Bruno Camillo spiega la previdenza del comparto sicurezza-difesa e il sistema servizi Inca Cgil.
Torino 21 Ottobre 2013
Iniziativa organizzata dal Silp CGIL, INCA Piemonte e CGIL Torino e Piemonte
domenica 30 marzo 2014
COCER GDF A COTTARELLI: "L'ITALIA NON E' LA FINLANDIA". (LO SAPPIAMO, PURTROPPO)
Leggo:
http://www.iltempo.it/politica/2014/03/28/anche-la-finanza-boccia-cottarelli-1.1234419
Faccio mio l'ironico commento
di un amico Finanziere:
"Finalmente una rappresentanza militare che esce dall’ambito ristretto cui la legge e le stringenti interpretazioni l’hanno da sempre relegata. Finalmente entra nel ventre del Paese, delle sue problematiche e va in Europa a prendere riferimenti per sparare a zero su un commissario incaricato dal Governo.
L’Italia non è la Finlandia, questa ha meno poliziotti perché il tasso di criminalità è di gran lunga inferiore. Quindi, più aumenteranno i delinquenti, più cresceranno il numero dei poliziotti, più si evade e più finanzieri si arruoleranno, le polizie nazionali arriveranno anche a dieci se il tasso della criminalità dovesse crescere ancora. “La sicurezza è una risorsa per i cittadini e non un costo per il Paese”. Occorre “…tirare fuori le inefficienze e le patologie che affliggono le migliaia di società a partecipazione pubblica del nostro Paese”.
Darei un’occhiata anche più vicino, non si puo’ mai sapere. Chiederei poi ai finlandesi se per ogni poliziotto in strada ne hanno cinque in ufficio a monitorare, a fare convegni, magari a punire, a giudicare, etc., etc. l’operato di quel mal capitato addetto al contrasto della criminalità in crescita, di gran lunga più agguerrita, ben pagata e soprattutto motivata."
"Finalmente una rappresentanza militare che esce dall’ambito ristretto cui la legge e le stringenti interpretazioni l’hanno da sempre relegata. Finalmente entra nel ventre del Paese, delle sue problematiche e va in Europa a prendere riferimenti per sparare a zero su un commissario incaricato dal Governo.
L’Italia non è la Finlandia, questa ha meno poliziotti perché il tasso di criminalità è di gran lunga inferiore. Quindi, più aumenteranno i delinquenti, più cresceranno il numero dei poliziotti, più si evade e più finanzieri si arruoleranno, le polizie nazionali arriveranno anche a dieci se il tasso della criminalità dovesse crescere ancora. “La sicurezza è una risorsa per i cittadini e non un costo per il Paese”. Occorre “…tirare fuori le inefficienze e le patologie che affliggono le migliaia di società a partecipazione pubblica del nostro Paese”.
Darei un’occhiata anche più vicino, non si puo’ mai sapere. Chiederei poi ai finlandesi se per ogni poliziotto in strada ne hanno cinque in ufficio a monitorare, a fare convegni, magari a punire, a giudicare, etc., etc. l’operato di quel mal capitato addetto al contrasto della criminalità in crescita, di gran lunga più agguerrita, ben pagata e soprattutto motivata."
giovedì 27 marzo 2014
S.I.A.P. - Segreteria Provinciale Torino: Conferenza dei Capigruppo Provincia di Torino - au...
S.I.A.P. - Segreteria Provinciale Torino: Conferenza dei Capigruppo Provincia di Torino - au...
Conferenza dei Capigruppo Provincia di Torino - audizione sindacati di Polizia. Il SIAP ha chiesto serio impegno politico per impedire smantellamento presidi Polizia sul territorio, per sbloccare rinnovo contratto e adeguamenti stipendiali, per un turn over nelle assunzioni che rispetti criteri di economia e logica attraverso lo scorrimento/ampliamento delle graduatorie.
martedì 18 marzo 2014
SICUREZZA: M5S SU FORZE DELL'ORDINE, SCORRERE GRADUATORIE PER COPRIRE VUOTI ORGANICO - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica
SICUREZZA: M5S SU FORZE DELL'ORDINE, SCORRERE GRADUATORIE PER COPRIRE VUOTI ORGANICO - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica
“Le stesse circostanze si riscontrano con ispettori e sovrintendenti della guardia di finanza, dove i posti banditi potrebbero essere coperti scorrendo le graduatorie dei concorsi precedenti e dove, in più, si è anche registrato uno scandalo legato a ‘mazzette’ pagate alla commissione esaminatrice che ha portato la procura di Bari ad aprire un’inchiesta. Infine, ci sono 1.500 posti di nella polizia penitenziaria che ancora attendono di essere coperti”.
“Le stesse circostanze si riscontrano con ispettori e sovrintendenti della guardia di finanza, dove i posti banditi potrebbero essere coperti scorrendo le graduatorie dei concorsi precedenti e dove, in più, si è anche registrato uno scandalo legato a ‘mazzette’ pagate alla commissione esaminatrice che ha portato la procura di Bari ad aprire un’inchiesta. Infine, ci sono 1.500 posti di nella polizia penitenziaria che ancora attendono di essere coperti”.
domenica 16 marzo 2014
sabato 15 marzo 2014
giovedì 13 marzo 2014
martedì 11 marzo 2014
lunedì 10 marzo 2014
L'INUTILITA' DEI COMANDI REGIONALI ED INTERREGIONALI
Le valutazioni qui sotto valgono naturalmente anche per la Guardia di finanza che ha scopiazzato la struttura organizzativa dei Carabinieri
INDAGINE CONOSCITIVA SULLO STATO DELLA SICUREZZA IN ITALIA
Nota
L’assetto delle forze di polizia in Italia:
i problemi esistenti e le prospettive di riforma
3. L’organizzazione
Sotto il profilo strutturale, la differenza principale tra la Polizia di Stato e l’Arma dei
carabinieri riguarda l’articolazione territoriale dei rispettivi apparati. La polizia presenta un
assetto organizzativo tipo articolato in:
- questure (103), uffici provinciali alle dirette dipendenze del questore
- commissariati di pubblica sicurezza (360), uffici locali dipendenti dalle questure
- posti fissi (17), uffici locali o circoscrizionali, dipendenti dai commissariati o direttamente
dalle questure.
Accanto a questi uffici esistono numerosissimi reparti di specialità (907) e reparti di
prevenzione del crimine (10), aventi anch’essi funzioni finali, nonché uffici con funzioni
strumentali e di supporto (quali le strutture formative, sanitarie, ecc.) ed uffici con funzioni
ispettive e di controllo.
L’assetto territoriale dei carabinieri è, invece, molto più complesso, poiché prevede:
- comandi interregionali (5)
- comandi regionali (19)
- comandi provinciali (102)
- comandi intermedi (538 compagnie o gruppi, 36 tenenze e 17 reparti territoriali)
- comandi di stazione (4.632)16
Dalla comparazione emergono due dati. Il primo, qualitativo, è che la polizia non frappone
tra l’ufficio di direzione centrale (il Dipartimento per la pubblica sicurezza) e gli uffici operativi
provinciali (le questure) alcun livello di direzione e coordinamento17. Al contrario,
l’organizzazione militare dell’Arma dei carabinieri prevede la presenza di comandi sia
interregionali che regionali. Nella prospettiva di una razionalizzazione, occorrerebbe, perciò,
valutare l’effettiva utilità di questi comandi interregionali e regionali, che non solo appaiono
poco congruenti con la dimensione provinciale delle funzioni operative, ma rischiano anche –
data l’asimmetria nell’articolazione territoriale – di complicare l’attività di coordinamento con
il corpo di polizia civile svolta dalle questure18.http://www.irpa.eu/wp-content/uploads/2011/06/Savino-Forze-di-polizia.pdf
venerdì 7 marzo 2014
giovedì 6 marzo 2014
mercoledì 5 marzo 2014
martedì 4 marzo 2014
sabato 1 marzo 2014
Della Valle (M5S): ma se 1 Finanziere su 6 fa controlli fiscali, gli altri 5 che fanno?
Della Valle (M5S): ma se 1 Finanziere su 6 fa controlli fiscali, gli altri 5 che fanno?
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03758
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 181 del 27/02/2014
Firmatari
Primo firmatario:
DELLA VALLE IVAN
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/02/2014
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/02/2014
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 27/02/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-03758
Interrogazione a risposta scritta 4-03758
presentato da
DELLA VALLE Ivan
testo di
Giovedì 27 febbraio 2014, seduta n. 181DELLA VALLE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
la Corte dei conti ha quantificato in circa 130 miliardi di euro l'evasione fiscale in Italia, collocandosi pertanto al primo posto tra i Paesi europei;
la legge n. 189 del 1959 prevede che il primo compito del Corpo della guardia di finanza sia quello di prevenire, ricercare e denunziare le evasioni e le violazioni finanziarie;
il decreto legislativo n. 68 del 2001 nell'adeguare i compiti del Corpo, ha previsto che la Guardia di finanza è forza di polizia ad ordinamento militare con competenza generale in materia economica e finanziaria, e che assolve le funzioni di polizia economica e finanziaria a tutela del bilancio pubblico;
il 16 luglio 2013, nel corso di un'audizione alla Commissione finanze della Camera dei deputati sull'operatività della Guardia di finanza, l'attuale comandante generale, Saverio Capolupo, ha affermato che la lotta all'evasione fiscale costituisce, da sempre, la prioritaria missione istituzionale del Corpo;
nel corso della medesima audizione, il generale Capolupo illustrò anche come «...la Guardia di finanza ha avviato un programma di progressivo rinnovamento organizzativo, avuto riguardo all'esigenza di proseguire nell'azione di contenimento della spesa pubblica e di efficientamento strutturale della pubblica amministrazione. Ciò anche in funzione della recente ulteriore contrazione dei flussi reclutativi che, di fatto, comporterà un significativo rallentamento nel processo di ripianamento delle consistenze organiche»;
nella relazione illustrativa al disegno di legge di conversione del decreto-legge 28 gennaio 2014, n. 4, si legge «...Da un confronto effettuato lo scorso anno con le amministrazioni fiscali della Francia e del Regno Unito – amministrazioni notoriamente considerate molto efficienti e che operano in Paesi di dimensioni demografiche ed economiche comparabili con l'Italia – è emerso che il rapporto fra il numero dei contribuenti e gli addetti alle attività specifiche dell'Agenzia delle entrate (per omogeneità di raffronto è stata inclusa fra gli addetti a tali attività anche la quota parte del personale della Guardia di finanza – stimata in 10.000 unità – destinata a compiti di controllo fiscale) è attualmente assai più alto nel caso dell'Italia: 960 contribuenti per addetto, a fronte di 599 per la Francia e 478 per il Regno Unito...»;
poiché attualmente il personale della Guardia di finanza ha una consistenza di circa 60 mila unità, ne deriva che solamente un finanziere su sei è impiegato in compiti di controllo fiscale;
tra i compiti affidati al personale del Corpo vi sono anche il concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, la lotta al traffico di stupefacenti, la vigilanza aerea e marittima, nonché la partecipazione a missioni internazionali in collaborazione con lo Stato maggiore della difesa –:
quanti siano e come siano impiegati i militari del Corpo della guardia di finanza che non svolgono attività di controllo fiscale o che sono impiegati in attività di supporto;
se non ritenga opportuno assumere iniziative per impiegare il personale della Guardia di finanza esclusivamente nella lotta all'evasione fiscale tralasciando tutte le altre funzioni operative non prioritarie o di supporto. (4-03758)
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