lunedì 28 febbraio 2011

DALL'ESERCITO LA RICHIESTA DI SMILITARIZZARE LA GDF



Palazzo Esercito – Sala DIAZ

Roma - 23 febbraio 2011


Incontro Capo di Stato Maggiore della Difesa con il Co.Ce.R. Interforze


Signor Capo di Stato Maggiore della Difesa, Le porgo sinceri auguri per il Suo incarico.

Vado subito al dunque, il sottoscritto è delegato Co.Ce.R. dal 1994, e durante il primo governo Berlusconi scoppiò il problema della riforma pensionistica.

Le reazioni del Co.Ce.R. furono immediate e forti.

Anche i Capi delle Forze Armate, dopo averci consultato, si recarono dal Presidente del Consiglio Berlusconi a minacciare le dimissioni. Immediatamente la questione rientrò.

Alla luce di quella esperienza, oggi, invito Lei e i Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate insieme al Comandante Generale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza ad andare dal presidente del consiglio Berlusconi e rassegnare le dimissioni, in segno di protesta contro gli inaccettabili e vergognosi tagli che investono il personale militare.


Non accetto più, che al rientro delle salme dei soldati morti nei teatri operativi, si assista alla sceneggiata di politici ipocriti, che dicono grazie ragazzi, bravi ragazzi, e versano lacrime di coccodrillo.


Lei poco fa ha affermato che il ruolo della Rappresentanza militare è importante. Bene, questo concetto lo deve far capire bene a tutti gli uffici della Difesa, fino all’ultimo comandante di squadra dove è presente un delegato Co.Ba.R.


Signor Capo di Stato Maggiore della Difesa, oggi Lei prende atto dalle parole pronunciate dall’unico delegato presente, che il Co.Ce.R Guardia di Finanza si sente estraneo allo Stato Maggiore della Difesa.


Lei in questa sala ha sentito dall’intervento di uno dei soli tre delegati presenti del Co.Ce.R Carabinieri, che domani mattina incontreranno il Premier dopo la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della Scuola Ufficiali di Roma.


Questo non l’accetto, Signor Capo di Stato Maggiore della Difesa non possiamo legittimare assolutamente un’iniziativa del Co.Ce.R Carabinieri, dopo che questa mattina ha volutamente disertato l’assemblea plenaria del Co.Ce.R. Interforze.


Questo loro modo di agire indebolisce il Consiglio Centrale della Rappresentanza dei Militari che è l’unico organismo deputato ad incontrare il Presidente del Consiglio Berlusconi.


A questo punto Lei deve proporre al Ministero della Difesa la smilitarizzazione della Guardia di Finanza per farla transitare alle dipendenze del Ministero dell’economia e delle Finanze, e contemporaneamente far transitare l’arma dei Carabinieri alle dipendenze del Ministero dell’Interno come prevede la normativa Europea e costituire la Polizia Militare formata dal personale delle tre Forze Armate di Esercito Marina e Aeronautica, come avviene in tutti gli eserciti del mondo.


Per ultimo sappia che la base è inferocita, non sopporta più di essere umiliata dal Governo. Durante i miei mandati da delegato Co.Ce.R ho già fatto due scioperi della fame, e sono pronto a fare anche il terzo, basta una scintilla per scatenare i colleghi nelle caserme.


Roma, 23 febbraio 2011


Primo Mar. Pasquale FICO

Delegato Co.Ce.R. Esercito

domenica 27 febbraio 2011

domenica 20 febbraio 2011

“IL TRADIMENTO” (TAGLI E PROROGHE)


Con l’approvazione appena portata a termine dal Governo con la fiducia al decreto milleproroghe l’esecutivo ha deciso di tradire per l’ennesima volta la fiducia dei militari ed i poliziotti italiani che da oltre 8 mesi aspettano che siano mantenute le promesse ufficiali del Governo e della maggioranza parlamentare concretizzate nella miriade di dichiarazioni verbali e scritte sfociate con l’approvazione dei tanto pubblicizzati ordini del giorno al Senato a latere della manovra finanziaria del “carissimissimo” ministro Tremonti, che è utile ricordarlo ha introdotto la vergognosa norma che blocca ogni forma di aumento stipendiale per il triennio 2011-2013 per gli appartenenti ai specifici (solo a parole e negli obblighi) comparti difesa-sicurezza che non potranno percepire un centesimo in più di quello che hanno percepito nel 2010 CUD alla mano.

Questa bella norma, voluta a parole dal solo Tesoro ma mai contestata direttamente ed apertamente dalle altre amministrazioni (difesa-interno), produrrà degli effetti assurdi ed incredibili che di fatto bloccherà tutte le attività dei due comparti in quanto l’introdotto ed invalicabile limite di reddito individuale obbligherà le amministrazioni a non remunerare ogni tipo di indennità che dia diritto ad un compenso che vada a sforare il reddito 2010 questo vale per il CFI,CFG, straordinario, promozioni, assegno funzionali ecc.ecc.ecc. quindi è chiaro che siamo difronte all’apoteosi della follia!!!

Questa situazione è ridicola e grottesca è produrrà una infinita serie di conteziosi amministrativi mai visti negli ultimi decenni. Immaginate per fare un esempio la scena di due militari che fanno la stessa attività nel 2011, tale attività produrrà 1000 euro in più di reddito, il primo militare il “fortunato” ha avuto pagato nel 2010 2.000 euro di accessorie e potrà avere remunerata l’intera somma di 1000 euro, il secondo militare lo “sfortunato” ha avuto pagato nel 2010 solo 200 euro di accessorie e per questo, potrà avere remunerato solo la somma di 200 euro e non 1000 come il collega! Assurdo ma vero!!! In modo analogo avverrà per tutte le altre indennità!

Ditelo voi se non siamo alla pazzia!!! In questa assurda situazione dove non si comprende più niente e la confusione con l’incertezza la fanno da padroni il Governo ha deciso che nel milleproroghe non si doveva risolvere il problema dei tanti militari e si è limitato invece solamente a prorogare la già prorogata rappresentanza militare, risolvendo almeno il problema dei pochi… i pochi che hanno disperatamente inseguito i parlamentari di maggioranza per ottenere di rimanere in carica altri 9 mesi. E’ inutile ripetere che questa ennesima proroga ha solo uno scopo, non rinnovare i COCER e tenersi stretti gli attuali COCER che evidentemente hanno dimostrato tanta sintonia e simpatia con il Governo… e non sono stati ovviamente traditi…

Tanto per evidenziare per l’ennesima volta che in questo torbido momento, la cosa per grida allo scandalo è non sbloccare gli assegni funzionali (escludendoli dal calcolo del tetto salariale) del personale contrattualizzato, che sono emolumenti fissi e continuativi creati e finanziati con somme allocate per questo scopo dai contratti del personale, quindi stiamo parlando non di semplici automatismi o privilegi che non si capisce bene da dove trovano i fondi ma bensì di una forma più alta di “SALARIO DIFFERITO” del personale contrattualizzato.

Domenico BILELLO

Un commerciante su tre in Piemonte non fa lo scontrino


Secondo Guardia di Finanza e' effetto della crisi

(ANSA) - TORINO, 17 FEB - Un commerciante piemontese su tre non emette lo scontrino fiscale. E' quanto emerso dal rapporto annuale dell'attivita' della Guardia di finanza del Piemonte.

''Si tratta - ha spiegato il generale Vincenzo Basso - di un dato in linea con quello del 2009, cosa che testimonia come la crisi economica sia tutt'altro che finita. Su 10 mila controlli a campione effettuati circa il 34% dei negozianti non e' risultato in regola''. Imponente la cifra recuperata, nel corso di circa 9 mila controlli: due miliardi di euro, di cui la meta' nella sola provincia di Torino.

sabato 19 febbraio 2011

Torino, scabbia tra gli ospiti del Cie: scatta l'emergenza sanitaria


Sovraffolamento, proteste, sciopero della fame e un uomo in isolamento al Cie di corso Brunelleschi perché contagiato da scabbia. Un secondo ne sarebbe stato affetto in queste ultime ore e altri denuncerebbero piaghe su parte dei loro corpi, presumibilmente dovu­te alla stessa malattia della pelle. L'emergen­za sanitaria presso la struttura è scattata da martedì tant'è che lo sciopero della fame di alcuni ospiti è stato interrotto: «Chiedevano solo maggiore attenzione alle condizioni sa­nitarie », dice un attivista che ha partecipato ai presidi organizzati davanti all'ex Ctp. Così è stato, «sia pur con ovvie difficoltà - fanno sapere dall'amministrazione della struttura - a causa del sovraffollamento».


Clicca l'articolo di Marco Bardesono su CronacaQui del 17 febbraio 2011

martedì 15 febbraio 2011

AL SENATO SI STA APPROVANDO CON UN SOTTERFUGIO LA PROROGA AL 2012 DEI COCER, MENTRE NON SI MANTENGONO NESSUN IMPEGNO SUI TAGLI

Il decreto milleproroghe è giunto ieri all’esame dell’Aula del Senato, dopo che le Commissioni 1^ e 5^ hanno approvato le modifiche che saranno recepite dal maxiemandmento del Governo.
Nei giorni scorsi, infatti, sono stati respinti molti emendamenti dei Senatori in Commissione, compresi quelli inerenti la proroga della rappresentanza militare volti a limitarla al 30 luglio 2011 (quelli delle opposizioni) o, viceversa, ad estenderla ancora di un anno (dal PDL).

Ancor prima erano stati dichiarati inammissibili gli emendamenti del Sen. Saltamartini (PDL) che avrebbero limitato gli effetti negativi dei tagli stipendiali del DL 78/2010 sul personale del comparto sicurezza e difesa, come più volte l’esecutivo si era impegnato a fare nei mesi passati.
Tuttavia, proprio nell’ultima seduta utile prima dell’Aula, avvenuta l’11 febbraio 2011, le Commissioni riunite hanno approvato in extremis un anomalo emendamento del relatore, Sen. Malan (PDL), che prorogherà al 30 aprile 2012 l’attuale mandato della rappresentanza militare.
L’anomalia consiste nel fatto che la disposizione in apparenza tratterebbe la proroga di alcuni termini ma, sostanzialmente e tramite un cavilloso linguaggio, riguarda solamente la rappresentanza militare, come è stato giustamente fatto rilevare dal Sen. Ceccanti (PD) ieri in Aula:
“”Aggiornando la pregiudiziale, segnalo altri tre problemi. Nel testo originario del decreto si riuscivano anche a prorogare quattro provvedimenti non scaduti con una nuova importante innovazione: prorogare ciò che non è ancora scaduto. Mi riferisco alla proroga Senatore Ceccanti
in materia di rappresentanza militare, a quelle relative alla relazione sull'economia e finanza pubblica del Ministro competente, al cosiddetto bonus maturità e agli studi di settore….Capisco che il Ministro e la Commissione per la semplificazione stanno lavorando per semplificare il nostro ordinamento, ma sembra anche che si voglia trovare lavoro da fare per le prossime legislature per il nuovo Ministro della semplificazione e per la nuova Commissione per la semplificazione. Infatti, scrivere una norma, come quella contenuta nell'emendamento 1.7000, che stabilisce che tutti «i termini e i regimi giuridici», eccetera, sono prorogati al 30 aprile 2012, eccetto gli altri, quando in realtà questa è una norma che vale solo per un caso, per le rappresentanze militari, è cosa piuttosto curiosa. Chi andrà a leggere la legge di conversione non capirà e penserà di sbagliarsi, perché se si usa il plurale, parlando di tutti «i termini e i regimi giuridici», si penserà che i casi siano almeno due. Invece, questa norma «generale e astratta» è solo per la rappresentanza militare, ossia riguarda solo un caso.”
Ricapitolando, dal momento che le modifiche approvate dalle Commissioni saranno recepiti in un maxiemendamento sul quale il Governo sta per porre la fiducia e poiché è presumibile che alla Camera non verrà introdotta alcuna modifica al testo (in quanto il decreto decadrebbe a fine mese), è presumibile che il milleproroghe, ultima occasione utile per limitare gli effetti dei tagli agli stipendi, sarà invece utilizzato per prorgare di altri nove mesi la rappresentanza militare, come fortemente richiesto da alcuni COCER.

sabato 5 febbraio 2011

IN ARRIVO UNA CIRCOLARE INTERPRETATIVA DI TREMONTI SUI TAGLI STIPENDIALI ALLE FF.PP??


Legge 122/2010 (Finanziaria 2011): lettera al Capo della Polizia

Riportiamo di seguito la lettera del “Cartello” al Capo della Polizia Direttore Generale della P.S. per rappresentare la necessità che le’eventuale circolare del M.E.F., richiesta dal Dipartimento e dal Ministro dell’Interno, salvaguardi contestualmente la funzionalità dell’Amministrazione e i diritti dei colleghi.

“Signor Capo della Polizia,

facciamo seguito all’incontro avuto il 27 gennaio u.s., nel corso del quale ha voluto aggiornarci sugli sviluppi delle iniziative che il Dipartimento e il Ministro dell’Interno stanno ponendo in essere per sanare la grave situazione venutasi a creare dopo i tagli e le limitazioni introdotte con la legge 122/2010.
Da tempo il “Cartello dei sindacati” richiede con determinazione che i diritti retributivi dei poliziotti, pregiudicati per alcuni istituti e totalmente negati per altri dopo l’emanazione della manovra finanziaria, siano ristabiliti affinché si salvaguardi la funzionalità dell’azione di polizia e la loro dignità professionale anche in funzione di una specificità che lo stesso esecutivo ha voluto riconoscere con apposita norma.
Nel corso del predetto incontro Lei ebbe ad anticiparci come, grazie appunto all’azione congiunta del Ministro e del Dipartimento della P.S., il Ministero dell’Economia stesse valutando la possibilità di emettere una circolare con la quale fornire un’interpretazione autentica relativamente alla corretta applicazione dei commi 1 e 21 dell’articolo 9 della già richiamata legge 122, ed in particolare agli aspetti concernenti gli elementi che dovevano essere presi in considerazione per non superare il tetto salariale individuale fissato al 2010.
Siffatta possibilità, sino a quel momento sconosciuta a tutti i partecipanti, come Lei ricorderà, destò consenso ma – atteso che la suddivisione degli 80 milioni di euro previsti come indennità perequativa garantiscono la totale copertura delle sole promozioni di tutto il personale - anche non poche perplessità rispetto ad eventuali priorità che la circolare potesse definire relativamente alla necessità, rappresentata dal Cartello e da Lei condivisa, di dover addivenire ad un’interpretazione della citata norma che salvaguardasse, contemporaneamente, si la funzionalità dell’apparato, ma anche, e prioritariamente, la dignità professionale e la specificità dei poliziotti.
Al fine di evitare fraintendimenti e possibili equivoci, che potrebbero incrinare l’azione sinergica che il sindacato e l’Amministrazione hanno interesse a mantenere unitaria per convergenza di obiettivi, siamo a rappresentarLe la necessità che i diritti dei poliziotti, quali l’assegno di funzione, l’indennità pensionabile e gli automatismi stipendiali (più 8 anni per le qualifiche apicali – Ass.ti Capo, Sov.ti Capo, Ispettori SUPS - o le indennità regolamentate dagli artt. 42 e 43 della L.121/81) siano prelevati alla salvaguardia del funzionamento dell’apparato.
Ciò in considerazione del fatto che, qualora la circolare, come alcuni elementi di riscontro raccolti informalmente lasciano intravedere, fosse effettivamente emanata come richiesto dall’Amministrazione e dal Ministro dell’Interno, questa si riferisca, superando gli attuali limiti, sia ai diritti legittimi dei poliziotti, sia a quelli relativi alle indennità accessorie concernenti un impiego in misura superiore a quello effettuato nel corso dell’anno 2010.
Confidando nella Sua consueta sensibilità sulle problematiche che attengono al personale, nonché sulla tempestività risolutiva con cui le affronta, ringraziamo anticipatamente inviando cordiali saluti e restando in attesa di un cortese riscontro nelle more della convocazione del tavolo tecnico concordato nell’ultimo incontro.”

Roma 2 febbraio 2011

venerdì 4 febbraio 2011

Pizza all'origano e spuntava la droga


Dopo alcuni mesi di indagini le Fiamme Gialle di Orbassano hanno arrestato il titolare di una pizzeria da asporto di Torino con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si trova tra corso Orbassano e via Guido Reni.

L'uomo, 30 anni, italiano, aveva escogitato un sistema per vendere le dosi nascoste nei cartoni delle pizze. Così quella che sembrava una semplice ordinazione si trasformava in una consegna ai pusher.

Il tono e il linguaggio utilizzati nelle richieste, distinguevano i clienti. La “pizza alle verdure” o con “un po' di origano”, ad esempio, celavano la richiesta di una bustina o di una dose più consistente di stupefacente. Così il titolare si recava nel retro del locale, tornando con la confezione completa.

La Guardia di Finanza da tempo monitorava le principali aree di smercio, prevalentemente di Orbassano e Nichelino, e teneva sotto controllo alcuni spacciatori della zona. Ci sono voluti diversi appostamenti e pedinamenti prima di giungere alla pizzeria. I finanzieri si sono finti clienti per riuscire a notare le anomalie nelle vendite.

Il blitz è scattato a fine gennaio. Nella perquisizione all'interno del locale sono stati sequestrati 3 chili di marijuana, occultati all'interno di un'intercapedine in una colonna in cartongesso, mentre nel suo appartamento sono stati rinvenuti 5 kg di hashish, nascosti in una borsa frigo e già confezionati in panetti da mezzo chilo.
Gli investigatori sono certi che la droga fosse destinata a rifornire le piazze di Torino e dell'hinterland.

http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/387409/

giovedì 3 febbraio 2011

TAGLI STIPENDIALI DL 78/2010: ASSEGNI FUNZIONALI E ADEGUAMENTI AUTOMATICI DEI DIRIGENTI di Gianluca Taccalozzi


TAGLI STIPENDIALI DL 78/2010: ASSEGNI FUNZIONALI E ADEGUAMENTI AUTOMATICI DEI DIRIGENTI, DUE PESI E DUE MISURE. RISCHIA ANCHE CHI HA MATURATO L’ASSEGNO FUNZIONALE NEL 2010
di Gianluca Taccalozzi



Il tetto salariale individuale imposto dal comma 1 dell’art. 9 del D.L. 78/2010 rischia di produrre effetti dirompenti sul trattamento economico di poliziotti e militari. La criticità maggiore è rappresentata dalla possibile, per non dire probabile, mancata corresponsione dell’assegno funzionale maturato nel prossimo triennio dal personale non dirigente.

Tutte le indennità soggette al taglio per incapienza del tetto salariale 2010 (straordinario, missione, presenza esterna, ecc.) sono “controllabili” ovvero è possibile non far maturare il diritto al loro riconoscimento; basterebbe non fare straordinari (o portarli a recupero compensativo), missioni, servizi esterni ecc.; Invece l’assegno funzionale si matura con l’anzianità di servizio e, pertanto, la sua maturazione non risulta controllabile o congelabile.

Ciò detto, è evidente che se, a seguito del raggiungimento del tetto salariale 2010, l’amministrazione X si vedesse costretta a non poter retribuire l’assegno funzionale ad un dipendente Y, si configurerebbe la paradossale, ingiustificata ed incostituzionale situazione di non retribuire un diritto acquisito. Situazione che può essere evitata, seppur attraverso un’enorme opera di monitoraggio, per quanto attiene le indennità controllabili e la cui maturazione è connessa allo svolgimento di attività straordinarie: basterebbe, come detto, non far fare tali attività per non far maturare il relativo diritto.

E’ scontato che il mancato riconoscimento di un diritto acquisito sarebbe agevolmente superato da ricorsi amministrativi che farebbero inevitabilmente rilevare l’incostituzionalità della norma, rendendola di fatto inapplicabile. Una problematica che, a ben vedere, è stata, in qualche modo, considerata dal legislatore che ha istituito il famoso fondo di 80+80 milioni (art. 8 comma 11bis) proprio per calmierare i possibili mancati riconoscimenti di diritti acquisiti (o comunque non controllabili) conseguenti all’applicazione del comma 21 dell’articolo 9 (promozioni, scatti ed adeguamenti automatici stipendiali dei dirigenti).

Posto che il fondo in questione non è sufficiente a compensare i tagli previsti dal comma 21, un paio di interrogativi nascono spontaneamente:



1) perché con quel fondo non si è inteso coprire anche gli assegni funzionali dei non dirigenti, considerandoli alla stessa stregua degli automatismi stipendiali dei dirigenti?



2) non si è creata, in tal modo, una palese diversità di trattamento tra personale dirigente/omogeneizzato e personale non dirigente?

Un’ulteriore riflessione merita infine la questione relativa a chi ha iniziato a percepire l’assegno funzionale nel corso del 2010. Anche in questo caso, infatti, si potrebbe verificare la mancata corresponsione dello stesso nel prossimo triennio, seppure solo parzialmente.



Se, ad esempio, il dipendente X percepisce l’assegno funzionale nel mese di settembre 2010, è evidente che detto assegno contribuisce alla formazione del proprio tetto salariale 2010 per soli 4 mesi e, pertanto, garantirà allo stesso dipendente X la corresponsione dello stesso emolumento solo per 4 mesi all’anno nel prossimo triennio; rimarrebbero così fuori dal tetto salariale 8 mensilità, la cui corresponsione non è affatto garantita.



Gianluca Taccalozzi
Presidente Direttivo Nazionale Ficiesse
gianlucataccalozzi@alice.it

http://www.ficiesse.it/home-page/4812/tagli-stipendiali_-assegni-funzionali-e-adeguamenti-automatici-dei-dirigenti_-due-pesi-e-due-misure_-rischia-anche-chi-ha-maturato-l%E2%80%99assegno-funzionale-nel-2010---di-gianluca-taccalozzi


Indagine conoscitiva sulla riforma fiscale: audizione del professor Tommaso Di Tanno