domenica 27 aprile 2014

lpd: Fiamme Gialle spiazzate: é caccia alla gola profonda

lpd: Fiamme Gialle spiazzate: é caccia alla gola profon...

venerdì 25 aprile 2014

martedì 22 aprile 2014

Concorso 1400 posti per Vice Ispettore: prova preselettiva dal 24 al 27 giugno 2014.

Concorso 1400 posti per Vice Ispettore: prova preselettiva dal 24 al 27 giugno 2014.



La polizia fa concorsi interni sparsi su tutto il territorio nazionale, utilizzando anche strutture non proprie; così ad es. un poliziotto di Torino deve solo raggiungere Alessandria, o uno di Napoli va a Roma. La Gdf invece i concorsi interni li fa tutti a Bari. Il Finanziere di Torino si fa 900 km, mentre quello di Napoli se ne fa 200!!! E così tanti rinunciano (ed al nord le promozioni sono minori) oppure spendono denaro proprio o pubblico che potrebbe essere risparmiato se solo si decentralizzassero i concorsi come fanno tutte le altre amministrazioni. Ma d'altra parte bisogna pur dare un senso alla megagalattica scuola di Bari, mica bastano i finanzieri e sovrintendenti che fanno i corsi. A proposito ma se la scuola sovrintendenti è a L'Aquila, perché i corsi si fanno a Bari? Misteri. Ed il CoCeR sai che fa? Manda la pubblicità!

Militari, indennità di trasferimento ex L.86/2001: è dovuta in caso di soppressione dell'Ente

Militari, indennità di trasferimento ex L.86/2001: è dovuta in caso di soppressione dell'Ente

giovedì 10 aprile 2014

Sconti abbigliamento

Per notizia al personale della Guardia di Finanza e Forze di Polizia (tutte): 
QUA SAR  ABBIGLIAMENTO, ti aspetta per la nuova collezione primavera estate! Grande promozione di Pasqua con sconto del 15% su tutti i capi di ALESSANDRINI, TWIN SET, GUESS, ARMANI, PRIMA CLASSE, FRED MELLO, KI6, ANNARITA N.. Punti vendita in Torino: Corso Belgio nr. 42/b e Via Nicola Fabrizi nr. 31/b (basta mostrare tessere di riconoscimento)! 

mercoledì 9 aprile 2014

STIPENDI PUBBLICI SBLOCCATI DAL 2015?


DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZE 2014

ANALISI E TENDENZE DELLA FINANZA PUBBLICA



...Passando all’analisi dei comparti di spesa più significativi si rileva:

le spese di personale riducono la loro incidenza sul PIL (dal 10,7% del 2011
 
al 9,1% del 2018) per effetto delle varie disposizioni legislative comportanti


norme di contenimento di tale aggregato di spesa - tra le quali si segnalano

la legge 30 luglio 2010, n. 122 (conversione, con modificazioni, del

D.L. 78/2010), la legge 15 luglio 2011, n. 111 (conversione con

modificazioni, del D.L. 98/2011) ed il D.P.R. 122/2013 - e nonostante si
consideri, per l’anno 2018, l’erogazione della nuova indennità di vacanza
contrattuale relativa al triennio 2018-2020. Tra le misure limitative della

spesa adottate e prolungate sino alla fine del 2014 si rammentano il blocco
della contrattazione collettiva, dei trattamenti economici individuali e

delle progressioni di carriera del personale. Le misure limitative delle

assunzioni si protraggono su un orizzonte temporale più esteso, solo

nell’anno 2018 sarebbe possibile sostituire completamente con nuovi

addetti il personale cessato dal servizio. Nel paragrafo III.1 sono forniti
maggiori dettagli sull’evoluzione di tale comparto;


 
III.1 PUBBLICO IMPIEGO




Risultati
 
 
Nell’anno 2013, la spesa per redditi da lavoro dipendente delle Amministrazioni
 
pubbliche è ammontata a circa 164 miliardi, in calo dello 0,7 per cento circa rispetto
 
all’anno precedente. Tale contrazione si somma al -1,9 per cento del 2012 e alla


diminuzione del 2,1 per cento registrata nel 2011, rafforzando il trend decrescente
 
che si è determinato dopo un lungo periodo di crescita (1998-2010). L’incidenza della

spesa per redditi sul PIL è stata del 10,5 per cento, come nel 2012, in calo rispetto

agli anni passati (11,3% nel 2009, 11,1% nel 2010, 10,7% nel 2011).
 
L’ulteriore riduzione nell’anno 2013 della spesa per redditi per il pubblico

impiego è la conseguenza dei molteplici interventi normativi disposti nel corso degli

ultimi anni che hanno comportato sia un contenimento delle retribuzioni individuali,

sia una riduzione del numero dei dipendenti pubblici (-5,6% circa nel periodo 2007-
 
2012). In particolare, hanno inciso sull’ammontare della spesa i seguenti interventi26:

26
 
Si veda, in particolare, il Decreto Legge 112/2008, convertito, con modificazioni, in legge 133/2008,

il Decreto Legge 78/2010, convertito, con modificazioni, in legge 122/2010 e il Decreto Legge 95/2012,

convertito, con modificazioni, in legge 135/2012.
 


la razionalizzazione del comparto scuola, il perdurare del blocco dei rinnovi
 
contrattuali per il periodo 2010-2015, l’introduzione di un limite di spesa individuale

rapportato alla retribuzione percepita nell’anno 2010, il riconoscimento solo ai fini
 
giuridici delle progressioni di carriera disposte nel quadriennio 2011-2014,
 
la decurtazione in base al numero delle unità di personale cessate dell’ammontare


delle risorse disponibili per la contrattazione integrativa, la rimodulazione delle
 
limitazioni all’assunzione di personale con modalità diversificate in base alla
 
tipologia di comparto interessato (ad esclusione dei soli comparti Scuola/AFAM e

Forze armate).

Il risultato di consuntivo conferma sostanzialmente la stima contenuta nella

Nota di aggiornamento del DEF 2013 (164.172 milioni), rilevandosi rispetto alla

previsione uno scostamento negativo di soli 110 milioni.

Rispetto al 2012, la spesa per redditi da lavoro segna una diminuzione

significativa nelle Amministrazioni locali (-1,9%), mentre registra un incremento nelle

Amministrazioni centrali (+0,2%) e negli Enti di previdenza (+1,0%).
 


Previsioni
 
 
Nel quadro a legislazione vigente27
 
27
 
Per effetto del D.P.R. 122/2013, le principali misure di contenimento della spesa previste dal
D.L. 78/2010 sono prorogate sino al 31 dicembre 2014.
 
 
la spesa per redditi da lavoro dipendente
 
 
delle Amministrazioni Pubbliche è stimata diminuire dello 0,7 per cento circa per il

2014, per poi stabilizzarsi nel triennio successivo e crescere dello 0,3 per cento nel
 
2018, per effetto dell’attribuzione dell’indennità di vacanza contrattuale riferita al



triennio contrattuale 2018-2020.

La riduzione attesa nel 2014 è dovuta al consolidarsi delle misure di

contenimento della spesa per redditi per il pubblico impiego disposte dalle recenti
 
manovre di finanza pubblica28.
28
 
Vds., tra l’altro: Decreto legge 112/2008, convertito, con modificazioni, in legge 133/2008, Decreto
 
 
legge 78/2010, convertito, con modificazioni, in legge 122/2010, Decreto Legge 98/2011, convertito,
con modificazioni, in legge 111/2011, legge 183/2011, Decreto Legge 95/2012, convertito, con
modificazioni, in legge 135/2012, legge 228/2012. Hanno invece comportato maggiori oneri di
 
personale, tra l’altro, la sentenza n. 223/2012 della Corte Costituzionale (che esaurirà i suoi effetti nel
 
2016), il Decreto legge 104/2013, convertito con modificazioni, in legge 128/2013 e, per il solo 2014,
la Legge di Stabilità 2014, L. n.147/2013.
 
 
Il modesto incremento dello 0,1 per cento stimato per
 
 

l’anno 2015 è determinato, principalmente, dal venir meno di alcune delle predette



misure di contenimento della spesa in vigore nel periodo 2011-2014, in particolare il
 
limite di spesa individuale riferito alla retribuzione percepita nell’anno 2010 ed



il riconoscimento ai soli fini giuridici delle progressioni di carriera. Tali effetti di

spesa sono stati in gran parte compensati dalla decurtazione permanente, introdotta

a decorrere dal 1°gennaio 2015 dalla Legge di Stabilità 2014, delle risorse destinate

al trattamento accessorio in relazione ai risparmi di spesa determinati ai sensi del

D.L. 78/2010 ed inizialmente previsti per il solo triennio 2011-2013 (successivamente

prorogati dal DPR 122/2013 sino al 31 dicembre 2014). Inoltre, la previsione per
 
l’anno 2015 non sconta più l’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale



relativa al triennio 2015-2017, a seguito della disposizione introdotta dalla Legge di

Stabilità 2014 che ha individuato, quale indennità di vacanza contrattuale di
 
riferimento per il predetto triennio, quella in godimento dall’anno 2010. Negli anni



2016 e 2017 la spesa per redditi si manterrebbe circa costante, per poi aumentare

dello 0,3% nel 2018 in ragione della nuova indennità di vacanza contrattuale relativa

al triennio 2018-2020.

Gli effetti di slittamento salariale sono stimati prudenzialmente sulla base delle
 
risultanze nell’ultimo quinquennio.
 
L’evoluzione della spesa per redditi a livello di sottosettore istituzionale è



stimata in coerenza con gli effetti attesi delle manovre di finanza pubblica e con
 
l’andamento assunto per gli effetti di slittamento salariale.

http://www.tesoro.it/doc-finanza-pubblica/def/2014/documenti/W-Def-2014-Sez-II-AnalisiETtendenzeFP-9-4-2014.pdf

..:: Riduzione delle Forze di Polizia, interviene il FOGLIO di Ferrara ::..

..:: Riduzione delle Forze di Polizia, interviene il FOGLIO di Ferrara ::..

giovedì 3 aprile 2014

NOME E COGNOME O COGNOME E NOME?


  • Un giorno si presentò a Giosuè Carducci, quando era docente universitario a Bologna, uno studente, pregandolo di volergli firmare il libretto di frequenza. “Come si chiama lei?”, gli domandò il Poeta. E quello, timidamente, “Rossi Arturo”. Bruscamente, quasi sgarbatamente, il Carducci gli restituì il libretto senza neppure aprirlo: “Le farò la firma quando avrà imparato a dire correttamente il suo nome!”. Lo studente guardò il professore con aria interrogativa. E il Carducci, ancor più severo: “Per sua regola, si dice e si scrive sempre il nome prima del cognome. L’eccezione è ammessa solo in caso di necessità alfabetiche!”. E il libretto non fu firmato.
  • La norma tradizionale della nostra lingua vuole il nome collocato sempre prima del cognome. Qualcuno obietterà: e che male c’è a mettere prima il cognome e poi il nome? L’unica risposta possibile è questa: qui non si tratta di una regola trasgredendo la quale si commette un errore, ma di un uso diventato norma comunemente accettata, e che non c’è ragione per non rispettare.
  • Volendo, c’è anche una ragione pratica per attenerci alla sequenza “nome più cognome”: se mi presentano Alberto Bruno, e la regola non si rispetta, non saprò mai quale sia il nome e quale il cognome di questo signore; e se mi scrive Rosina Alessio potrei restare a lungo nel dubbio se si tratti di un uomo o di una donna.
  • Tutto questo naturalmente non vale quando c’è la necessità di un allineamento per ordine alfabetico, che ovviamente privilegia il cognome: un registro scolastico, l’elenco dei promossi, dei vincitori di un concorso eccetera.
  • Anche nei manifesti teatrali, e nei titoli di testa o di coda dei film, al momento degli “E con (in ordine alfabetico): ...”, pur essendo gli attori messi in fila secondo l’iniziale del cognome, vedremo scritti prima i loro nomi di battesimo. L’eccezione, dettata da una scelta poetica, furono i titoli di coda del capolavoro di Ermanno Olmi: “L’albero degli zoccoli”. Qui i nomi di personaggi e interpreti scorrevano con il cognome davanti al nome, come in un severo elenco anagrafico. I personaggi erano poveri contadini d’altri tempi, abituati a declinare le proprie generalità con il cappello in mano e sempre con un po’ di soggezione.
http://dizionari.corriere.it/dizionario-si-dice/N/nome-e-cognome-cognome-e-nome.shtml

mercoledì 2 aprile 2014

..:: Unificazione delle Forze di Polizia: il SAP a RADIO RADICALE ::..

..:: Unificazione delle Forze di Polizia: il SAP a RADIO RADICALE ::..

ANCHE LA PROVINCIA DI TORINO DISCRIMINA I FINANZIERI?

Il 4 febbraio scorso nel Consiglio Provinciale è avvenuta una discussione finalizzata ad esprimere solidarietà alle Forze dell’ordine, dopo i noti avvenimenti del 9 dicembre 2013 in concomitanza con la cd protesta dei forconi.
Dall’iniziativa è scaturita una mozione di solidarietà di tutti i capigruppo (vedi qui sotto), che chiedeva anche l’audizione dei rappresentanti del personale delle Forze di polizia, sia dei sindacati di Polizia che dei Cobar della Guardia di finanza e dei Carabinieri.
 
CONSIGLIO PROVINCIALE DI TORINO
All. N. 489 al punto f bis) dell'o.d.g.
MOZIONE APPROVATA DAL CONSIGLIO PROVINCIALE AVENTE QUALE OGGETTO:
“SOLIDARIETA’ ALLE FORZE DELL’ORDINE”.
N. Protocollo: 1113/2014
PRESO ATTO CHE
negli ultimi mesi vari e gravi episodi si sono susseguiti in cui le forze dell’ordine sono dovuti intervenire con grande dispendio di uomini e di mezzi.
Le manifestazioni sono sfociate in alcuni casi in episodi violenti con danneggiamento di beni pubblici e privati
RILEVATO
che da tempo i rappresentanti sindacali dei lavoratori di Polizia e delle FFAA militari denunciano situazioni di difficoltà operativa in conseguenza di:
_ tagli al personale;
_ turnazioni con straordinari non preventivabili, né talvolta rimborsati;
_ difficoltà nelle progressioni di carriera;
_ usura e scarsità dei mezzi utilizzati nei servizi di ordine pubblico, spesso addirittura con difficoltà nel reperimento del carburante;
_ forte stress degli uomini sottoposti a tensioni ed azioni di vera e propria guerriglia.
ESPRIMONO
_ la solidarietà alle forze dell’ordine per il lavoro teso alla difesa dei cittadini e della democrazia;
_ ferma condanna per qualsiasi forma di violenza e danneggiamento delle proprietà pubbliche e private.
TUTTO CIO’ PREMESSO
IMPEGNANO IL PRESIDENTE E IL CONSIGLIO PROVINCIALE
ad invitare i rappresentanti sindacali dei lavoratori della Polizia e i rappresentanti delle FFAA militari (COBAR e COIR) per un approfondimento delle problematiche operative in città e su tutto il territorio provinciale.
Torino, 4 febbraio 2014
 
Per quanto riguarda i poliziotti, l’audizione si è svolta il 4 marzo scorso. http://siaptorino.blogspot.it/2014/03/conferenza-dei-capigruppo-provincia-di_4.html
Invece l’audizione dei Finanzieri e dei carabinieri, anche se era stata convocata per il 24 marzo come si legge qui sotto,  non è mai avvenuta.
Torino, 19 marzo 2014
Al Presidente della Provincia
Al Vice Presidente della Provincia
Ai Vicepresidenti Consiglio
Ai Capigruppo Consiliari
Loro Sedi
OGGETTO: Convocazione Conferenza Capigruppo.
Si convocano i Signori Capigruppo Consiliari e i Vicepresidenti del Consiglio, il giorno
Lunedì 24 marzo 2014
alle ore 12.30
presso la Sala Stucchi - Palazzo Cisterna
Ordine del Giorno:
1. Comunicazioni del Presidente
2. Audizione rappresentanti del COBAR della Guardia di Finanza e dei Carabinieri in merito ad un approfondimento delle problematiche operative sul territorio provinciale
3. Varie ed eventuali
Il Presidente del Consiglio
INSPIEGABILMENTE l’audizione è stata infatti immediatamente revocata dal Presidente del Consiglio provinciale, Sergio Bisacca (PD):
Torino, 19 marzo 2014
Al Presidente della Provincia
Al Vice Presidente della Provincia
Ai Vicepresidenti Consiglio
Ai Capigruppo Consiliari
Loro Sedi
OGGETTO: Convocazione Conferenza Capigruppo. REVOCATA
Si convocano i Signori Capigruppo Consiliari e i Vicepresidenti del Consiglio, il giorno
Lunedì 24 marzo 2014
alle ore 12.30
presso la Sala Stucchi - Palazzo Cisterna
Ordine del Giorno:
1. Comunicazioni del Presidente
2. Audizione rappresentanti del COBAR della Guardia di Finanza e dei Carabinieri in merito ad un approfondimento delle problematiche operative sul territorio provinciale
3. Varie ed eventuali
Il Presidente del Consiglio
Tale repentino cambio di programma, in sostanza si traduce nella ennesima discriminazione tra servitori dello Stato, quali sono le Fiamme Gialle torinesi.
E’ una vicenda analoga al rifiuto da parte del Tribunale di Torino di ammettere il CoBaR Gdf tra le parti civili del processo cd no tav, mentre i rappresentanti dei poliziotti vennero ammessi: anche quella volta lavoratori in divisa, che svolgono lo stesso servizio, sono stati giudicati in maniera discriminatoria.
L’ultimo caso appare ancora più grave poiché si tratta di un organo politico, il consiglio provinciale, che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini torinesi; purtroppo alcuni di questi cittadini in divisa sono invece considerati di serie B.
Un gran brutto finale per la sopprimenda istituzione provinciale.

Spending review, basta sprechi e più trasparenza sui costi della Difesa - Il Fatto Quotidiano

Spending review, basta sprechi e più trasparenza sui costi della Difesa - Il Fatto Quotidiano

martedì 1 aprile 2014

A CHIVASSO FINANZIERE SI TOGLIE LA VITA CON L’ARMA D’ORDINANZA

La Sentinella del Canavese - 31 marzo 2014

FINANZIERE SI TOGLIE LA VITA CON L’ARMA D’ORDINANZA

CHIVASSO. Ha suscitato una profonda commozione in tutto il Canavese la tragica morte di un finanziere di 24 anni, originario di Gavardo, in provincia di Brescia, in servizio da tre anni alla tenenza della Guardia di finanza di Chivasso.
Il giovane, verso le 4 di venerdì scorso, si è tolto la vita sparandosi con la pistola d’ordinanza. La tragedia si è consumata all’improvviso negli alloggi di servizio della caserma, che si trova in via Caluso, all’ingresso del centro abitato di Chivasso.
Aldo (il nome è di fantasia) che aveva trascorso una serata in compagnia di alcuni colleghi era già andato a letto. Ma nel cuore della notte, nel silenzio, ha armato la pistola e poi l’ha rivolta contro di sè. Nessuno dei colleghi, che nel frattempo si erano svegliati, ha potuto far niente per salvarlo. La morte è stata istantanea. Così come il gesto improvviso. E a nulla sono serviti i soccorsi da parte dell’équipe medica del 118. Dopo l’esame del medico legale dell’Asl/To4 il corpo del finanziare è stato composto nelle camere mortuarie in attesa dell’autopsia disposta dalla Procura della Repubblica di Ivrea, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulla vicenda.
Si tratta di un atto dovuto per capire come Aldo abbia trascorso le ultime ore della sua vita e per indagare le ragioni di un gesto che non ha spiegazioni. Non esistono comunque dubbi circa le cause della morte.
Un dramma umano, la fragilità di un giovane lontano dalla famiglia, che la forza di una divisa e di un lavoro intenso in cui credeva non sono riusciti a colmare.
Aldo non ha lasciato biglietti per spiegare il suo gesto. E al momento non si sa se aveva confidato a qualche collega il malessere che con ogni probabilità doveva tormentarlo da qualche tempo. E di cui non sembra avesse manifestato segnali chiari.
Sul luogo della tragedia sono arrivati anche i carabinieri del nucleo operativo di Chivasso. L’esame autoptico si è svolto già nel pomeriggio di sabato. Poi la magistratura ha concesso il nulla osta per i funerali che si svolgeranno domani, martedì 1 aprile, alle ore 16 nel paese di residenza del giovane finanziere.
Messaggi di cordoglio sono arrivati ai genitori di Aldo, piegati dal dolore, anche da parte del sottotenente Cataldo Gregucci, 44 anni, che comanda la tenenza di Chivasso dal 2013, e dai vertici della Guardia di finanza. Aldo, dopo il diploma, aveva frequentato il corso di reclutamento allievi finanzieri. Un lavoro che amava. La tenenza di via Caluso era stata la sua prima destinazione.
Lydia Massia

Indagine conoscitiva sulla riforma fiscale: audizione del professor Tommaso Di Tanno