Gira
voce che per la riforma della rappresentanza militare la maggioranza voglia
proporre una legge che disattenda ancora le indicazioni della Corte europea dei
diritti dell’uomo. Pare che non si voglia riconoscere la libertà sindacale e
nemmeno la libertà di associazione ma che vogliano ancora sottomettere i
militari ad una autorizzazione del Ministro della Difesa per organizzarsi
liberamente.
Alcuni
spunti sulle posizioni del PD quando era all'opposizione. Qui sotto una lettera
del 2009 della Pinotti a La Stampa in merito alla sua proposta di legge di
allora; l'attuale Ministra della difesa all'epoca scriveva “Soprattutto, viene garantito ai militari il diritto di associazione.”
Qui
sotto c’è il resoconto di un convegno
del PD (“I militari e i diritti“!!!!) con l’allora responsabile del settore Difesa Pinotti (Il PD
è per la libertà di associazione non vincolata ad autorizzazioni del
ministro.) e
del segretario pro-tempore del PD Franceschini (Il diritto di
associazione deve essere riconosciuto senza bisogno di alcuna autorizzazione.)
A
questo link il loro DDL presentato nel 2008; l’art. 12 prevedeva la libertà di
costituire associazione senza alcuna autorizzazione ministeriale e l’art. 18
prevedeva l’abrogazione del divieto di iscriversi ad associazione
professionali.
Come
si vede ci sarebbe un’assoluta contraddittorietà tra le loro posizioni quando erano all'opposizione (libertà associativa piena ed assoluta) e di adesso che sono al governo (associazioni solo autorizzate).
Ma
il massimo dell’incoerenza lo si vede leggendo il loro programma politico
approvato dall’assemblea nazionale del Pd
a Roma il 4 e 5 febbraio 2011 (lo
puoi trovare nel loro archivio http://archive.partitodemocratico.it/doc/202916).
Al capitolo 2 (Un nuovo modello di sicurezza per l’Italia) si trovano queste perle:
“…Il PD propone di
costruire un nuovo modello organizzativo, funzionale e ordinamentale tra Forze
di polizia e Forze armate: le prime a ordinamento civile con funzioni di
sicurezza interna; le seconde a ordinamento militare con funzioni di difesa
esterna. Le Forze di polizia hanno ordinamento civile, operano per la tutela
interna dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica, contrastano la
criminalità comune e organizzata, il terrorismo, l’eversione e la violenza
politica. La responsabilità politica è del Ministro dell’Interno.
Le Forze armate hanno ordinamento militare, operano
per la difesa dell’indipendenza e dell’integrità nazionale. La responsabilità
politica è del Ministro della Difesa. Per le Forze armate è necessario
prevedere maggiori forme di rappresentanza sindacale per renderle più
democratiche e più vicine ai cittadini… “
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