sabato 3 dicembre 2011

ARCHIVIATO IL PROCEDIMENTO A CARICO DEL MARESCIALLO VINCENZO BONACCORSO


FRANCO MACCARI (COISP): “UNA VITTORIA PER CHI IN QUESTI ANNI SI E’ BATTUTO PER DARE DIGNITA’ AI SERVITORI DELLO STATO AFFINCHE’ QUALCUNO NON LI CONSIDERASSE SOLO SERVI!”

Era finito nel mirino dei suoi superiori perchè tra i fondatori dell'associazione "Pastrengo", considerata pericolosa dall'Arma per "possibile deriva sindacale". Per questo il maresciallo Vincenzo Bonaccorso, 50 anni, carabiniere da 26, ha rischiato la consegna del rigore, cioè una sorta di "arresti domiciliari". Ma il pericolo è stato scampato perché la giustizia ha fatto il suo corso e il procedimento in capo a Vincenzo Bonaccorso è stato archiviato.
“Il sindacato – dice Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp - il Sindacato Indipendente di Polizia – non può essere mai considerato una deriva pericolosa ma è
sempre uno spazio democratico. Di più. E’ uno spazio che garantisce la tenuta della
democrazia in ogni ambito. Ecco perché limitare la libertà, per altro costituzionalmente garantita significa limitare la libertà di tutti”.
Franco Maccari sottolinea la vicinanza da sempre del Coisp al maresciallo Bonaccorso.
“Ne abbiamo seguito – conclude il Segretario Generale del Sindacato Indipendente di Polizia – la vicenda professionale e umana di Vincenzo Bonaccorso, senza mai strumentalizzarla, ma convinti come siamo che non c’è libertà e democrazia quando si ha paura della libera espressione delle altrui idee, quando si ha paura del confronto. La vittoria di Vincenzo Bonaccorso è la vittoria di tutti coloro i quali hanno lottato e si sono battuti per dare dignità alle Forze dell’Ordine, come uomini prima e come Servitori di uno Stato poi. Perché essere Servitori dello Stato non significa diventarne servi sciocchi!”.

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