sabato 18 settembre 2010

ELEZIONI REGIONALI 2010: LE FIAMME GIALLE AL RICONTEGGIO DELLE SCHEDE


L'assessore all'anagrafe, Ferraris, sta valutando, dopo che il ministero di Grazia e Giustizia ha trovato i soldi per gli straordinari, se dare un "contributo" sostenendo le spese di trasporto degli scatoloni da Chieri. Ma la soluzione del puzzle sembra lontana: i soldi trovati da Roma servono solo per i dipendenti del tribunale, non degli altri

di DIEGO LONGHIN

«Siamo pronti a mettere i mezzi per il trasporto delle schede elettorali». Il Comune di Torino è deciso a fare un passo avanti per dare un contributo al tribunale e avviare così le operazioni di riconteggio, già partite ad Asti, Biella e Alessandria (domani). I numeri della Mole, però, sono diversi: nel magazzino di Chieri sono 2.318 gli scatoloni pieni di schede degli elettori torinesi da portare nella scuola Cervi e da ricontrollare per individuare quali voti assegnati alla lista Consumatori e Scanderebech sono da considerarsi validi. E alla fine il costo del trasporto, che supera i 20 mila euro, è una delle voci che incide meno sulla spesa totale del riconteggio che ricadrebbe su Palazzo Civico, circa 200 mila euro.

La scelta di Giovanni Maria Ferraris, assessore all´Anagrafe, è un modo per dare una scossa, per dare corso alla sentenza del Tar del Piemonte, dopo che il ministero di Grazia e Giustizia ha trovato i fondi per pagare lo straordinario del personale. Peccato che i soldi di Roma servano solo per i dipendenti del tribunale e non per quelli del Comune. Questo è un problema non da poco. «Altre spese non possiamo sobbarcarcele - dicono a Palazzo Civico - e il trasporto a carico del Comune può avere un senso solo se si impegnano i dipendenti dei servizi elettorali e se il costo extra del personale non ricade sulle casse dell´ente».

Il presidente del Tribunale di Torino, Luciano Panzani, accoglie con favore la disponibilità espressa dall´assessore Ferraris, ma sa che la soluzione del puzzle è complicata. «Se dovessimo seguire lo schema elettorale - dice Panzani - dovremmo impiegare personale del tribunale, della prefettura e del Comune. Ma potremmo utilizzare solo i dipendenti del tribunale, così come al posto della ex scuola Cervi si potrebbe trasportare il materiale nell´aula bunker delle Vallette, risolvendo i problemi di sicurezza e degli accessi ordinati del pubblico». Il Tribunale è disponibile ad installare i propri computer e la guardia di Finanza a dare supporto. Rimane un nodo: il Comune accetta di sostenere le spese del trasporto senza utilizzare il suo personale? «Si chiarirà tutto - dice Panzani - quando il Tar deciderà in via provvisoria chi dovrà fare cosa accollandosi le relative spese».

(12 settembre 2010)

http://torino.repubblica.it/cronaca/2010/09/12/news/riconteggio_-6992547/


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