
"Se ogni suicidio nasconde certamente un dramma personale - si legge nella missiva -, riteniamo che quando un poliziotto compie tale gesto, ciò sia anche la spia di un disagio che, spesso, è riscontrabile in modo esteso, tra tutto il personale". Gesti "spesso compiuti da personale con una certa anzianità di servizio. I soggetti in difficoltà, provano timore nel rivolgersi alle strutture esistenti, come anche ai colleghi, e ciò li induce a chiudersi sempre più in sé stessi, tanto intenti a non fare trasparire alcun segnale che possa fare presupporre l’imminente tragedia".
Il Coisp quindi chiede di "istituire una Commissione d’inchiesta interna, la quale, avvalendosi anche della collaborazione del personale specializzato in merito, possa decifrare i disagi, analizzare le radici e monitorare il fenomeno" e di avviare "un’opera di prevenzione per il controllo ed il supporto del personale coinvolto in situazioni critiche, come, ad esempio, nel caso di conflitti a fuoco, episodi traumatici che possano avere luogo durante ed al di fuori dell’orario di servizio".
02 gennaio 2010
Roma, 31 dicembre 2009
Al Signor Capo della Polizia
Direttore Generale della P.S.
Prefetto Antonio Manganelli
Direttore Generale della P.S.
Prefetto Antonio Manganelli
Preg.mo Signor Capo della Polizia,
l’anno che si sta concludendo ha visto confermarsi l’incremento nel numero dei suicidi tra gli Appartenenti alla Polizia di Stato.
Il fenomeno non può più essere considerato “fisiologico” o rientrante nella media nazionale.
Se ogni suicidio nasconde certamente un dramma personale, riteniamo che quando un poliziotto compie tale gesto, ciò sia anche la spia di un disagio che, spesso, è riscontrabile in modo esteso, tra tutto il personale.
In molti dei tristi episodi, anche recentissimi, si assiste impotenti ed increduli, a gesti apparentemente inspiegabili, spesso compiuti da personale con una certa anzianità di servizio.
I soggetti in difficoltà, provano timore nel rivolgersi alle strutture esistenti, come anche ai colleghi, e ciò li induce a chiudersi sempre più in sè stessi, tanto intenti a non fare trasparire alcun segnale che possa fare presupporre l’imminente tragedia.
Il COISP ritiene, quindi, sia giunto il momento di istituire una Commissione d’inchiesta interna, la quale, avvalendosi anche della collaborazione del personale specializzato in merito, possa decifrare i disagi, analizzare le radici e monitorare il fenomeno.
Il COISP ritiene indispensabile effettuare un’opera di prevenzione per il controllo ed il supporto del personale coinvolto in situazioni critiche, come, ad esempio, nel caso di conflitti a fuoco, episodi traumatici che possano avere luogo durante ed al di fuori dell’orario di servizio.
I poliziotti italiani, i cui sacrifici quotidiani si trovano spesso alla base di situazioni di forte stress, debbono sapere di poter contare e ricevere un adeguato supporto psicologico, ove potersi rivolgere volontariamente, senza che ciò comprometta la loro professionalità.
Riteniamo che sia doveroso ed improcrastinabile un Suo autorevole intervento affinché la Polizia di Stato possa dotarsi di strumenti adeguati e professionali per capire se possono, o debbano, essere adottati correttivi in fase di reclutamento del personale e, contemporaneamente, analizzare e trovare soluzioni mirate ad evitare ulteriori lutti.
Rimanendo in attesa di riscontro alla presente, La salutiamo cordialmente.
l’anno che si sta concludendo ha visto confermarsi l’incremento nel numero dei suicidi tra gli Appartenenti alla Polizia di Stato.
Il fenomeno non può più essere considerato “fisiologico” o rientrante nella media nazionale.
Se ogni suicidio nasconde certamente un dramma personale, riteniamo che quando un poliziotto compie tale gesto, ciò sia anche la spia di un disagio che, spesso, è riscontrabile in modo esteso, tra tutto il personale.
In molti dei tristi episodi, anche recentissimi, si assiste impotenti ed increduli, a gesti apparentemente inspiegabili, spesso compiuti da personale con una certa anzianità di servizio.
I soggetti in difficoltà, provano timore nel rivolgersi alle strutture esistenti, come anche ai colleghi, e ciò li induce a chiudersi sempre più in sè stessi, tanto intenti a non fare trasparire alcun segnale che possa fare presupporre l’imminente tragedia.
Il COISP ritiene, quindi, sia giunto il momento di istituire una Commissione d’inchiesta interna, la quale, avvalendosi anche della collaborazione del personale specializzato in merito, possa decifrare i disagi, analizzare le radici e monitorare il fenomeno.
Il COISP ritiene indispensabile effettuare un’opera di prevenzione per il controllo ed il supporto del personale coinvolto in situazioni critiche, come, ad esempio, nel caso di conflitti a fuoco, episodi traumatici che possano avere luogo durante ed al di fuori dell’orario di servizio.
I poliziotti italiani, i cui sacrifici quotidiani si trovano spesso alla base di situazioni di forte stress, debbono sapere di poter contare e ricevere un adeguato supporto psicologico, ove potersi rivolgere volontariamente, senza che ciò comprometta la loro professionalità.
Riteniamo che sia doveroso ed improcrastinabile un Suo autorevole intervento affinché la Polizia di Stato possa dotarsi di strumenti adeguati e professionali per capire se possono, o debbano, essere adottati correttivi in fase di reclutamento del personale e, contemporaneamente, analizzare e trovare soluzioni mirate ad evitare ulteriori lutti.
Rimanendo in attesa di riscontro alla presente, La salutiamo cordialmente.
Il Segretario Generale del Coisp
Franco Maccari
Franco Maccari
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