sabato 31 ottobre 2009

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE: DOVE SONO I RESIDUI DEL FONDO EFFICIENZA?

ATTO CAMERA


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04718

presentata da
MAURIZIO TURCO

martedì 27 ottobre 2009, seduta n. 239
MAURIZIO TURCO, BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI e
ZAMPARUTTI. -


Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
in un comunicato stampa del 23 ottobre 2009, diffuso alle agenzie di stampa dal Coisp, (Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di polizia), dal titolo «Ancora aspettiamo l'indennità di risultato per il 2008. Questo Governo non conosce vergogna, è come se rubasse le caramelle ai bambini», si legge «... qualcuno ha preso i soldi già destinati agli Operatori della Polizia di Stato e... li ha spesi praticamente di nascosto. Cioè, per dirla in altri termini, li ha rubati! ... Siamo alla fine del 2009 ed ancora i colleghi attendono l'indennità di risultato ella seconda metà del 2008. Se non fosse che materialmente questi soldi in cassa non ci sono, allora ci sarebbe da perdere le staffe veramente! ... Ma quand'è che i nostri politici andranno a seguire appositi corsi per imparare a dire la verità ed a non prendere per i fondelli quelli nel cui interesse dovrebbero governare?";
nel medesimo comunicato Franco Maccari, Segretario generale del Coisp - Sindacato indipendente di Polizia, non nasconde «la rabbia per la sconcertante situazione di incuria e di menefreghismo in cui gli Operatori della Polizia sono costantemente abbandonati»;
si apprende inoltre che il COISP ha protestato formalmente, inviando una lettera al Presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi; al Ministro dell'interno, Roberto Maroni; al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, ricordando loro che «l'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2009 n. 51, ha previsto, a favore del personale della Polizia di Stato, un incremento, per l'anno 2008, di circa 46 milioni di euro delle risorse del Fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali»; si legge ancora nella missiva «ad oggi gli uomini e le donne della Polizia di Stato sono in credito di circa 450,00 euro ciascuno, in quanto i 46 milioni dell'incremento sopra specificato non sono ancora nella disponibilità del Ministero dell'interno!»;
a parere degli interroganti, il mancato pagamento degli emolumenti spettanti appresenta l'evidenza di una politica degli annunci che contrasta apertamente con la realtà vissuta quotidianamente degli operatori della Polizia di Stato, fatta di sacrifici e rinunce, che, nonostante tutto, non hanno impedito al Corpo di raggiungere importanti obiettivi sia a livello nazionale che internazionale nella lotta alla criminalità -:


quale sia l'effettivo importo residuo del compenso per l'efficienza dei servizi istituzionali (F.E.I.) ancora non corrisposto agli appartenenti alla Polizia di Stato e quali le ragioni di questo inammissibile ritardo nel pagamento di tali somme;


quali siano le immediate azioni che il Ministro interrogato intenda adottare per are una puntuale applicazione alle norme di riferimento, e quali i tempi di attesa perché tali somme siano corrisposte al personale della Polizia di Stato, comprensive di interessi di legge e rivalutazione monetaria, dalla data di effettiva insorgenza del credito fino a quella dell'effettivo soddisfo. (4-04718)

venerdì 30 ottobre 2009

MENTRE ALCUNI MANIFESTANO, ALTRI OTTENGONO FAVORI


MANIFESTAZIONE SINDACATI POLIZIA E CORPO FORESTALE, COCER GUARDIA DI FINANZA E COCER AM HANNO ESPRESSO SOLIDARIETA' E CONDIVISIONE ALL'EVENTO (e gli altri?).



Un successo inaspettato, stimate oltre 40mila persone partecipanti, tutte le sigle sindacali hanno condiviso l'importanza di essere uniti ed esprimere in modo plateale quanto vanno dicendo da oltre una anno al nuovo Governo. Le precedenti dimostrazioni di malessere non hanno trovato spazio nel mondo mediatico, per lo più sono rimaste conosciute agli addetti ai lavori, si è tentato di far passare l'idea che i problemi della Sicurezza e Difesa sono speciose lamentele di pochi. In realtà, la partecipazione massiccia ha dimostrato l'esatto contrario. I problemi atavici strutturali, rinviati di governo in governo, si sono acuiti con l'ultima Finanziaria che ha visto cancellare tre miliardi di euro e 40mila unità nei prossimi tre anni. Blocco dei tourn over, età media di 50 anni, carceri sovraffollate e dotazioni mezzi in declino, mancato avvio dei Fondi Pensione, Riordino delle Carriere, sono solo alcune delle sofferenze più evidenti e datate.
Si aggiunga al passato, il ritardo della chiusura contrattuale (biennio 2008-09) e la mancata apertura del nuovo biennio economico (2009-10). Nell'ambito del Comparto Difesa (EI, MM, AM) il Nuovo Modello di Difesa stenta a conoscersi, la previsione della chiusura di Enti, la mancanza di organico in alcuni ruoli e l'esubero di altri pesano sulla motivazione del personale. La mancanza di tutela individuale fa emergere nuove sofferenze come il Mobbing, lo stress pisco fisico, malattie psicosomatiche frutto di un ambiente fortemente gerarchizzato, pieno di doveri e con pochi diritti. Tutto sembra precario e i precari nelle Forze Armate non trovano riparo e speranze.
Probabilmente, nonostante l'alta affluenza alla manifestazione, i massmedia non daranno sufficientemente lo spazio necessario per evidenziare le incertezze del personale. Staremo a vedere quali telegiornali e giornali daranno la notizia con la dignità che si merita. Senza piagnistei, senza retorica o strumentalizzazioni di parte, occorre una riflessione "laica". Un paese in cui poliziotti, gli agenti di custodia, le guardie forestali, i militari si lamentano e manifestano in piazza probabilmente le cose stanno messe male, c'è da preoccuparsi. In quest'ottica si capisce perchè la notizia è silenziosamente pubblicata.
Di fronte a questo stato di cose, di fronte a problemi comuni del Comparto Difesa e Sicurezza solo il COCER della GDF e dell'AM hanno espresso solidarietà e vicinanza ai "cugini" poliziotti. Gli altri, Esercito, Carabinieri e Marina hanno preferito glissare l'argomento e pensare ad altro.
Il paradosso è presto fatto, ieri mattina mentre tanti colleghi manifestavano in Piazza per far conoscere le proprie aspettative, il Consiglio dei Ministri approvava un Decreto Legge sulla "PROROGA DEL MANDATO RAPPRESENTATIVO fino al 2011" ai Rappresentanti COBAR, COIR, COCER delle Forze Armate.



http://www.dirittierovesci.it/

lunedì 26 ottobre 2009

IL 28 DA TORINO CENTINAIA DI POLIZIOTTI E FINANZIERI IN PIAZZA A ROMA


Lo annuncia Sap provinciale, manifestazione contro tagli governo
APCOM - Centinaia di poliziotti mercoledì 28 ottobre partiranno da Torino per manifestare a Roma conto i tagli alla sicurezza del governo. Lo annuncia la segreteria provinciale del Sap, Sindacato autonomo di polizia, di Torino. "Solo a Torino mancano cento uomini tra Questura e Commissariati, le Volanti sono vecchie, senza risorse non possiamo garantire sicurezza", denuncia la segreteria provinciale del Sap che sta organizzando i pullman per raggiungere la capitale in vista della manifestazione: almeno 200 agenti dal solo capoluogo piemontese e oltre un migliaio da tutto il Piemonte. "Stiamo facendo fatica ad organizzare i pullman per andare a Roma mercoledi' prossimo a manifestare contro i tagli alla sicurezza del Governo - spiega il Sap - soltanto da Torino saranno oltre duecento i colleghi che, a proprie spese e liberi dal servizio, scenderanno nella capitale. Abbiamo tantissime richieste perchè tra gli operatori c'e' molto malcontento. E oltre un migliaio da tutto il Piemonte". Così "quella del 28 ottobre si annuncia come la più grande manifestazione delle forze dell'ordine che la storia della Repubblica ricordi". Hanno aderito, oltre al Sap, i principali sindacati della polizia di Stato, della polizia penitenziaria, del corpo forestale dello Stato. Alla mobilitazione - ricorda il Sap - ha aderito anche il Cocer della Guardia di Finanza del Piemonte: "A titolo personale e liberi dal servizio, saranno con noi in piazza tantissimi carabinieri e finanzieri". "Non rivendichiamo soltanto un contratto migliore - afferma Silverio Sabino, segretario provinciale torinese del Sap - ma soprattutto risorse per le nostre autovetture, i nostri mezzi, per gli organici". A Torino, denuncia il Sap - la maggior parte delle auto, ad esempio, ha oltre 200mila chilometri di servizio e "una su tre è costantemente in riparazione". In questura e nei commissariati - prosegue Sabino - mancano almeno cento uomini, e a causa delle mancate assunzioni l'età media del personale supera i 45 anni. "E alcuni uffici sono in condizioni davvero vergognose, con i colleghi che sono costretti a portarsi da casa il proprio pc portatile per poter lavorare, fare indagini e prendere denunce. Nonostante questo - conclude il Sap - il nostro impegno nel contrasto alla criminalità resta forte. Ma nel 2010, con i nuovi tagli previsti dalla Finanziaria targata Tremonti, rischiamo di non poter più garantire la sicurezza ai cittadini".

CHI HA RUBATO I SOLDI DEL FONDO EFFICIENZA?

martedì 20 ottobre 2009

ALLA POLIZIA PENITENZIARIA PAGANO GLI STRAORDINARI TAGLIATI


Decreto nr. 8/2009

REPUBBLICA ITALIANA
Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria
(Sezione Prima)

Il Consigliere delegato
ha pronunciato il presente
DECRETO
Sul ricorso numero di registro generale 727 del 2009, proposto da: Gennarino De Fazio, rappresentato e difeso dall'avv. Lorenzo Di Gaetano, con domicilio eletto presso Sabrina Apollinaro in Satriano Marina, via Milano Snc;
contro
Ministero della Giustizia, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria;
per l'ingiunzione
del pagamento della somma di € 3.091,56

Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti l'art. 8 della legge del 21 luglio 2000, n. 205 e gli artt. 633 e ss. cod. proc. civ.;
Visto il decreto presidenziale n. 1 del 28 gennaio 2005, di delega al dr. Giovanni Iannini, ai sensi dell’art. 8, comma 1, della legge 21 luglio 2000 n. 205;
Considerato che il sig. Gennarino De Fazio, Ispettore di Polizia penitenziaria, agisce, con ricorso per ingiunzione, al fine di ottenere il pagamento della somma di € 3.091,56, per il titolo di cui al ricorso;
Esaminata la documentazione prodotta;
Ritenuto fondato il ricorso sulla base della documentazione stessa;

P.Q.M.
ingiunge al Ministero della Giustizia, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, in persona del legale rappresentante p.t., di pagare al sig. Gennarino De Fazio, per la causale di cui al ricorso, la somma di € 3.091,56, oltre interessi e rivalutazione calcolati nei modi di legge, nonché la somma di € 470,00 a titolo di competenze per il procedimento monitorio, di cui € 145,00 per onorari ed € 325,00 per diritti, oltre al rimborso forfetario delle spese nella misura del 12,50% dell’importo di diritti ed onorari, nel termine di giorni quaranta dalla notificazione del presente decreto, avvertendo che il debitore potrà proporre opposizione di fronte a questo Tribunale Amministrativo Regionale nel termine indicato e che, in difetto, si procederà ad esecuzione forzata.
Così deciso in Catanzaro il giorno 11 settembre 2009.


sabato 17 ottobre 2009

A TEATRO CON L’AU.DI.DO.




L’AU.DI.DO., (Autogestione Diversamente Dotati), è un’Associazione nata nel 1992 in Alpignano (To) con l’obiettivo di diventare punto d’incontro e riferimento per ragazzi disabili, le famiglie degli stessi e i volontari che vi operano. La sede è nei locali di una scuola, messi a disposizione dal Comune di Alpignano. Qui vengono organizzati momenti ricreativi e laboratori di vario genere. “Più gente viene in Associazione, più bestie si vedono” è il motto del past-president Nico Paiuzza, per affermare che ogni persona è unica nel suo genere, ma questa sua unicità, unita a quelle di tutti, concorre a formare la società in cui viviamo. In quest’ottica la diversità è una risorsa, una possibilità alternativa, un’ulteriore ricchezza per chi viene in contatto con essa. Nel 1998 nasce l’Officina Teatrale “Tribalico”, un laboratorio di teatro condotto da professionisti esterni.

http://www.audido.it

venerdì 16 ottobre 2009

Polizia, a ottobre arrivano le divise estive - di Massimo Numa (La Stampa del 15-10-09)


Viminale povero e anche distratto. Lettera dal ministero degli Interni, data 5 ottobre. Tema, il vestiario estivo. Il Siap, sindacato di polizia, chiede ragioni del perché mancano camicie, scarpe, pantaloni, anfibi. Insomma, qualsiasi cosa. I burocrati inviano, appunto in autunno inoltrato, una nota in cui annunciano di «aver provveduto all’assegnazione di 649 camicie...», contro le 1300 necessarie. Note tristi, anche un po’ rassegnate: «E’ stato rappresentato che la limitata disponibilità finanziaria di risorse relative al capitolo di spesa non ha consentito, al momento, il completo soddisfacimento delle esigenze segnalate». Il segretario provinciale Siap, Michele Cerviere, attacca: «Sono totalmente insufficienti, siamo in autunno e le consegne non sono state ancora completate».

Tutto questo è paradossale e, per certi versi, suona anche irridente per il personale. Che già si compra gli scarponi anfibi perchè non non ce ne sono più da tempo. Credo che il governo non si stia comportando in modo corretto, va tradendo tutte le nostre aspettative».

Dal vestiario alle auto. La denuncia è del Sap provinciapale. Parla il segretario provinciale, Silverio Sabino: «La situazione più comica è alla squadra mobile. Anzi tragicomica. Dunque, come è noto, mancano auto civili. Le poche ci sono, carrette esauste e da tutti straconosciute. Nel garage di via Tirreno, però, ci sono sette auto di grossa cilindrata, di cui tre nuovissime, confiscate. Pronte per essere utilizzate. Invece sono da mesi ferme. Perchè? Colpa di norme e circolari inesistenti o contradditorie. Da una parte il ministero ha stabilito che le auto superiori a 2500 cc devono ritornare all’autoritàù giudiziaria per essere vendute all’asta. Costi di gestione troppo alti, spiegavano. Ma c’è un’altra direttiva, emanata proprio dal ministro, che libera questi mezzi dai vincoli. A Torino, nonostante la buona volontà dei dirigenti locali, la situazione non si sblocca. Con effetti negativi per i servizi. A volte usiamo persino le auto di nostra proprietà, con tutti i pericoli che una scelta del genere comporta. Chiediamo semplicemente di essere messi in condizioni di lavorare, nient’altro». E Massimo Montebove, della direzione nazionale del Sap: «Oggi sit in davanti al ministero, si discute del contratto ma la partenza è già da dimenticare, aumenti ridicoli e niente risorse. Ci vuole un cambio di marcia, prima che sia troppo tardi».

Sulla stessa linea d’onda il dirigente nazionale del Siulp, Eugenio Bravo: «40 euro di aumento, 20 netti al mese. Una miseria in tempi come questi. E poi il blocco del turn over, l’età media dei poliziotti sempre più alta e la cronica mancanza di mezzi. Le carenze di organico si faranno sentire sempre di più, corriamo il rischio di un corto circuito, dalle conseguenze imprevedibili per la macchina della sicurezza. Il governo cambi politica, basta con i tagli».

mercoledì 14 ottobre 2009

SINDACATI PS: DOMANI SIT IN AL VIMINALE CONTRO TAGLI. ALLA PROTESTA ADERISCONO ANCHE SIGLE PENITENZIARIA E FORESTALE


Roma, 14 ott. (Apcom) - I poliziotti domani scenderanno in piazza per chiedere al governo "risposte concrete di fronte ai tagli al comparto della sicurezza".

"Il governo ha scelto di continuare nella politica degli annunci - affermano i sindacati Siulp, Sap, Siap-Anfp, Silp-Cgil, Ugl-Polizia di Stato e Coisp - senza far seguire alcun fatto concreto".

L'appuntamento per domani mattina davanti al Viminale, dove ci sar un sit in dei poliziotti dalle 8 alle 13, che si terra' in contemporanea ad un'analoga protesta degli agenti della polizia penitenziaria davanti al ministero della Giustizia e degli uomini del Corpo forestale dello Stato, davanti al ministero delle Politiche agricole. Al termine dei sit in, i sindacati si trasferiranno in piazza Montecitorio per proseguire nella protesta.

"Non vi sono allo stato - dicono i sindacati di Polizia - stanziamenti economici per il prossimo anno che possano accogliere, anche solo in parte, le richieste che tutte le organizzazioni sindacali del comparto hanno avanzato per ottenere risorse adeguate per il rinnovo del biennio contrattuale, per la salvaguardia della specificita' professionale, per il riordino delle carriere".

L'iniziativa di domani, che per la prima volta dopo anni vede insieme tutte le principali sindacali della polizia, e' la seconda delle mobilitazioni programmate dalle organizzazioni sindacali: il 6 ottobre c' stato un volantinaggio davanti a tutte le Prefetture e le Questure e il 28 ottobre si terrà una manifestazione nazionale a Roma, con la partecipazione di migliaia di appartenenti al comparto sicurezza.

martedì 13 ottobre 2009

"ANCH'IO NON CONDIVIDO LA PROROGA DEI COCER", ADERIAMO NUMEROSI ALL'INIZIATIVA DI FICIESSE


"ANCH'IO NON CONDIVIDO LA PROROGA DEI COCER", ADERIAMO NUMEROSI ALL'INIZIATIVA DI FICIESSE AMID E ASSODIPRO INVIANDO EMAIL AI SENATORI DELLE COMMISSIONI 1^ E 5^ CONTRO L’EMENDAMENTO CHE SPOSTEREBBE LE ELEZIONI DEI NUOVI ORGANISMI DELLA R.M. A FINE 2011


Ficiesse, insieme alle associazioni consorelle AMID e ASSODIPRO, avvia oggi un’importante iniziativa intitolata "ANCH'IO NON CONDIVIDO LA PROROGA DEI COCER" alla quale chiediamo di aderire numerosi.
Perché l’iniziativa? Perché nei prossimi giorni le Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro del Senato sono chiamate a decidere sui numerosi emendamenti presentati al disegno di legge n. 1167 in materia di lavori usuranti. Tra questi ce n’è uno, il 22.0.103, con il quale si vogliono mantenere in carica gli attuali organismi della rappresentanza militare (Cobar, Coir e Cocer del X mandato) per un anno oltre la naturale scadenza, con il risultato che le elezioni previste per la primavera del 2010 verrebbero spostate all’autunno del 2011(http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emendc&leg=16&id=412876&idoggetto=427661).
Che ragione ha questa proroga? E perché è stata inserita in un disegno di legge che non c’entra assolutamente nulla con la rappresentanza militare?Negli atti parlamentari non viene fornita alcuna risposta, ma come da noi segnalato in un servizio del 3 marzo 2009 (http://www.ficiesse.it/news.php?id=2848) sappiamo che il Cocer dei Carabinieri ha chiesto con forza al Governo "l'eventualità di una proroga dell'attuale mandato per seguire il relativo iter legislativo".
L’ipotesi proroga sta spaccando da mesi il mondo della Rappresentanza militare e molti paventano che dietro la richiesta possa esserci il tentativo di alcuni delegati di mantenere il più a lungo possibile la ribalta nazionale, nella speranza di riuscire ad ottenere, in sede di riforma della legge 382, la rieleggibilità piena superando anche l’attuale limite del doppio mandato.
Sembra comunque che l’allungamento trovi favorevoli anche il Cocer dell’Esercito (si veda servizio alla pagina http://www.ficiesse.it/news.php?id=3308) e il Cocer della Marina, che non hanno obiettato alcunché in merito a tale ipotesi, mentre il Cocer della Guardia di Finanza, malgrado le pressanti sollecitazioni pervenute con delibere di diversi organismi confluenti (http://www.ficiesse.it/news.php?id=3204, http://www.ficiesse.it/news.php?id=3241, http://www.ficiesse.it/news.php?id=3262), nel corso di una recente audizione parlamentare, ha preferito tacere sul punto limitandosi a richiamare i contenuti del documento unitario prodotto nell’assise plenaria de L’Aquila del gennaio 2008 (http://www.ficiesse.it/news.php?id=3296).
Ma ci sono state anche due autorevoli voci contrarie all’ipotesi di proroga, entrambe provenienti dall’Aeronautica Militare: quella del Cocer (http://www.ficiesse.it/news.php?id=3194) e addirittura quella del Capo di Stato Maggiore (http://www.ficiesse.it/news.php?id=3345) su sollecitazione del Consiglio centrale.
Siamo d’accordo con il Cocer dell’Aeronautica e condividiamo le parole del generale di squadra aerea Daniele Tei, Capo di stato maggiore dell’Arma Azzurra: <>
Anche noi riteniamo che i componenti di organismi democratici non possano e non debbano più in alcun modo sfuggire, come già avvenuto per il VII e il IX mandato, al controllo e alla sanzione dei loro elettori: unici soggetti legittimati in democrazia a decidere, alle scadenze naturali e non oltre, se premiare o rigettare le idee e le posizioni dei rappresentanti che sono stati in carica fino a quel momento.
Rivolgiamo perciò un caloroso e pressante invito a tutti i nostri iscritti, sostenitori e simpatizzanti e a tutti i lettori che condividono il nostro punto di vista a inviare ciascuno, in prima persona, ai senatori che indichiamo nei due elenchi che seguono (i componenti delle Commissioni Affari costituzionali e Lavoro) DUE DISTINTE EMAIL per chiedere che venga respinto l’emendamento 22.0.103.
Attenzione, poiché il server del Senato respinge i messaggi di posta elettronica con un numero di destinatari superiore a 50 (e il totale dei componenti delle due Commissioni è 53) E' NECESSARIO INVIARE DUE DISTINTE E-MAIL: una ai senatori della Commissione Affari costituzionali, l’altra a quelli della Commissione Lavoro.
Grazie fin da ora a tutti coloro che aderiranno.

ISTRUZIONI PER L’INVIO DELLE DUE EMAILAI SENATORI DELLE COMMISSIONI AFFARI COSTITUZIONALI E LAVORO
Poiché il server di posta elettronica del Senato respinge le email con più di 50 indirizzi, è necessario mandare due distinti messaggi: il primo ai componenti della Commissione Affari Costituzionali, il secondo ai senatori della Commissione Lavoro.
PASSO N. 1
TESTO DA COPIARE E INCOLLARE NELL'OGGETTO DELLE DUE EMAIL
Ddl 1167. Emendamento 22.0.103. Anchio non condivido la proroga dei Cocer
TESTO DA COPIARE E INCOLLARE NELLE DUE EMAIL
Gentile Senatrice, gentile Senatore,
ho appreso dal sito internet dell'Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà (www.ficiesse.it) che nei prossimi giorni la Sua Commissione esaminerà il ddl 1167 in materia di lavori usuranti.Nell’attuale testo è presente l’emendamento 22.0.103 che proroga il mandato dei Cocer, Coir e Cobar delle Forze Armate e delle Forze di Polizia a struttura militare al 30 luglio 2011, impedendo così ai cittadini militari di eleggere i nuovi rappresentanti alla scadenza naturale del mandato, cioè alla primavera del prossimo anno.Condivido pienamente le autorevoli opinioni secondo le quali tale decisione è sbagliata perché costituisce una deroga al fondamentale principio di democraticità degli organismi sancito dall’art. 18 della legge n. 382/78 e anche perché impedisce per un tempo troppo lungo agli aventi diritto, specialmente dopo la previsione del mandato quadriennale rinnovabile, di premiare o respingere col l’espressione di voto le idee e le posizioni assunte dai rappresentanti uscenti.La ringrazio vivamente per l’attenzione e le porgo i sensi della più profonda stima.(nome e cognome)
PASSO N. 2
MODALITA’ PER SPEDIRE LE DUE EMAIL
A) Copiare l'oggetto e il testo in allegato 1.
B) Copiare gli indirizzi dei parlamentari riportati in allegato 3 con la funzione "copia" (selezionare tutti gli indirizzi, quindi premere contemporaneamente sulla tastiera il tasto CTR e il tasto C. Se il programma di posta elettronica non supporta un numero così elevato di indirizzi - sono 53 - è necessario frazionarli in due gruppi e inviare altrettante email).
C) Incollare gli indirizzi dei parlamentari nella finestra dei destinatari (A) con la funzione "incolla" (premere contemporaneamente sulla tastiera il tasto CTR e il tasto V).
D) Inserite nella finestra destinata al destinatario per conoscenza (CC) l’indirizzo "ficiesse@hotmail.com" in modo che possiamo aver riscontro di quante email sono state inviate.
PASSO N. 3
ELENCO DEGLI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA DEI SENATORI AI QUALI INVIARE LA PRIMA EMAIL (DA COPIARE E INCOLLARE COME SOPRA DESCRITTO) (Si tratta dei componenti della Commissione Affari costituzionali)
vizzini_c@posta.senato.it; benedettivalentini_d@posta.senato.it; incostante_m@posta.senato.it; adamo_m@posta.senato.it; bodega_l@posta.senato.it; bastico_m@posta.senato.it; battaglia_a@posta.senato.it; belisario_f@posta.senato.it; bianco_v@posta.senato.it; boscetto_g@posta.senato.it; ceccanti_s@posta.senato.it; cossiga_f@posta.senato.it; desena_l@posta.senato.it; fazzone_c@posta.senato.it; lauro_r@posta.senato.it; malan_l@posta.senato.it; marino_m@posta.senato.it; nespoli_v@posta.senato.it; pardi_f@posta.senato.it; pastore_a@posta.senato.it; pistorio_g@posta.senato.it; procacci_g@posta.senato.it; saltamartini_f@posta.senato.it; sanna_f@posta.senato.it; saro_g@posta.senato.it; sarro_c@posta.senato.it; vitali_w@posta.senato.it
PASSO N. 4
ELENCO DEGLI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA DEI SENATORI AI QUALI INVIARE LA SECONDA EMAIL (DA COPIARE E INCOLLARE COME SOPRA DESCRITTO) (Si tratta dei componenti della Commissione Lavoro)
giuliano_p@posta.senato.it; morra_c@posta.senato.it; treu_t@posta.senato.it; carlino_g@posta.senato.it; spadoniurbani_a@posta.senato.it; adragna_b@posta.senato.it; biondelli_f@posta.senato.it; blazina_t@posta.senato.it; castro_m@posta.senato.it; fasano_v@posta.senato.it; matteoli_a@posta.senato.it; gasparri@tin.it; ghedini_r@posta.senato.it; giai_m@posta.senato.it; longo_p@posta.senato.it; maraventano_a@posta.senato.it; nerozzi_p@posta.senato.it; passoni_a@posta.senato.it; pichettofratin_g@posta.senato.it; pininfarina_s@posta.senato.it; pontone_f@posta.senato.it; roilo_g@posta.senato.it; saia_m@posta.senato.it; stancanelli_r@posta.senato.it; valli_a@posta.senato.it

venerdì 9 ottobre 2009

MOBILITAZIONE CONTRO IL GOVERNO: IN PIAZZA A ROMA IL 28 OTTOBRE!

Il Sap, assieme a Siulp, Siap/Anfp, Silp, Ugl e Coisp, dopo il recente incontro con il Governo a Palazzo Chigi in occasione della presentazione del disegno di legge finanziaria per l’anno 2010 e dopo l’incontro con il Ministro dell’Interno, ha dovuto prendere atto, ancora una volta, che da parte del Governo non sono giunte risposte concrete per il personale del Comparto Sicurezza. Non vi sono, allo stato, stanziamenti economici per il prossimo anno che possano accogliere, anche solo in parte, le richieste che tutte le principali organizzazioni del Comparto hanno avanzato per ottenere adeguate risorse per il rinnovo del biennio contrattuale 2008/2009, per la salvaguardia della specificità professionale, per il riordino delle carriere. Il Governo, pertanto, ha scelto di continuare nella politica degli annunci senza far seguire alcun fatto concreto, esattamente come in tutti gli incontri istituzionali dell’ultimo anno. Per questa ragione il Sap e gli altri sindacati, al fine di tutelare l’interesse dei propri rappresentati, hanno organizzato le seguenti iniziative di protesta:
- il giorno 6 ottobre dalle 8,00 alle 13,00 un volantinaggio in contemporanea davanti alla Prefettura e alla Questura di Torino, con analoghe iniziative in tutta Italia;
- il giorno 15 ottobre dalle 8,00 alle 10,00 solo a Roma un sit-in dei poliziotti aderenti alle sigle sindacali organizzatrici davanti al Viminale; lo stesso giorno e nello stesso orario, anche le OO.SS della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato procederanno ad analogo sit-in, rispettivamente, davanti al Ministero della Giustizia e al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e dalle 11,00 alle 13,00 tutti i manifestanti si concentrerannodinanzi a Montecitorio per proseguire analoga iniziativa di protesta;
- infine, il giorno 28 ottobre le iniziative di protesta culmineranno con una grande manifestazione nazionale che avrà luogo a Roma organizzata da tutti i sindacati del Comparto che hanno aderito alle iniziative e che vedrà la partecipazione del maggior numero possibile di appartenenti alle forze di polizia provenienti da tutte le città italiane.

Il Sap di Torino sarà come sempre presente in massa il 28 ottobre a Roma. Per maggiori informazioni è possibile contattare la nostra Segreteria.

http://saptorino.blogspot.com/

martedì 6 ottobre 2009

IL COBAR PIEMONTE ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE DEI SINDACATI DI POLIZIA

(NSD) - E' arrivato il primo "si" alla richiesta di adesione alla manifestazione del 15 ottobre 2009, organizzata dai Sindacati di Polizia per protestare contro la mancanza di risorse per il rinnovo del contratto economico. Il Cobar Piemonte della Guardia di Finanza ha deciso di aderire "idealmente" all'iniziativa ed ha auspicato l’adesione da parte del personale e dei delegati, a titolo personale come privati e liberi cittadini.

lunedì 5 ottobre 2009

SINDACATI PS DOMANI IN PIAZZA A TORINO CONTRO I TAGLI

A fine mese manifestazione nazionale a Roma

Torino, 5 ott. (Apcom) - Inizia domani, con un volantinaggio davanti alla Prefettura e alla Questura di Torino, il nostro la mobilitazione che porterà alla manifestazione nazionale del 28 ottobre dei sindacati di polizia a Roma "dove migliaia e migliaia di poliziotti e di appartenenti ad altri Corpi dello Stato scenderanno in piazza per protestare contro i tagli alla sicurezza del Governo Berlusconi. E' quanto afferma Silverio Sabino, segretario provinciale del Sap, il sindacato autonomo di polizia. I sindacati che aderiscono alla mobilitazione, oltre al Sap, sono Siulp, Siap/Anfp, Silp-Cgil, Ugl Polizia e Coisp, rappresentativi del novanta per cento degli operatori.
"A parte il fatto che il contratto di categoria è scaduto da quasi due anni e che il Governo l'altra settimana ci ha proposto un aumento ridicolo senza arretrati di 20 euro netti - afferma Sabino -, dobbiamo purtroppo registrare da parte dell'attuale maggioranza un'assoluta disattenzione per i nostri problemi, con tagli alla spesa corrente del nostro Ministero che incidono pesantemente anche a Torino. Basti pensare alla fatiscenza di molti nostri uffici e commissariati, al mancato arrivo di nuove Alfa 159, alla cronaca carenza di personale destinata ad aggravarsi da qui a fine anno".
"Il volantinaggio di domani - prosegue il segretario provinciale del Sap di Torino - servirà per illustrare ai cittadini lo stato reale della sicurezza, al di là della propaganda governativa. Il 15 ottobre a Roma ci sarà anche un sit in davanti al Viminale. E a fine mese, esattamente il giorno 28, saremo migliaia e migliaia, assieme ai nostri familiari, a scendere in piazza nella capitale per la più grande manifestazione di poliziotti e appartenenti alle forze dell'ordine mai vista in Italia. Solo dal Piemonte saranno decine e decine i pullman. Siamo veramente stufi - conclude Sabino - e abbiamo intenzione di far capire al Governo che non stiamo scherzando"

RIUNIONE PRE-CONGRESSUALE FICIESSE TORINO

Giovedì 8 ottobre alle ore 18.30 in via Piave, 20 a Rivoli (TO) ci sarà una riunione di tutti i membri della Sede Provinciale di Torino. La riunione sarà presso un locale ristorante/pizzeria e chi lo desidera potrà rimanere per una cena conviviale.
Per informazioni
torino@ficiesse.it

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