sabato 6 ottobre 2012

A Torino il corso per formare i super-finanzieri antiriciclaggio

Finanzieri a scuola di antiriciclaggio. L’obiettivo è di formare una task force di cento super-specialisti per affrontare il fenomeno anche nell’Italia Nord-Occidentale, dove le recenti operazioni contro la criminalità organizzata hanno rivelato i movimenti dell’«economia nera». Trenta investigatori seguiranno il mese di corso organizzato a Torino, diretto dal comandante provinciale Giuseppe Gerli, con la partecipazione di ufficiali della Finanza e di magistrati specializzati nel settore. L’operazione «Crimine» con i sequestri di beni fatti da finanzieri e Dia alla ’ndrangheta in Piemonte è tra gli esempi più recenti di questo tipo di attività. In quell’occasione, gli specialisti avevano utilizzato «Molecola», un software studiato dagli specialisti informatici di Roma per incrociare migliaia di dati attinti da archivi diversi in pochissimo tempo. Ma questo è soltanto un sistema per scovare i soldi «sporchi». Fra gli strumenti più utili ci sono le segnalazioni bancarie per operazioni «sospette»: transazioni (in entrata e in uscita) per importi inusuali finiscono all’attenzione della Guardia di Finanza. È questo meccanismo non riguarda soltanto la mafia. Anzi. Attraverso quelle segnalazioni, sovente è stato possibile individuare riciclatori di «fondi neri» legati al traffico di droga o altri commerci illeciti. In molti casi, gli intestatari dei conti correnti sono prestanome. Ma ci sono anche le segnalazioni per operazioni fatte da commercianti, che si ritrovano a gestire flussi di denaro sproporzionati rispetto agli incassi dichiarati al Fisco. Sovente, però, quei soldi incassati «in nero» vengono spesi nello stesso modo, in un mercato che si autoalimenta: il contante serve per pagare dipendenti abusivi e per acquistare merci senza fattura, con il risultato di diminuire beni e personale in carico all’azienda per simulare un giro d’affari inferiore alla realtà. E tasse evase di conseguenza. Pure le lotterie legali diventano strumenti di riciclaggio. I criminali comprano i i tagliandi vincenti dai giocatori fortunati pagandoli in nero, e poi incassano i monte premi. http://www.lastampa.it/2012/10/06/cronaca/a-torino-il-corso-per-formare-i-super-finanzieri-antiriciclaggio-XhgRtkp07RqwFtpeM6dbgL/index.html

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