sabato 4 ottobre 2014

LA CORTE EUROPEA OBBLIGA LA FRANCIA A CONSENTIRE AI SUOI MILITARI DI COSTITUIRE ASSOCIAZIONI (El Pais)


 
Strasburgo condanna Parigi per il divieto di sindacato
Il Governo francese dovrà riformare le sue leggi per adeguarsi alla decisione dei giudici
 
 
Parigi - I militari francesi hanno diritto di creare sindacati o associazioni professionali per difendere i loro interessi. Così ha sentenziato giovedì la Corte euroepa dei diritti umani, con sede in Strasburgo, che, dopo la denuncia presentata nel 2008 e nel 2009 da militari sanzionati per averla creata, ha condannato la Francia.
Il doppio verdetto obbligherà il Governo ad aprire le trattative con l’unica organizzazione con queste caratteristiche eistente ora in un limbo legale. Inoltre, la sentenza avrà conseguenza per gli eserciti di altri paesi europei.
“Ci hanno riconosciuti i nostri diritti. Ora il Governo dovrà riformare le leggi per autorizzarci” ha commentato a questo giornale il colonnello Jacques Bessy, presidente dell’associazione per la difesa dei diritti dei militari (Adefdromil). E’ l’unica esistente con queste caratteristiche ora in Francia, anche se senza riconoscimento officiale ed effettivo.
Bessy, esultante—“è un grande trionfo”—, racconta che è in contatto con la spagnola Associazione Unificata dei Militari (AUM). “Vogliamo seguire il suo esempio”, aggiunge, ricordando che in Spagna già sono autorizzate questo tipo di associazioni, anche se con limitazioni.
La Corte di Strasburgo, che ha preso la decisione all’unanimità, afferma che la Francia violò l’articolo 11 della Convenzione dei diritti umani, relativo al diritto di riunione e associazione, quando proibì Adefdromil, fondata nel 2001, e chiuse il forum Gendarmi e Cittadini, costituito nel 2008 e cancellato dall’esecutivo. In entrambi i casi, i suoi promotori ricorsero prima al Consiglio di Stato francese, che diede ragione al Governo, e dopo alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
I Giudici hanno stabilito che il Governo può imporre “restrizioni legittime” ai sindacati o associazioni. Il diritto di sciopero per esempio non esiste, per le organizzazioni di questo tipo in Europa. Però nega alla Francia “la proibizione pura e semplice di creare un sindacato”, come fatto coi militari ed i gendarmi, che hanno natura militare, come la Guardia Civil in Spagna.
Il Ministero della Difesa francese ha emesso un comunicato nel quale, oltre ad indicare che “prende atto” del verdetto segnala che già da un anno e mezzo ha iniziato un lavoro di riflessione “con i rappresentanti militari. Ora, dopo la sentenza, si introdurranno modifiche legislative per adeguarsi con il diritto internazionale, “rispettando i valori fondamentali dello status militare, in particolare, quello della neutralità delle Forze Armate”.
Adefdromil, che secondo il colonnello Bessy annovera 450 militari associati in attività, evidenzia nel suo statuto “la proibizione di qualsiasi attività politica, confessionale e filosofica”.
 
Traduzione da

Nessun commento:

Indagine conoscitiva sulla riforma fiscale: audizione del professor Tommaso Di Tanno