domenica 8 novembre 2015

LE GIRAVOLTE DEL PARTITO "DEMOCRATICO" SUI DIRITTI DEI MILITARI


Gira voce che per la riforma della rappresentanza militare la maggioranza voglia proporre una legge che disattenda ancora le indicazioni della Corte europea dei diritti dell’uomo. Pare che non si voglia riconoscere la libertà sindacale e nemmeno la libertà di associazione ma che vogliano ancora sottomettere i militari ad una autorizzazione del Ministro della Difesa per organizzarsi liberamente.

Alcuni spunti sulle posizioni del PD quando era all'opposizione. Qui sotto una lettera del 2009 della Pinotti a La Stampa in merito alla sua proposta di legge di allora; l'attuale Ministra della difesa all'epoca scriveva “Soprattutto, viene garantito ai militari il diritto di associazione.”

Qui sotto c’è il resoconto di un convegno del PD (“I militari e i diritti“!!!!) con l’allora responsabile del settore Difesa Pinotti (Il PD è per la libertà  di associazione non vincolata ad autorizzazioni del ministro.) e del segretario pro-tempore del PD Franceschini (Il diritto di associazione deve essere riconosciuto senza bisogno di alcuna autorizzazione.)

A questo link il loro DDL presentato nel 2008; l’art. 12 prevedeva la libertà di costituire associazione senza alcuna autorizzazione ministeriale e l’art. 18 prevedeva l’abrogazione del divieto di iscriversi ad associazione professionali.

Come si vede ci sarebbe un’assoluta contraddittorietà tra le loro posizioni quando erano all'opposizione (libertà associativa piena ed assoluta) e di adesso che sono  al governo (associazioni solo autorizzate).

Ma il massimo dell’incoerenza lo si vede leggendo il loro programma politico approvato dall’assemblea nazionale del Pd  a Roma il  4 e 5 febbraio 2011 (lo puoi trovare nel loro archivio http://archive.partitodemocratico.it/doc/202916). Al capitolo 2 (Un nuovo modello di sicurezza per l’Italia) si trovano queste perle:
“…Il PD propone di costruire un nuovo modello organizzativo, funzionale e ordinamentale tra Forze di polizia e Forze armate: le prime a ordinamento civile con funzioni di sicurezza interna; le seconde a ordinamento militare con funzioni di difesa esterna. Le Forze di polizia hanno ordinamento civile, operano per la tutela interna dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica, contrastano la criminalità comune e organizzata, il terrorismo, l’eversione e la violenza politica. La responsabilità politica è del Ministro dell’Interno.

Le Forze armate hanno ordinamento militare, operano per la difesa dell’indipendenza e dell’integrità nazionale. La responsabilità politica è del Ministro della Difesa. Per le Forze armate è necessario prevedere maggiori forme di rappresentanza sindacale per renderle più democratiche e più vicine ai cittadini…

Quando sono all’opposizione dicono di volere di diritti sindacali anche per i militari, quando sono al governo li negano!!!Le solite giravolte…


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