mercoledì 14 dicembre 2011

La Finanza perquisisce gli uffici del city manager Vaciago (da La Stampa del 14-12-2011)

Concorso sospetto, indagata la segretaria del city manager

La Guardia di Finanza ha perquisito alcuni uffici di Palazzo Civico (di Claudio Laugeri)

Una chiavetta di memoria usb. E’ questo l’obiettivo della perquisizione di pochi giorni fa negli uffici del Comune. I finanzieri del Gruppo Torino indagano (coordinati dal pm Cesare Parodi) sul concorso per ventun posti da dirigente a Palazzo Civico contestato da alcuni concorrenti, che avevano anche presentato un ricorso al Tar. Vinto. In attesa del pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato. L’inchiesta della procura è collegata proprio alle argomentazioni dei concorrenti bocciati accolte dai giudici amministrativi piemontesi. In particolare, c’è la questione di «un errore nel verbalizzare le procedure di custodia degli elaborati», come spiega il city manager Vaciago. Per la procura, c’è qualcosa di più. Tanto che sono finite sott’inchiesta Franca Poma, funzionaria del Servizio Risorse Umane, e Maria Pia Re, segretaria storica di Vaciago e da un anno passata anche lei alla qualifica di funzionaria. Secondo gli inquirenti, l’ex segretaria di Vaciago avrebbe falsificato i verbali di custodia delle prove d’esame. E la collega Poma l’avrebbe «coperta», anche davanti agli investigatori. Favoreggiamento, secondo il codice penale.

Tutto per quella chiavetta usb. Nel racconto delle due funzionarie, la memoria magnetica custodiva le prove d’esame. Mai stampate prima del tempo. Tanto meno, comunicate a candidati da favorire. Poma e Re hanno sempre sostenuto di aver fatto stampare i 9 mila fogli con le prove d’esame in una tipografia esterna al Comune. Le due funzionarie avrebbero consegnato in tipografia la chiavetta usb con quel materiale. Ma nessuno ricorda di averla ricevuta. Qualcuno mente. Secondo la procura, sono le due funzionarie. E gli inquirenti vogliono capire il motivo di quelle bugìe.

La perquisizione di qualche giorno fa serviva a cercare quella chavetta usb, ma anche a trovare tracce di quelle prove d’esame. I finanzieri sono entrati negli uffici di Poma e Re, ma anche del «city manager» Vaciago. «Ero il presidente della commissione d’esame, che si riuniva nel mio ufficio. Non mi stupisce che abbiano voluto controllare» dice il dirigente. E aggiunge: «Ho la massima fiducia nella magistratura, che ha dimostrato di lavorare con scrupolo. Sono certo che potrà emergere soltanto la regolarità di quanto è stato fatto». Timori di essere coinvolto nell’inchiesta? «Per nulla. Non ne ho notizia e comunque sono sereno. So che abbiamo agito in modo regolare, lo stesso Tar ha evidenziato soltanto irregolarità sulla verbalizzazione nella custodia delle prove d’esame. Attendiamo che si esprima anche il Consiglio di Stato». L’udienza è fissata a febbraio. La procura, però, ha tempi diversi. In questi giorni, le due funzionarie sono state interrogate a Palazzo di Giustizia. Il pm vuole sapere la verità.

http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/434390/

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