con 3,5 milioni di euro scoperto dalla GDF di Torino
lunedì 12 marzo 2012
domenica 11 marzo 2012
venerdì 9 marzo 2012
SERVONO SUBITO I NUOVI REGOLAMENTI DELLA GUARDIA DI FINANZA, ATTESI DA BEN 11 ANNI
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Gen. Ghersi - C1 dal '23 al '27 |
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Gen. Fornara - C1 dal '57 al '59 |
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Gen. Mosca Moschini - C1 dal '97 al '01 |
Il Regolamento Organico ed il Regolamento di servizio (meglio noto come “bozze di stampa del 1959”), infatti, contengono le disposizioni che regolano il rapporto tra il Finanziere e l’Amministrazione, in ordine a compiti, funzioni, doveri e diritti (per esempio l’incompatibilità ambientale, la corretta esecuzione del servizio, ecc.) e pertanto dovrebbero essere la “Bibbia” di tutti i finanzieri. Tuttavia le norme risalgono al ventennio (il Regolamento di servizio è stato solo aggiornato nel 1959) ed, addirittura, sono di difficilissimo reperimento, tanto che non si trova un’edizione aggiornata del Regolamento di servizio nemmeno nel sito “intranet” del Corpo.
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Gen. Di Paolo - C1 dal '10 |
Presidente Direttivo Nazionale Ficiesse
g.taccalozzi@ficiesse.it
SIMONE SANSONI
Segretario Nazionale Ficiesse
s.sansoni@ficiesse.it
mercoledì 7 marzo 2012
Giustizia, Carta: il Consiglio di Stato discrimina militari, poliziotti e parenti disabili
«E’ ora che i cittadini in uniforme comprendano che il loro malessere ha spesso causa nella stretta giuridica data ai loro diritti dalla giurisprudenza della Quarta Sezione del Consiglio di Stato. Secondo quanto diramato dallo stesso Ministero della difesa, - aggiunge Carta - in Italia viene respinto il 95 per cento dei ricorsi proposti dai militari. Questo dato, già in sé allarmante ed anomalo, deve essere valutato considerando che nel 5 per cento dei ricorsi accolti sono compresi quelli puramente strumentali, proposti cioè per accedere ad atti amministrativi, per obbligare l’amministrazione a rispondere ad istanze o per chiedere l’ottemperanza di una sentenza».
«Di conseguenza, il numero dei ricorsi utili vittoriosamente esperiti contro il Ministero della difesa è ben inferiore al 5 per cento – aggiunge Carta -. Le forze di polizia ad ordinamento civile, parimenti sottoposte alla giurisdizione esclusiva dei giudici amministrativi, non stanno molto meglio. L’ultima conferma, forse la più eclatante, dell’atteggiamento restrittivo assunto dalla quarta sezione del Consiglio di Stato nei confronti dei più fedeli servitori dello Stato è dato dall’assurda, quanto inspiegabile, interpretazione data alla recente modifica della legge 104 del 1992, che sancisce il diritto di ogni lavoratore che assiste un congiunto handicappato in condizione di gravità di chiedere l’assegnazione alla sede più prossima al disabile. A partire dalla sentenza 2707 del 2011, il massimo consesso della giustizia amministrativa sta esprimendo il principio assurdo secondo cui la specificità del servizio demandato a militari e forze dell’ordine li esclude dal riconoscimento dei diritti riconosciuti agli altri cittadini. In altre parole, i giudici della quarta sezione, vedono nei maggiori disagi e rischi del servizio militare o di polizia una ragione non per ampliare, ma addirittura per limitare diritti».
«In tal modo, si discriminano altresì i disabili che, non solo devono fare i conti con la propria infermità, ma per effetto di tali sentenze anche con la sventura di avere congiunti che vestano una divisa, cioè cittadini di serie B. Tale inammissibile interpretazione sta condizionando anche i TAR di tutta Italia che, invece, avevano riconosciuto il beneficio previsto dalla nuova versione della legge 10 del 1992. Per dire basta a tale stato di cose e per urlare ai giudici amministrativi che non sono cittadini di serie B, - prosegue l’avvocato Carta - invito i militari e le forze dell’ordine, le loro associazioni, i sindacati, i partiti nonché gli organismi di tutela dei disabili, a manifestare il prossimo 17 aprile, alle ore 10,00, davanti al Consiglio di Stato (guarda la pagina web). L’occasione è data dalla concomitante udienza che si terrà lo stesso giorno per il caso di un agente penitenziario che chiede di assistere la madre handicappata grave, ma che si è visto sospendere dal Consiglio di Stato la sentenza favorevole ottenuta dal TAR Lazio».
«Auspico che, oltre agli organismi che già hanno aderito, - conclude Carta - partecipino alla manifestazione tutti i cittadini in uniforme e le associazioni di categoria, mettendo da parte i veti incrociati e gli schieramenti che notoriamente frazionano la platea di militari e forze dell’ordine. La discriminazione da parte dei giudici deve cessare prima che determini più gravi disordini in seno alle Forze armate e di polizia».
http://www.grnet.it/news/notizie/giustizia/3660-giustizia-carta-il-consiglio-di-stato-discrimina-militari-poliziotti-e-parenti-disabili