mercoledì 27 aprile 2011

Raddoppio dei termini per l’accertamento e diritto di difesa del contribuente

Raddoppio dei termini per l’accertamento e diritto di difesa del contribuente

sabato 16 aprile 2011

GASPARRI: “NON CI SONO FINANZIAMENTI A SUFFICIENZA E IL GOVERNO VUOLE SCIPPARE I FONDI PREVISTI PER IL RIORDINO DELLE CARRIERE”

Carabinieri, corteo bloccato. Ma la Finanziaria ci umilia

“Non ci sono finanziamenti a sufficienza e il governo vuole scippare i fondi previsti per il riordino delle carriere” dice l’ex Ministro “le proteste sono esempio dell’insofferenzanei confronti di un esecutivo che umilia il lavoro delle forze dell’ordine”

Maurizio Gasparri

Da La Repubblica

ROMA - I pullman blu targati Cc pronti nel piazzale della caserma Salvo d' Acquisto a Tor di Quinto. Motori accesi, animi surriscaldati. Un carabiniere è andato al microfono: «La Finanziaria ci umilia, il governo non ricorda i morti di Nassiriya e vogliono anche fare una commissione d' inchiesta sul G8, vi rendete conto?». Applausi scroscianti. «Io vado a prendere un caffè da Giolitti. Chi mi vuole seguire, può farlo». Stava nascendo così, mercoledì mattina, il primo clamoroso corteo dei militari dell' Arma sotto il Parlamento. Perché il caffè Giolitti è in via Uffici del Vicario, cioè davanti a Montecitorio, perché in quella caserma erano riunite più di cinquecento persone. I carabinieri «non possono e non vogliono organizzare alcuna manifestazione pubblica», garantisce adesso il maresciallo Antonio Rizzo, delegato del Cocer. Ma possono andare liberamente a prendere un caffè in divisa, circondando la Camera. E mostrare così tutta la loro rabbia per i tagli della manovra e per il governo di centrosinistra. Li hanno fermati dal comando generale. è arrivata una telefonata del comandante Gianfrancesco Siazzu a Tor di Quinto. Raccontano che il contenuto fosse più o meno: «L' ordine agli autisti è di scendere immediatamente dai pullman. Gli altri, se vogliono, vadano al bar con i propri mezzi». Insomma, un altolà venuto da molto in alto. I carabinieri protestano per le sforbiciate del governo ai fondi della sicurezza, si sentono umiliati per gli aumenti concessi dall' esecutivo: 4 euro al mese nel 2006, 26 nel 2007, 57 nel 2008. «Il comparto del pubblico impiego non ci appartiene - si lamenta il maresciallo Rizzo - . Vogliamo riconosciuta la nostra specificità». Ma c' è un lato più politico della vicenda. All' assemblea si sono presentati Gianni Alemanno, Maurizio Gasparri, Filippo Ascierto e Edmondo Cirielli, tutti di An, per arringare la folla. Poi è arrivato il presidente della commissione Difesa del Senato Sergio De Gregorio, da ieri ormai nel centrodestra (ha votato contro sul decreto fiscale). C' era anche, unica rappresentante dell' Unione, la presidente della stessa commissione alla Camera Roberta Pinotti. Con il suo cappottino giallo sembrava un pesce fuor d' acqua in mezzo a tante divise scure. Clima tutt' altro che pacifico. «Si respirava un' atmosfera pesantissima», racconta. Ma i carabinieri le riconosco una buona dose di coraggio. «Donna eccezionale - dice Rizzo - . Non si è fatta prendere dal panico, non ha avuto paura di 500 carabinieri incaz... «. Anzi, ha strappato anche qualche applauso parlando della riforma della rappresentanza. Il problema resta. Durissima la presa di posizione del ministro della Difesa Arturo Parisi contro la sua stessa maggioranza: «Non posso più tacere. E manifesto ad alta voce tutto il mio dissenso e la mia preoccupazione per i tagli a risorse già inadeguate. Soprattutto pensando al futuro delle nostre missioni internazionali». La Pinotti, che ieri ha ricevuto la telefonata di Siazzu, ha visto con i suoi occhi il clima tesissimo che si vive nell' Arma e ha potuto provare sulla sua pelle il collegamento forte con l' opposizione. Ha rischiato anche di finire in una trappola. Ascierto l' aveva chiamata il giorno prima per chiederle di ricevere i rappresentanti dei carabinieri. L' appuntamento, casualmente, veniva fissato alla stessa ora in cui l' assemblea, il giorno successivo decideva di "andarsi a prendere il caffè" da Giolitti. In questo modo il "corteo", poi stoppato, sarebbe stato legittimato dalla visita al presidente della commissione. La Pinotti ha chiesto spiegazioni ad Ascierto. Lui ha giurato di non saperne niente. Ma il sospetto di una tenaglia di An e alcuni componenti dell' Arma contro l' Unione non si è dissolto. Una riunione c' è stata comunque, mercoledì pomeriggio, con 40 delegati dei carabinieri e le commissioni Difesa di Camera e Senato al completo. Poi ieri è intervenuto anche il presidente di Palazzo Madama Franco Marini. «L' area della Difesa entra tra le priorità assolute della maggioranza. Non possiamo far mancare il nostro sostegno alle forze di sicurezza e militare in missione nel mondo», ha detto Marini. Ed entrando nel merito della protesta sui finanziamenti ha mandato un messaggio al governo: «In queste ore è da vedere bene uno sforzo per rispondere alle loro esigenze». Per smaltire la rabbia una delegazione dell' Arma è stata ieri mattina al museo storico dell' Arma a deporre una corona di fiori. «Quando siamo arrabbiati neri andiamo a onorare i nostri caduti - spiega Rizzo -. E un po' ci passa». Per il momento. -

GOFFREDO DE MARCHIS



P.S.: l'articolo è del 17 novembre 2006!!!!!!



venerdì 15 aprile 2011

Questura al verde “È senza carta igienica”

lpd: Questura al verde “È senza carta igienica” (Segn...: " Questura al verde “È senza carta igienica” Denuncia Silp Cgil Pavimenti lavati una volta al mese, stop a carta igienica e sapone. La ..."

mercoledì 13 aprile 2011

DECRETO “ASSEGNI UNA TANTUM” - IL COISP CHIEDE AUDIZIONE DA PARTE DELLE COMMISSIONI DELLA CAMERA. E IL COCER? NON PERVENUTO


COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA


Prot. 620/11 S.N.

Roma, 12 aprile 2011


Preg.mo On. BRUNO Donato, Presidente della Commissione I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) della Camera dei Deputati


Preg.mo On. CIRIELLI Edmondo, Presidente della Commissione IV (Difesa) della Camera dei Deputati


OGGETTO: Atto Camera n. 4220. Conversione in legge del decreto-legge 26 marzo 2011, n. 27, recante misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Richiesta di audizione da parte delle Commissioni I e IV della Camera dei Deputati.


On. Sigg. Presidenti,

in questi giorni è all’esame delle Commissioni presiedute dalle SS.LL. il decreto legge in oggetto indicato, finalizzato alla corresponsione di assegni una tantum al personale della Polizia di Stato e delle altre forze di Polizia ed Armate, nonché al personale del Corpo dei vigili del fuoco, così da perequare una serie di privazioni economiche e giuridiche che il Governo ha statuito con il decreto legge nr.78/2010 relativo alla manovra finanziaria correttiva e di stabilizzazione dei conti pubblici, poi convertito nella legge nr.122/2010.

I particolari riflessi del provvedimento in esame esigono tuttavia – a parere di questa O.S. – una serie di puntualizzazioni finalizzate a dare certezza ad alcuni suoi aspetti che le Commissioni presiedute dalle SS.VV. non possono ignorare.

Ciò stante, al fine di poter dare un utile contributo al corretto esame del provvedimento in modo da addivenire ad un testo delle legge di conversione che non lasci dubbi interpretativi, si chiede alle Gent.me SS.LL. di voler accogliere favorevolmente la richiesta di questo Sindacato di Polizia COISP di poter essere ascoltato da parte delle Commissioni in argomento.

In attesa di cortese riscontro, si inviano cordiali saluti


Il Segretario Generale del Co.I.S.P.

Franco Maccari

sabato 9 aprile 2011

Operazione della GdF di Asti in negozi cinesi: sequestrati abiti e cosmetici sospetti


La Guardia di Finanza di Asti, nel corso di controlli in alcuni negozi e outlet di proprietà o gestiti da cittadini di nazionalità cinese, ha sequestrato un numero considerevole di capi di abbigliamento, prodotti cosmetici e altro materiale (bastoncini d'incenso) sprovvisti di indicazioni sulle fibre e sui materiali di produzione e privi di informazioni su eventuali controindicazioni per soggetti allergici a determinate sostanze.

In una nota il Comando Provinciale delle Fiamme Gialle di Asti informa che il sequestro è di oltre 700 capi di abbigliamento intimo senza indicazioni sulle etichette, privi di informazioni obbligatorie in lingua italiana, oltre che annotazioni sulla denominazione delle fibre utilizzate per il confezionamento. In particolare su alcune maglie e giacche da donna vi erano, invece, indicati nomi di fantasia non riconducibili ad alcun tipo di fibra in commercio.

Altra merce sequestrata consiste in 300 confezioni di cosmetici potenzialmente pericolosi per i consumatori in quanto senza precauzioni da osservare per l’utilizzo nonché dei componenti anche allergici.

Il sequestro più curioso è quello di numerose confezioni con oltre 2400 bastoncini d’incenso pericolosi perchè senza precauzioni sulle modalità di utilizzo e sulla infiammabilità.

Il continuo e instancabile impegno della Guardia di Finanza nel delicato settore - dice il Comandante Col. Antonio Borgia - è naturalmente finalizzato a tutelare i consumatori, la loro salute nonché garantire l’originalità e la sicurezza del prodotto. A seguito del sequestro - prosegue - sono state, anche, contestate le relative sanzioni amministrative, per un ammontare di migliaia di euro, ai titolari degli esercizi commerciali. L'inchiesta non è terminata - conclude il Col. Borgia -infatti è in corso l’identificazione di tutti gli intermediari commerciali che hanno consentito l’importazione dei prodotti per procedere, anche nei loro confronti, ai relativi addebiti amministrativi.

Da tempo era atteso un preciso controllo sull'attività e la merce in vendita presso esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi. Sono numerose anche in altre regioni segnalazioni e reclami da parte di consumatori sulla scarsa qualità dei prodotti e sui potenziali rischi per la salute, come la notizia della scoperta di capi di abbigliamento sportivi contenenti fibre di amianto.

http://www.atnews.it/2011/03/08/leggi-notizia/argomenti/cronaca-3/articolo/operazione-della-gdf-in-outleu-cinesi-sequestrati-abiti-e-cosmetici-senza-indicazioni.html

Sotto sequestro oltre un milione di merce contraffatta cinese



La Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato oltre un milione di prodotti contraffatti, provenienti dalla Cina, ritrovati in un container e in un deposito clandestino in città. Due i cinesi denunciati all’autorità giudiziaria. I militari hanno prima sorpreso una decina di cittadini cinesi intenti a scaricare un container di 16 tonnellate di merce di diverso tipo, tutta contraffatta, in zona Borgata Aurora.

Le Fiamme Gialle hanno poi scoperto un deposito clandestino di circa 500 mq dove è stata rinvenuta un’ingente quantità di prodotti taroccati pari ad oltre 5 volte la merce stipata nel container. Tra i prodotti sequestrati centinaia di migliaia di accessori per l’abbigliamento con finte griffe Nike, Adidas, Ralph Lauren e Alviero Martini. Sono state inoltre trovate grandi quantità di giocattoli, prodotti elettrici, elettronici e di telefonia privi del marchio Ce.

Con stupore dei finanzieri, tra la merce sottoposta a sequestro sono state rinvenute anche spade Katana e portatessere con il del logo della Repubblica Italiana, facilmente confondibili con le placche in uso alle forze di polizia. Dall’inizio dell’anno la Guardia di Finanza, nella Provincia di Torino, ha condotto diverse operazioni che hanno portato al sequestro complessivo di oltre 400 mila pezzi e alla denuncia di 14 responsabili.

http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/397088/

DELEGATI E CITTADINI INSIEME PER DIRE "NO" ALLA PROROGA ANTIDEMOCRATICA E INCOSTITUZIONALE DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE


Carissimi,

dai lavori dell'ultimo direttivo nazionale, come avrete appreso dal nostro sito internet, tra i tanti argomenti all'ordine del giorno è stata decisa la linea politica dell'associazione in merito alla seconda proroga della Rappresentanza Militare, anche e soprattutto nello scenario della possibile (contro)riforma della stessa qualora il testo Galioto (vedi) diventasse legge dello Stato. In quest'ottica è stato deliberato:

di inivitare tutti i consigli delle rappresentanze militari di chiedere ai rispettivi Cocer la convocazione di adunanze plenarie in modo che venga rispettato il disposto dell'art. 52 della Costituzione;
di invitare i delegati Cocer di tutte le Forze Armate e delle Forze di Polizia a struttura militare a chiedere incontri con i rispettivi ministri affinchè sia disposto l'avvio delle consultazioni elettorali;
di invitare i soci, amici, parenti e simpatizzanti di Ficiesse a sostenere, anche con la propria adesione via mail (comitato@articolo52.it) le iniziative del neonato Comitato Articolo 52 "Militari tra la Gente" (www.articolo52.it)

Amici, le cose possono cambiare, c'è bisogno però che ognuno di noi faccia la propria parte.


Cordialmente vostro
Francesco Zavattolo
Segretario Nazionale Ficiesse.

ALLARME IGIENICO SANITARIO NEGLI UFFICI DELLA CAPITALE

lpd: " ALLARME IGIENICO SANITARIO NEGLI UFFICI DI POL...: " &..."

venerdì 1 aprile 2011

PER I CONCORSI GDF RIMANI MARCHIATO A VITA DA UNA PUNIZIONE DI TRENT'ANNI PRIMA

Salve,

volevo un'opinione su una situazione che mi si è venuta a creare...
in qualità di Appuntato Scelto, ho recentemente presentato istanza per partecipare al concorso per l'ammissione al 15° corso riservato agli Appuntati Scelti del Corpo.
Nel bando di concorso venivano indicati requisiti, normative e modalità per la partecipazione allo stesso.
Avendo una buona anzianità di servizio e presumendo di rientrare nel numero utile della graduatoria, ho analizzato con attenzione la parte relativa hai punteggi attribuiti. Non nascondo il mio stupore quando ho notato l'importanza che veniva attribuita agli esiti della partecipazione al corso di arruolamento, stupefacente! In sintesi, in relazione a come si è terminato il corso, sono stati attribuiti dei punteggi: 4 per gli eccellenti, 3,5 per i superiori alla media, 3 per quelli nella media ed 1,5 per chi è stato promosso in seconda sessione... La beffa? Non dico che ero tra i migliori del corso, ma stavo abbondantemente dentro al primo 20 % della mia Compagnia. Succede che mi si presenta un grave problema personale a casa, faccio richiesta di un permesso che chiaramente mi viene negato (privilegio riservato a pochi); alla libera uscita della tarda mattinata esco e vado a casa...non riesco a rientrare per il contrappello, ma un paio d'ore dopo...e la storia è servita! Promosso in "seconda sessione" per aver messo in discussione l'intero apparato Statale...
Non dico che era sbagliato punirmi, perché anche questo faceva parte del percorso di "scolarizzazione" ed è quasi inutile specificare che per "quella necessità" ho pagato fino alla fine del corso e per i trasferimenti successivi..., ma quello che mi lascia veramente esterrefatto e che a distanza di 30 anni, senza aver preso più alcuna punizione, essendo valutato eccellente con lode da una decina d'anni, devo ancora pagarne le conseguenze!!

Non dico che siamo di fronte ad una palese sperequazione, ma sarebbe veramente interessante valutare e capire, anche a livello legale, se tutto ciò ha ancora un senso e valore, vista la vetustà del contesto....
Un saluto e grazie per la solita attenzione.



Il CoBaR Piemonte fece una delibera in proposito nell'ormai “lontano” 2007 (era il 19 giugno) che riguardava una situazione praticamente uguale alla tua, anche se relativa al concorso per marescialli aiutanti.
La delibera era stata poi inoltrata a Roma al CoCeR ma non risulta sia mai stata trattata.

Tra i titoli considerati per i concorsi interni vi sono anche i giudizi negli avanzamenti; è molto utile in proposito leggere la Nota 394231/07 del 29/11/2007 Cogeguarfi/R.M.. in risposta al CoCeR per una questione che riguardava proprio la procedura per i M.A.

In sostanza è discrezione della Commissione dare un peso o meno ai vari titoli da valutare, anche negativamente. Bisognerebbe che qualcuno sollevasse la questione, ma il CoCeR, come detto, finora pare che non se ne sia occupato.

Indagine conoscitiva sulla riforma fiscale: audizione del professor Tommaso Di Tanno