venerdì 13 agosto 2010

….. DA QUALE PULPITO VIENE LA PREDICA…… (DEDICATO AL CO.CE.R. ESERCITO)


Per i delegati dell’Esercito la manovra è "migliorata" grazie a chi non ha protestato (EI, Carabinieri e Marina) mentre GdF, Aeronautica e sindacati di polizia farebbero solo marketing; gli risponde per le rime Franco Leo, delegato del COCER Aeronautica


Giusto due anni orsono ebbi a scrivere alcune precisazioni su dei giudizi, scomposti e non veritieri, fatti dal Co.Ce.R. dell’E.I. , attraverso il bollettino n° 26 del 11.07.2008, nei confronti del Co.Ce.R. A.M.
Giusto per rammentare a chi non ha memoria: si era nel pieno della discussione del Decreto Brunetta (112/2008) e la Sezione A.M. , nonostante il netto giudizio negativo dato al provvedimento, nell’ottica di un critico e costruttivo rapporto con la parte governativa, presentò una serie di emendamenti in luogo di una richiesta di stralcio totale delle norme che riguardavano il Comparto. Fummo dipinti come filogovernativi … e tante altre castronerie. Ebbi anche a ricordare che probabilmente eravamo l’unico C.O.Ce.R. che poteva parlare a nome del personale rappresentato posto che in meno di 2 anni di mandato avevamo tenuto due assise plenarie con tutto il personale della R.M. dell’AM. Ebbi anche a sottolineare l’uso e consumo del concetto di democrazia/rappresentatività che ne faceva la Sezione EI e come invece all’interno della mia Sezione c’è sempre stata forte dialettica e parità di dignità tra i delegati.
A distanza di 2 anni si ripropone la stessa canzone. Si potrebbe dire: il lupo perde il pelo ma non il vizio. Tradotto per il personale: quando uno ha ben poco da dire attacca. Quando uno vuole auto incensarsi cerca di screditare il suo compagno di banco.
Se non fosse che stiamo parlando della manovra finanziaria, che tanti effetti negativi produrrà sulla nostra condizione potremmo derubricare tutto a: beghe da alunni della scuola materna. Purtroppo così non è. C’è in gioco il futuro dei colleghi. E non solo quello economico ma anche e soprattutto quello fatto di diritti, di certezze, dell’inviolabilità della dignità di ognuno di noi.
Per questo non posso far finta di niente. E allora le cose vanno dette tutte e diventa ineludibile chiamarle con nome e cognome.
Sul
BOLLETTINO n° 5 del 21 Luglio 2010 il Co.Ce.R. E.I., oltre a fare un exursus dell’Iter del testo della manovra correttiva, scrive: “ in conclusione, riteniamo di dover sottolineare che se qualche risultato si può intravedere questo può sicuramente essere prioritariamente attribuito alle Rappresentanze Militari (E.I., C.C. M.M.) che mai come questa volta hanno usufruito dell’appoggio sia del vertice tecnico militare che politico del Dicastero, come desumibile anche dalla cronologia pubblicata bella tabella allegata. Gli stessi risultati vengono ora rivendicati dai Sindacati delle Forze di Polizia e di una parte del Co.Ce.R (GdF, A.M.) che hanno preferito più svolgere azioni di protesta che di continuo confronto. Riteniamo che chi legge possa assolutamente valutare in modo obiettivo i risultati e a chi gli stessi possano essere ascritti , sulla base di quanto sopra indicato. Ciò anche perché una protesta eclatante può a volte giovare al Marketing associativo ma talvolta influisce negativamente specie se in fase di costruttivo dibattito con talune parti rappresentative”.
INCREDIBILE. Se non fosse una cosa seria si potrebbe dire: Ma siamo su scherzi a parte?
Nella primavera scorsa, come Sezione Co.Ce.R. AM abbiamo dato formale mandato al Presidente del Co.Ce.R. Interforze/Comparto Difesa a portare avanti un dialogo con la parte governativa in merito a talune problematiche quali la Previdenza e ricercare soluzioni condivise. La stessa fiducia è stata concessa e ribadita durante l’iter della manovra. In due occasioni ovvero prima della votazione in Senato abbiamo ritenuto opportuno evidenziare, attraverso due Comunicati Stampa condivisi con le Forze di Polizia , all’opinione Pubblica i rischi che i tagli pesantissimi al Comparto avrebbero provocato sia sulla condizione degli operatori che per il sistema sicurezza/difesa del paese.
Abbiamo ritenuto opportuno, dopo un incontro con i nostri Co.I.R., di non porre in essere “ringranziamenti” ma evidenziare paura, sconcerto e stupore per il trattamento ricevuto.
E’ questo il n ostro peccato originale?
Io credo, Caro Presidente del Co.Ce.R. Interforze/Comparto Difesa/Sezione Co.Ce.R. E.I., che la reazione della sua sezione, scomposta e, con tutto il rispetto che il caso richiede, anche patetica perché non si tratta di un caso isolato ma ripetitivo sia dovuta ad altre ragioni: c’è in gioco la leaderschip del Comparto. Nessuno, mai (Sezione Co.Ce.R. AM) ha messo in discussione la sua competenza e levatura. Ma se ci sono altri delegati/Presidenti che con determinazione, coraggio e spiccata competenza riescono a ottenere risultati e apprezzamenti perche la vive con sofferenza ? Lei dovrebbe insegnarci che i migliori risultati si raggiungono con un lavoro di squadra. Sommando i contributi di tutti. Tanto è vero quello che affermo che nella Conferenza Stampa tenuta presso la nostra sede e da lei brillantemente presentata il passaggio cruciale su come affrontare il “dopo” in caso di risultati altamente deficitari l’ha rimarcato il Presidente del Co.Ce.R. AM ovvero che il personale ha tutto il diritto di richiedere, in luogo di questa R.M., un organismo di tutela e rappresentanza del personale, esterno alla struttura militare.
Ora mi sono ancora più chiare tanti debiti e indebiti “consigli” a lavorare esclusivamente all’interno dell’ Interforze, giusto per non mettersi nelle condizioni di essere oggetto di provvedimenti disciplinari.
Mi appresto a concludere, evidenziando ai colleghi che ci seguono tanta amarezza. Amarezza profonda che deriva dalla constatazione che dal Presidente del Co.Ce.R. Interforze mi sarei aspettato, in una situazione difficile, saggezza e buon senso e ricerca, sempre e in ogni circostanza, dell’unità di intenti e del lavoro comune. Constato invece, con l’attacco portato con il bollettino citato sopra, la volontà di radicalizzare le posizioni e le differenze. Di fare le pagelle dei buoni e dei cattivi, in una sorta di autocelebrazione stucchevole e non veritiera. Questo compito è una esclusività del personale e non nostro.
E’ evidente che a settembre sarà fatta, almeno da parte nostra, una serena e seria riflessione sulla guida dell’Interforze. Sempre per il bene del personale.
Concludo: il Co.Ce.R. AM non ha mai fatto, men che meno in questa circostanza, Marketing associativo. Cerca, sempre e con tutti i problemi che questo strumento evidenzia quotidianamente, di rappresentare al meglio le esigenze, i bisogni e le richieste pressanti del personale ……. Senza fare Marketing personale.


28.07.2010

Luogotenente Franco LEO – Co.Ce.R. AM

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