martedì 24 febbraio 2015

IN TRIBUNALE TESTIMONIA IL CAPITANO DELLA FINANZA. ERA STATO TRASFERITO NEL BEL MEZZO DELL'INCHIESTA

CronacaQui Torino di sabato 21 febbraio 2015, pagina 2
IN TRIBUNALE TESTIMONIA IL CAPITANO DELLA FINANZA. ERA STATO TRASFERITO NEL BEL MEZZO DELL'INCHIESTA
Francesco Mangano sorprende la platea per la straordinaria conoscenza del fascicolo
 
 
Francesco Maria Mangano, capitano della Guardia di Finanza di Torino. E lui, in aula 3, il protagonista indiscusso dell'udienza che di fatto apre il lungo dibattimento sulla vicenda dei rimborsi spese degli ex consiglieri regionali di Palazzo Lascaris. Con una deposizione ritenuta da più parti «impeccabile», l'uomo delle Fiamme Gialle che ha letteralmente stanato i furbetti degli scontrini elenca oggi colpe ed errori degli imputati con una precisione quasi maniacale e un rigore di stampo teutonico. Una macchina da guerra che non conosce avversari, un computer di ultima generazione che sorprende piacevolmente chi assiste a bocca aperta alla sua deposizione.
Una deposizione che dura cinque lunghe ore e solleva di tanto in tanto brusii di approvazione tra il pubblico, gli avvocati e i pubblici ministeri. Persino il giudice, dinanzi a una conoscenza quasi assoluta del caso trattato, sorride divertito. Nomi e cognomi dei protagonisti, dei loro consorti e familiari, date e località in cui sono maturati i misfatti, cifre spese dagli imputati e somme totali dei rimborsi richiesti e ottenuti. E poi codici, leggi, articoli e commi di quelle stesse leggi. E reati naturalmente commessi. Di Francesco Maria Mangano si era parlato durante lo svolgimento delle indagini, ma non per i contenuti dell'inchiesta quanto per uno strano trasferimento d'ufficio che lo aveva investito in pieno prima che i pm depositassero in cancelleria la chiusura dell'inchiesta. Dalla sezione "tutela spesa pubblica nazionale", di cui era comandante, Mangano era stato trasferito a quella della "grandi verifiche fiscali", sempre a Torino. Una promozione, almeno da un punto di vista ufficiale. Una promozione che aveva tuttavia destato non poco stupore, soprattutto tra i pubblici ministeri. I magistrati avevano infatti ottenuto che il capitano portasse a termine gli ultimi accertamenti dell'inchiesta prima di lasciare l'incarico. Qualcuno si era forse lamentato dell'eccessivo zelo dell'ufficiale?
G.fal.

venerdì 13 febbraio 2015

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